Tutte le sere, verso le sette, i ragazzi terminavano le prove di quella lunga lista di canzoni appesa alla porta della sala registrazione.
Prima di cena, Damiano spuntava con la matita tutte quelle che avevano sistemato o ripassato, per poi complimentarsi con i ragazzi a tavola riguardo l'ottimo lavoro svolto.Era passato un giorno dalla dichiarazione e le due ragazze non l'avevano ancora fatto ufficiale: stavano insieme.
D'altronde quella era stata una giornata indaffarata per tutti e la questione non avrebbe ricevuto l'attenzione che meritava.≪ Io direi che oggi Er Fettuccina s'è meritato na birra in più ≫ commentò Damiano, riferendosi a Thomas.
≪ Ve l'avevo detto che m'era venuta n'idea decente, stavolta ≫ rispose lui.
I due parlavano del giro di chitarra che la notte prima Thomas aveva improvvisato e che, la mattina dopo, fu fonte di ispirazione attorno alla quale la band basò la nuova canzone.
≪ Attenzione vagazzi che questa è una ballata, bisogna affiancavle un testo bello pvofondo ≫ affermò Ethan con la sua distintiva "r" moscia.
≪ E come la chiamiamo Da'? ≫ chiese Victoria, gesticolando con la forchetta, con la bocca piena di cibo.
Damiano cominciò a fissare la bionda, impegnato a trovare una risposta mentre sorseggiava la sua Heineken ghiacciata.
≪ Devo scrivere il testo entro domenica sera ≫ osservò lui.≪ Penso che potvesti posticipave la data di scadenza della stesuva a lunedì, poiché noi tve quel giovno savemo i pvimi a vegistvave, per cveave il pezzo stvumentale, no? ≫ gli fece notare Ethan, indicando la bassista e il chitarrista.
≪ Occupevemo tutta la mattinata e, sicuvamente, gvan pavte del pomeviggio;
a te tocchevà la seva ≫.≪ Voi l'unica cosa che occupate è il vostro stomaco, tutto il giorno a tutte le ore ≫ scherzò Giudith, entrando nella sala da pranzo con un invitante tiramisù.
I ragazzi la aiutarono a posare il vassoio, su cui era servito il dolce, al centro della tavola.≪ E tu non fai nulla per evitarlo ≫ rispose Victoria in tono scherzoso.
La sua risata sarebbe stata capace di illuminare anche la notte.
≪ Grazie, bambolina. ≫Giudith arrossì lievemente a quel nomignolo.
≪ Per me è solo un piacere ≫ disse, dondolandosi sui talloni, con un sorriso soddisfatto.≪ Io me pijo er pezzo più grande ≫.
≪ Thom, che ne dici se pvima lo tagliamo e poi decidiamo? ≫.
≪ No oh, fermate, tu non sei bono a taja ≫ continuava Thomas.
≪ Faccio io ≫.≪ A regà, pijateve sti dieci centesimi e fate testa o croce ≫ aggiunse Damiano, tirando fuori dalla tasca la moneta dorata.
Mentre i ragazzi discutevano riguardo il dessert, Giudith lasciò la stanza.
Era suo solito sistemare la cucina dopo ogni pasto.
Infondo non poteva sdebitarsi in altro modo per l'ospitalità ricevuta se non preparando da mangiare per i ragazzi o mantenendo in ordine il loro ambiente.
E, molto spesso, vi affiancava qualche dolce melodia da canticchiare fra sé e sé.≪ Hey Jude
Don't make it bad
Take a sad song
And make it better
Remember
To let her into your heart
Then you can start
To make it better ≫.≪ I Beatles hanno avuto la meglio stasera? ≫ le chiese Victoria appoggiata sullo stipite della porta.
Giudith sussultò appena dallo spavento.
≪ Da quanto sei qui? ≫ e ridacchiò visibilmente imbarazzata.
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{ Lontana da me }
FanfictionAppena maggiorenne, Giudith perde la famiglia in un tragico incidente stradale e, con questo, anche il senso della vita. Per festeggiare la fine dell'anno scolastico, si reca contro voglia in un locale con i suoi "amici", ma presto le manca l'aria e...