Tre anni dopo.
31 ottobre.
Adone.
È complicato spiegare la sua nascita. Infatti questo bellissimo bambino, che poi divenne un bellissimo ragazzo, era figlio di un incesto.
E la mia mente, in quegli ultimi anni, aveva sbarrato sopra la parola 'incesto' un enorme x rossa.
Perché Adone nacque da un albero, che fino ai nove mesi precedenti era stato niente meno che sua madre Smirna, la quale portava in grembo il seme di suo padre, Cinira re di Cipro.
Successe che Cinira andava vantando la bellezza della figlia paragonandola a quella della dea Afrodite, e dicendo anzi che era persino superiore. Ovviamente la dea dell'amore si adirò e fece innamorare Smirna del proprio padre. Quando Cinira si rese conto dell'incesto compiuto stette per ammazzare la sua stessa figlia, già incinta, ma, in vista del bel bambino che avrebbe partorito, Afrodite la risparmiò tramutandola in un albero.Adone nacque. Afrodite lo affidò a Persefone, regina degli Inferi e moglie di Ade, per i primi anni di vita.
Tuttavia, quando Adone divenne un ragazzo dall'estrema bellezza, Afrodite lo rivolle per sé, ma Persefone non voleva cederglielo.
Allora Zeus decretò che il fanciullo avrebbe passato i primi quattro mesi dell'anno libero, i successivi quattro nell'oltretomba con Persefone, e gli ultimi quattro in compagnia di Afrodite, sulla terra.
Inizialmente la cosa andò bene per tutti, se non fosse che Afrodite cominciò a trascorrerci più tempo del dovuto, poiché stava ammaliando Adone affinché divenisse solamente suo. Persefone dunque spifferò tutto ad Ares, dio della guerra ed amante prediletto di Afrodite, dicendogli che ben presto Afrodite avrebbe preferito Adone a lui.
Allora Ares, trasformandosi in un cinghiale, azzannò il fanciullo durante una battuta di caccia. Il povero morì tra le braccia tremanti di Afrodite, e l'unica a gioirne fu Persefone che adesso lo aveva tutto per sé negli Inferi.Quello che in pochi sanno, però, è che dopo questa straziante contesa nella quale l'apparente vincitrice potrebbe sembrare Persefone, Afrodite si recò nuovamente da Zeus, affinché riportasse in vita Adone e ripristinasse la divisione equa dell'anno in tre parti, durante le quali Adone si sarebbe alternato a fare l'amante prima di una dea poi di un'altra.
La richiesta della dea dell'amore fu accettata dal padre degli dei, e dopo ciò Afrodite rispettò rigorosamente il patto.
Aveva imparato la lezione.
Non avrebbe più permesso che il proprio crescente desiderio le avrebbe di nuovo portato via ciò che di più caro aveva. Almeno non nell'immediato futuro."Quindi, fammi capire, dovrei scoparmi sia Merida che Spring" Will se ne uscì con una solita delle sue.
"Per l'amor del Cielo, no!" alzai gli occhi al cielo.
"Ma se io mi travesto da Adone, Merida da Afrodite e Spring da... come si chiamava l'altra?"
"Persefone, e comunque, come hai detto tu stesso, sono solo travestimenti! Nessuno scoperà nessuno"
"Concordo con Apollo, senza offesa Will" Merida gli mandò un bacio volante.
"A me non dispiacerebbe, comunque" sorrise lascivo Will.
"Sei disgustoso, Apollo, perché non tieni a bada il tuo amico?" si lamentò Spring.
"Spring ha ragione, Will. Placa gli ormoni"
"Che c'è? Dicevo tanto per dire"
"Non ti crede nessuno, tesoro" si intromise Amber continuando a tenere lo sguardo incollato sul suo cellulare. Si aggiustò i boccolosi e lunghi capelli biondi prima di scattarsi un selfie. Ogni volta che muoveva le braccia le migliaia di braccialetti ai suoi polsi tintinnavano fastidiosamente.Mi soffermai sui suoi enormi cerchi appesi alle orecchie, domandandomi come cavolo facesse a sopportarne il peso.
"Tesoro, mi passi il lucidalabbra?" chiese a nessuno in particolare, indicando un punto indefinito. Merida fu la prima ad adocchiarlo ai suoi piedi e glielo porse. Così Amber se lo ripassò sulle labbra, come se non avesse già strati di trucco spalmati sulla faccia che la rendevano arancione. Come se non bastasse, cominciò pure a masticare rumorosamente un chewing-gum.Scossi la testa e sorrisi, perché seppure snob e difficilmente sopportabile, Amber era una brava amica. Respirai l'aria fresca di fine ottobre dalla grossa scalinata su cui eravamo appostati a goderci i raggi del sole. Sul vasto prato e su altri scalini ragazzi e ragazze che, come noi, preferivano trascorrere all'aria aperta i dieci minuti di stacco tra una lezione e l'altra.
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I wanna be yours ~ Apollo & Theo
RomanceÈ un gioco di sguardi. Uno scambio di anime e cuori. La storia di un amore serafico, l'amore di Apollo. Silenzio, ecco che cos'è, cosa sono. Perché inizia quando meno te lo aspetti. E, nonostante ci si prepara, non si è comunque pronti alla sua fin...