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31 dicembre.
Ore 21:00.
"In ritardo! Siete in ritardo! Sono senza parole, si può sapere perché siete in ritardo? E sappiate che la scusa del sesso non vale, anche se si vede lontano un miglio che ne avete fatto, e tanto anche"
"Sharon!".
Fu Merida a salvarci da quell'assurda situazione. Afferrò Sharon per le spalle e la spinse via, per poi abbracciarmi forte. Ricambiai stringendola e solo dopo aver squadrato dalla testa ai piedi la padrona di casa, me ne resi conto.
"Sharon, ma sei ingrassata?" chiesi stranito.
"Idiota, è semplicemente incinta" constatò Theo al mio fianco.
Mi affogai con la mia stessa saliva.

"In... incinta!?" urlai.
Incinta. Sharon. Sharon era incinta. Aspettava un bambino, del quale il padre era...
"Dov'è quel figlio di puttana di Derek?" gridai attraversando la soglia della porta di casa, che dava subito sull'accogliente salottino. Notai a malapena il divano con la tv di fronte quando mi precipitai in cucina come una furia.
Entrando trovai Derek, Matt, Andrew e Nathanyel ad imbastire la tavola per la cena.
"Eccolo qui, il dio è sceso dall'Olimpo per degnarci della sua presenza" mi salutò saccente Matt, ma io puntai dritto verso il mio amico col piercing sul sopracciglio, due occhi blu e una zazzera di capelli neri.

Prima di afferrarlo per il colletto della camicia, vidi terrore nel suo sguardo.
"Incinta? L'hai messa incinta?"
"L'avevo detto che non l'avrebbe presa troppo bene" commentò Merida che, insieme a Sharon e Theo, ci raggiunse in cucina.
"Amico, possiamo parlarne" disse Derek ad un palmo dal mio naso.
"Parlarne un corno!"
"Cette situation m'amuse". Mi voltai di scatto verso Andrew che aveva appena parlato in francese, Derek approfittò del mio momento di distrazione per liberarsi dalla mia presa. Indietreggiò e Sharon si frappose tra noi.

"Apollo, prima di ammazzare il padre di mio figlio, devi sapere che è stata una scelta presa di comune accordo, quindi a meno che tu non voglia uccidere anche una donna incinta, mangiamo?" mi sorrise come non aveva mai fatto prima, non mi aveva mai riservato uno dei suoi veri sorrisi, come io non l'avevo mai fatto con lei. Ero arrivato addirittura a pensare che non fosse nemmeno capace di sorridere. Eppure eccola lì, con una nuova montatura di occhiali spessa e nera, due guance paffute, un paio d'occhi castani così come i capelli lisci che non erano più tagliati a caschetto, bensì cresciutile fin sotto la spalla.
"Figlio... è un maschietto?" chiesi con voce flebile.
"Ovvio che lo è" mi rifilò una linguaccia che mostrò l'unica cosa di lei che me la fece riconoscere per l'insopportabile compagna di banco del liceo che era stata: l'immancabile piercing rosa alla lingua.

Istintivamente le fissai la pancia leggermente sporgente nascosta sotto il vestito rosso che indossava. Spalancai la bocca e non mi mossi di lì.
"Quando? Perché? Come?" delirai.
"Non è un oltraggio quello che vedi, Apollo, è solamente una donna incinta" intervenne Matt.
"È un'oltraggio, se si parla di Sharon"
"È incinta da tre mesi, abbiamo scoperto il sesso solo qualche giorno fa. L'abbiamo voluto entrambi. In quanto al come, credo tu lo sappia come si fanno i figli o vuoi un disegnino?" disse Derek da dietro le spalle di Sharon.
Fu in quel momento che realizzai davvero. Un sorriso spontaneo mi si allargò in viso, tolsi di mezzo Sharon e abbracciai il mio amico, mi salirono le lacrime agli occhi ma mi costrinsi a ricacciarle indietro.

"Un attimo... tre mesi? Perché non ci avete dato la notizia prima?" domandai mentre prendevamo posto a tavola, su cui erano presenti una varietà di cibi molto invitanti. Mi ricordai anche di salutare Andrew e Nathanyel, che avevo beatamente ignorato fino a quel momento.
"Non volevamo farlo con un messaggio e quale migliore modo per iniziare l'anno?" un altro sorriso da parte di Sharon, Merida seduta alla mia destra le prese la mano e la strinse; Theo alla mia sinistra mi accarezzò distrattamente una coscia, come fosse la cosa più naturale e abituale del mondo.

Mangiammo e parlammo amabilmente. Derek e Sharon si dilungarono in uno sproloquio sul loro recente acquisto definitivo di quella casa; dei genitori di Sharon che non avevano preso bene la notizia della rinuncia agli studi della figlia; di Jimmy, il fratello maggiore di Sharon, che era stato arrestato. Sharon ogni tanto andava a trovarlo in carcere e ci disse che quando gli aveva riferito di essere incinta, lui quasi non si era messo a piangere dalla felicità. Ancora non avevano gravi problemi di soldi tanto da dover iniziare a lavorare, ma era un'opzione che avrebbero sicuramente preso in considerazione per il futuro. Anche perché Sharon fu felice di farci sapere che aveva un sacco di followers su tik tok, e che crescevano ogni giorno di più.
"Quindi sei tipo un'influencer?" domandò Matt.
"Una specie" rispose lei.

I wanna be yours ~ Apollo & TheoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora