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-L'Unica Persona Che Sei DestinatoA Diventare, È La Persona Che Decidi Di Essere

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-L'Unica Persona Che Sei Destinato
A Diventare, È La Persona Che
Decidi Di Essere.

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Un nuovo sapore. Un nuovo profumo aveva preso parte di quel cuore spezzato, ricostruendo qualche pezzettino, sparso ovunque. Summer non credeva di riuscire davvero a sfiorare quelle labbra che tanto desiderava toccare, la sua mente l'aveva spinta a credere che non sarebbe riuscita nel suo intento e che si sarebbe bloccata, restando quindi della sua convinzione che tutti gli uomini erano uguali. Ma la diversità l'aveva notata nella famiglia di Thomas, ed era contenta di essere entrata in quel luogo senza avere alcun tipo di ripensamento, allontanandosi quindi dalla sua, di famiglia.

Thomas, ancora imbambolato dal sapore di vaniglia che avevano quelle labbra così morbide di Summer, non riuscì a staccarsi, rimanendo quindi col sorriso a trentadue denti. Era da troppo che non sentiva la felicità scorrere nelle sue vene, il sangue pompare e il cuore battere. Aveva pensato che con Summer tutto aveva bisogno di tempo, ma poi, quel bacio, o sfiorarsi di labbra, aveva aperto in lui una voragine profonda, ma positiva, e aveva finalmente intuito che tutto sarebbe accaduto spontaneamente, poiché non si poteva resistere all'attrazione.

Quella che provavano loro era forte, così come la corsa di un cavallo in gara, oppure il cuore che batteva animatamente dopo aver salito le scale a piedi, senza usare quindi l'ascensore. Credevano di saperlo gestire, pensavano che non sarebbe stato cosi difficile trattenersi, per rinunciare a ciò che sentivano, perché si conoscevano a malapena, ma il tempo avrebbe sistemato ogni cosa e i due ne avevano avuto certezza in quel preciso istante.

Summer rimase incantata dalla visione di Thomas, completamente inzuppato. Sapeva non ci fosse nulla di più bello, sapeva che lui era unico nel suo genere.


«Summer» Parlò all'improvviso.

«Ehi»

«Posso farti una domanda? Promettimi che non ti arrabbi»

«Dimmi» E quando lui iniziava a parlare in quel modo, Summer avvertiva l'ansia salire, consapevole che non sarebbe riuscita a dare una risposta in modo semplice, ma ci avrebbe messo secoli, per trovare la giusta soluzione.

«Perchè non hai contatti con la tua famiglia? Io, non voglio entrare nel tuo privato, ma ci tengo a saperlo, Sum, così posso aiutarti in qualche modo»

"Nessuno può aiutarmi. Ed io scema che ho creduto alla sua voglia di raccontarsi"

«Per questo mi hai portata qui? Per farmi aprire con te?» Era brutto credere che qualcosa fosse avvenuto per una sola motivazione, ed averne conferma subito dopo, soprattutto quando speravi l'esatto contrario.

𝐷𝑎 𝑆𝑒𝑚𝑝𝑟𝑒, 𝑃𝑒𝑟 𝑆𝑒𝑚𝑝𝑟𝑒. Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora