27.

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31 luglio.
E mi mossi per inerzia. Gli girai intorno, mi piazzai davanti a lui, che continuava a rimanere immobile, e lo presi trascinandolo via di peso.
Barcollava aggrappato alle mie spalle, raggiungemmo il bagno e non feci in tempo a posizionarlo davanti al water, che vomitò.
Accorse Carlo, si appoggiò allo stipite della porta e lo guardò ridendo.
"Che cazzo ridi?" scattai.
"È messo male, una volta lo reggeva meglio" sogghignò, Theo gli alzò un terzo dito.
"Com'è stato lo spettacolo?" continuò ad infierire.
"Piantala" lo fulminai con lo sguardo, tentando in tutti i modo di scacciare via l'immagine di Alex e la ragazza nel letto.
"Eddai Apollo, non mi dire che non lo sai?"
"Sapere cosa?" maledizione a me e alla mia curiosità!
"Carlo, sta zitto" biascicò Theo prima di rinfilare la testa nella tazza.
"Davvero? Non gliel'hai detto?"
"Detto cosa?" cominciai a perdere la pazienza.
"Ti ha scandalizzato vederlo guardare Alex e Grazia fare sesso, vero, Apollo? Beh, non è una novità per lui. A Theo piace da impazzire guardare, lo eccita più di qualsiasi altra cosa, persino più di farlo lui stesso"
"Questo non è vero" si intromise Theo.
"Oh, giusto, da quello che ricordo, preferisci farlo mentre guardi, magari copiandone anche i movimenti".
A quel punto fui io a vomitare.
Afferrai Theo per le spalle e lo spostai, mi fiondai con la faccia nel water mentre Carlo ghignava e se ne andava.

"Cazzo, e meno male che sono tuoi amici, quelli ridono di te piuttosto che aiutarti" dissi.
"Non lo fanno perché sanno che non ce n'è bisogno, so badare a me stesso"
"Ma per favore! Ho perso il conto di quante volte ti ho aiutato dopo una sbronza, altrimenti saresti rimasto a dormire dove capitava"
"È così che facevo qui. Così fanno loro" si alzò barcollando e si sciacquò la faccia. Lo imitai.
"Theo"
"Cosa"
"Possiamo andare via?"
"D'accordo, ho bisogno di dormire".
Tornammo in salotto dov'erano gli altri. Carlo, Elettra e Laura sul divano, Raffaele a rollarsi una canna sulla penisola della cucina.
No, ma dico, quante cazzo se ne fumava al giorno?
Theo afferrò le chiavi della macchina di Carlo dal piccolo tavolino di vetro ai piedi del divano e le lanciò all'amico.
"Accompagnaci" ordinò.
"Ma come, già ve ne andate?" protestò Elettra, ma nessuno parve interessarsi a lei.
"Sono impegnato, non lo vedi?" disse Carlo.
"Raf" chiamò Theo, quello si alzò sbuffando e prese al volo le chiavi che gli aveva lanciato Theo.
"Vedi di non distruggermi la macchina" lo ammonì Carlo.
"Non ti prometto niente, amico" disse il riccio accendendosi la canna.

"Theo" lo chiamò Carlo poco prima che varcammo la soglia.
"Si?"
"Quando ci rivedremo?"
"Quando meno te lo aspetti, suppongo"
"Sei sempre il benvenuto qui, non dimenticarlo"
"Non lo farò, salutami Alex"
"Con piacere". Si lanciarono un'occhiata comprensibile solo a loro.
Non ero una persona propensa al giudizio, ma quell'amicizia era davvero strana.
Arrivammo alla macchina e facemmo sdraiare Theo sui sedili posteriori, poi presi posto davanti vicino a Raffaele.

"Leo"
"Apollo!"
"Che?"
"Apollo! Non Leo! Quante altre volte mi toccherà dirlo?" inveii contro Raffaele e la sua canna, nonostante lui, tra tutti, fosse quello che aveva meno colpe.
"Okay amico, rilassati"
"Vorrei tanto poterlo fare". Così mi passò la canna permettendomi di fare gli ultimi tiri, ed io accettai per la disperazione.
"Apollo"
"Dimmi" sospirai rassegnato.
"Come se la cava Theo a Londra?"
"In che senso?"
"Ha risolto, in famiglia? Come sta il nonno?". Spalancai la bocca sentendo la preoccupazione nella sua voce.

Lanciai un'occhiata ai sedili posteriori e vidi Theo dormire beato.
"Diciamo che stringe i denti e sopravvive giorno per giorno, il nonno è stato male, ma sembra si stia riprendendo. Perché tutto questo interesse?"
"Niente, è solo che... anche se non te ne abbiamo dato l'impressione, risentiamo molto della sua assenza. E anche se Carlo non lo ammetterebbe mai, ci manca"
"Senza offesa, ma non è possibile. Theo non è come voi"
"Ti assicuro che un tempo era anche peggio"
"Ah si? E poi cosa sarebbe successo?"
"Questo devi dirmelo tu. Perché è migliorato? Forse avrà incontrato qualcuno che è diventato la sua nuova dipendenza" mi guardò dritto negli occhi mentre lo disse.
Io distolsi subito lo sguardo, finalmente ci fermammo davanti all'hotel.

I wanna be yours ~ Apollo & TheoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora