24 giugno.
Avrei potuto benissimo essere Icaro.
Quel ragazzo amava la libertà tanto quanto amava suo padre Dedalo.
Icaro: due occhi color del ghiaccio ed una spruzzata di capelli scuri, avrebbe potuto essere il perfetto incrocio tra me e Theo.
Imprigionato nell'altissima torre di Cnosso, città governata dal re Minosse, col padre, aspettava pazientemente che quest'ultimo terminasse di fabbricare un paio d'ali di cera così da poter scappare da quell'isola. E quale migliore modo per farlo se non volare?
Icaro era eccitatissimo e lo sarei stato anch'io, se avessi saputo che avrei volato alla stregua di un uccello, assaporando il cielo e toccando le nuvole.
Tuttavia, Dedalo tappò le ali al figlio, raccomandandogli di volare sempre al suo fianco e mai troppo in basso o in alto, in quanto la cera era sensibilmente soggetta all'umidità del mare ed al calore del sole.
Ovviamente, Icaro volò troppo in alto, perché voleva sentire il sole sulla propria pelle e quasi sfiorarlo con le dita.
Le sue ali si sciolsero, ed il suo corpo precipitò tra le onde.
Dedalo non potè salvarlo. Icaro non potè salvarsi, ma come ultima cosa, guardò il sole.Tergiversavo su quel mito.
La mia lettura corrente fra le mani ed i miei occhi fermi sulla stessa frase da dieci minuti, poiché Icaro mi tormentava i pensieri, facendomi distrarre e perdere il filo della lettura.
Tanto che, alla fine, decisi di chiuderlo alzandomi dalla sdraio per raggiungere Artemide in acqua.
Dora stava giocando nella sabbia sotto all'ombrellone, mia madre era concentrata su un cruciverba allungata sullo stesso lettino con mio padre, che invece dormiva.
Jess e Liam, insieme a James e Georgy, erano andati a farsi una passeggiata sul lungo mare.Ed io ero lì. I miei passi nella soffice sabbia che lasciavano impronte, con la mente tornavo al mio mistico sogno e poi ad Icaro, fino ad infrangermi, inevitabilmente, in Theo.
"Fratello"
"Artemide, dove va a finire un fiore?" diedi libertà ai miei pensieri, chiedendo la prima cosa a cui stavo pensando. Mi inoltrai nell'acqua fredda fino al ventre, mia sorella inginocchiata al mio fianco che sguazzava felice.
"Io non lo so, perché non lo chiedi al tuo fiore?"
"Forse perché ho paura della sua risposta"
"La paura rende schiavi"
"No, la paura rende umani".E dove va a finire un fiore, Giacinto?
Dove vai a finire? Dove andremo a finire?
Tu, urlami che ti manco.
Io, che ti odio da morire, ma ti amo da vivere.
Noi, che vogliamo tutto quello che non possiamo avere.~~~
10 luglio.
Era arrivato il giorno. Non potevo prorogare ulteriormente.
Mi appoggiai allo stipite dell'arco che dava sulla cucina, nella nostra casa a dieci metri dal mare, quella dove trascorrevamo sempre parte dell'estate prima di far ritorno alla villa nel centro di Londra.
Osservai mia madre destreggiarsi tra i fornelli ed il mio stomaco brontolò. Georgy seduto sulla lunga penisola che giocava con un cucchiaio.
"Mamma"
"Oh, Apollo, visto che sei qui perché non ti prendi un po' Georgy?". La ignorai e presi posto su uno degli sgabelli.
"E vai a chiamarmi Jess"
"Mamma"
"Oppure dovresti apparecchiare la tavola"
"Mamma"
"Quando hai intenzione di tagliarti un po' quei capelli? Stanno crescendo troppo"
"Non è vero! Mamma".Sbuffò e, finalmente, si voltò verso di me. Lisa aveva un fascino nascosto anche così, vestita con solo un costume bianco ed un copricostume vaniglia e i capelli color del grano tirati in uno chinon ordinato.
"Puoi ascoltarmi un minuto?" possibilmente senza impartirmi ordini.
"Inizia a contare"
"Bene, ecco... a fine luglio, Theo, te lo ricordi? Quello che hai conosciuto a giugno. Comunque, mi ha chiesto se mi sarebbe piaciuto andare con lui in Italia, per qualche giorno"
"E a te piacerebbe?"
"Si" dissi senza esitazione. Lisa mi si avvicinò prendendo le mie mani tra le sue.
"Apollo, che cos'è davvero questo Theo per te?". Quasi mi affogai con la mia stessa saliva.
"Un amico, solo un amico, ovviamente" risposi precipitosamente arrossendo.
"Sarà meglio".
Già, sarà meglio...
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I wanna be yours ~ Apollo & Theo
RomanceÈ un gioco di sguardi. Uno scambio di anime e cuori. La storia di un amore serafico, l'amore di Apollo. Silenzio, ecco che cos'è, cosa sono. Perché inizia quando meno te lo aspetti. E, nonostante ci si prepara, non si è comunque pronti alla sua fin...