8 gennaio
Mi ha sempre fatto paura il futuro.
Il non sapere cosa ci fosse dopo.
Lo scorrere incessante del tempo verso l'ignoto.
E non sono nemmeno mai stato molto bravo a parole, però me la sono sempre cavata con i disegni.
Quindi cercherò di fartelo capire a modo mio.
Vorrei che provassi ad immaginare una piccola casa di legno in un bosco, gli alberi alti che la circondano e solo la fioca luce della luna e delle stelle ad illuminare il paesaggio circostante.
Nell'erba antistante alla casetta giace un piccolo fiore attaccato alla terra. È l'unico superstite dopo giorni in cui le intemperie hanno fatto volare via tutti gli altri che giacevano vicino a lui.
Dunque il piccolo fiore continua a lottare con tutte le proprie forze per rimanere ancorato alla terra, anche se il vento è troppo forte e rischia di sradicarlo da un momento all'altro. Il fiore tenta di sopravvivere e non c'è secondo in cui non speri che da quella casetta esca qualcuno che lo protegga dal vento e dalla pioggia.
Ma più passa il tempo e più si rende conto che nessuno si arrischierebbe ad uscire con quel tempaccio solo per aiutare un insignificante fiore. Uno fra tanti.
Ecco, quel fiore sono io.
Il vento è la vita.
E la casetta incarna tutto ciò che io ritenevo essere un appiglio di speranza.
Ormai non sopravvivevo più per vivere, ma vivevo per sopravvivere. Per combattere costantemente quel vento forte che minacciava la stabilità del fiore.
E avrei vissuto altri e cento anni, se solo ne fossi stato capace. Ma il sole non sorgeva più e le tenebre mi stavano mangiando.
Ora, però, sono felice.
Anche se mi manchi più di qualsiasi altra cosa. E sono tante le cose che potrebbero mancarmi: sentire battere il mio cuore, respirare aria pulita, viaggiare, conoscere nuovi luoghi e nuove persone, abbracciare i miei amici.
Ma tu le superi tutte. Di gran lunga.
Se potessi tornare indietro non cambierei ciò che ho fatto, tuttavia darei tutto ciò che mi resta per poterti sentire suonare e cantare un'ultima volta.
Mi manca da morire la tua voce.
Mi manca da morire la tua pelle.
Mi manca da morire il tuo respiro, plasmavo su di esso la ragione della mia felicità.
Ora sono con mio nonno e con mio fratello che in vita non ho mai conosciuto. I suoi occhi azzurrissimi mi ricordano i tuoi.
E, chissà, magari un giorno riuscirò a rivederli. Mi piace pensare che non ci siamo mai detti addio sul serio, ma che il destino, anche dopo la morte, ci faccia ritrovare.
Mi metterei a ridere perché in fondo l'avevo sempre saputo. E poi ti bacerei.
E sappi che non l'ho scordato, quanto mi hai amato.
Spero che anche tu ti ricordi quanto io ti ami.
Ridisegnerei il mondo riempiendolo della tua gentilezza e voglia di vivere, se solo potessi.
Così sarebbe meno triste. E forse mi andrebbe di viverci.
Perché l'unico posto dove io vivrei è dentro di te.
Ti guarderei negli occhi e te lo ripeterei cento e cento volte senza stancarmi mai, anche se tu ci crederesti già dopo averlo sentito una volta soltanto.
È anche questo che mi piace di te. Sai amare con semplicità, come se ti venisse naturale farlo e accogliessi a braccia aperte tutto l'amore che chiunque è pronto a donarti.
Io, invece, ho saputo accettare solo il tuo.
Difficilmente scorderò tutto quello che mi hai regalato, perché è ciò che, anche dopo la morte, mi fa vivere con un po' meno paura.
Sono passati due anni ormai, ma io ancora le sento le tue lacrime piangermi. Mi bagnano l'anima, proprio come la pioggia bagna quel fiore solitario.
E io non ho dolore nel mio cuore perché il tuo ha già riempito tutto lo spazio.
Il tuo Theo ti ama, Leo.
Ancora. Sempre.
Non scordarlo.Angolo autrice~
Giuro che dopo questo ho ufficialmente finito di rompervi continuando a pubblicare capitoli nonostante la storia sia completata.
Ma per quanto ci provi non riesco a non scrivere di loro, sono il mio primo libro e i miei primi veri protagonisti.
Comunque vi prometto che non vi tartasserò più.
Ma non posso assicurarvi che terrò fede a questa promessa :)
Detto ciò spero che questo mini capitolo di Theo vi sia piaciuto.
Baci.
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I wanna be yours ~ Apollo & Theo
RomanceÈ un gioco di sguardi. Uno scambio di anime e cuori. La storia di un amore serafico, l'amore di Apollo. Silenzio, ecco che cos'è, cosa sono. Perché inizia quando meno te lo aspetti. E, nonostante ci si prepara, non si è comunque pronti alla sua fin...