{ corri, Chili! }

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Dopo l'incidente del pomeriggio, chiunque all'interno della villa sembrava essersi trasformato in un membro della servitù al completo servizio di Giudith.
E quando s'era fatta ormai sera, le stavano ancora tutti attaccati e la seguivano ovunque.
S'era deciso di uscire in centro per cenare fuori, così la ragazza si era chiusa nel bagno di sopra con Victoria per prepararsi. Niente, non ci fu verso di farlo ragionare. Tutti e tre i ragazzi la obbligarono a lasciare la porta aperta, affinché fossero pronti per qualsiasi altro svenimento.

≪ È una cosa normale, Giu'? ≫ chiese Damiano, appoggiato allo stipite della porta alla sinistra della ragazza.

≪ Posso assicurarvi che lo è ≫ lo rassicurò Giudith.

Ethan, seduto sul bordo della vasca, tendeva le mani in avanti ogni qual volta Giudith gli sembrava cadere; praticamente un paio di volte ogni trenta secondi. Thomas, seduto sulla lavatrice, teneva un bicchiere d'acqua in una mano e un sacchetto di cubetti di ghiaccio nell'altra.
Erano tutti attenti alle due ragazze e ai loro gesti ipnotizzanti che producevano mentre si truccavano. Per loro era strano il modo in cui lasciavano la bocca aperta per mettere il mascara.

≪ È per concentrarci ≫ fece chiarezza Victoria.

Fu ancora più strano il modo in cui uno stesso rossetto rosso risultasse più chiaro sulle labbra di Victoria e più scuro su quelle di Giudith.
Ma quando arrivò il momento di arricciare i capelli, persero tutti e tre la testa.

Ethan si avvicinò curioso, corrugando la fronte.
≪ Cioè per fave l'onda pvendi meno capelli? ≫.

≪ No idiota, devi premere di meno! ≫ rispose Thomas.

≪ Oh! Ma idiota a chi? ≫ gli si avvicinò il batterista.
L'altro, spaventato dalla prepotenza improvvisa, gli gettò il bicchiere d'acqua addosso. Da non tralasciare il fatto che, appresso all'acqua, lanciò pure il bicchiere.
Ethan fece un passetto indietro e rimase a bocca aperta a contemplare il lago d'acqua che lui - perché tanto puliva lui - avrebbe asciugato.

≪ Nessuno dei due è un idiota, ma avete sbagliato tutti e due ≫ li riprese Giudith, sporgendosi indietro per guardarli meglio. Alla sua destra c'era Victoria che le ostacolava la vista.
Forse fu l'errore più grande della giornata, poiché calpestò un pennello del trucco poco prima caduta e si sbilanciò appena.

≪ AAAAH! ≫.
≪ Giu'! ≫.
≪ NO! ≫.
Urlarono rispettivamente Ethan, Thomas e Damiano. S'erano tutti scomposti e l'avevano accerchiata con le braccia protese verso di lei.

≪ Ragazzi, tranquilli, sto bene ≫.
≪ Di solito succede quando sento troppo caldo o mi manca il respiro ≫ spiegò lei.

≪ E oggi come lo spieghi? ≫ chiese Damiano.

≪ È solo che... mi manca la mia famiglia ≫ si oscurò un po' in viso.
≪ Ma... so che Victoria è capace di tamponare il dolore ≫.
Si guardarono attraverso lo specchio, mentre una ripassava il rossetto e l'altra sistemava i capelli.

≪ Quindi state insieme? ≫ chiese Thomas, evitando di guardare Ethan negli occhi.

Nessuna delle due rispose, ma divennero entrambe rosse. Un sorriso comparve sui loro visi e quello spiegò più di mille parole.

≪ In effetti... ≫ prese coraggio la bionda.
≪ Devo farlo ufficialmente almeno per voi, che siete i più importanti ≫.
Continuava a sorridere senza controllo mentre fissava le mattonelle del bagno.
≪ Ci siamo messe insieme la scorsa domenica, dopo il pranzo con nonna... nel roseto ≫.

≪ Quindi vi amate, voi due signovine? ≫.

Giudith si accese in volto di un rosso fuoco.
≪ ETHAN! Smettila, esci! ≫ e lo spinse fuori a fatica.
≪ E tu! E pure tu! ≫.
Riuscì ad evacuare quel bagno di ogni uomo e si chiuse dentro a chiave con Victoria.
Dopo un breve silenzio, tornò a parlare.
≪ È ovvio che la amo ≫.

≪ OOOOOW ≫ un gran coro seguì quell'affermazione da fuori la porta.

≪ Ora andate a prepararvi voi, che noi abbiamo fatto ≫.

≪ D'accovdo, d'accovdo ≫.

≪ Non rifà' il botto, eh ≫.

≪ Tienila nel caso, Victo' ≫.

Mentre si udivano i loro passi svanire, la bionda abbracciò da dietro Giudith. Dondolarono un po' in solitudine, finalmente, poi le lasciò un bacio sul collo.

≪ Questa sera festeggiamo e balliamo e brindiamo. Tutto perché ti amo e ne vale la pena fare serata ≫.

≪ Oh, Vicky... sei così dolce con me ≫.
Si sorrisero per un po', dopo essersi perse nei loro occhi.

≪ Oddio, Giugiu... ≫.
Victoria girò la chiave nella serratura e aprì la porta con violenza, prese la mano di Giudith e la trascinò con se nel salotto.
Saltellava felice e batteva le mani. Si era animata tutto d'un tratto senza che l'altra potesse capirne il perché.
≪ Ho qualcosa per te! ≫ e le lasciò un bacio sulla guancia.
≪ Ma come ho fatto a dimenticarmene ≫ e le baciò le labbra.

Giudith rideva divertita.
≪ Smettila di saltare, coniglietto, e salva le energie per stasera ≫.
Victoria, per calmarsi, le prese il viso con una mano e la vita con l'altra, se l'avvicinò e la baciò con tanta, tantissima passione che dovettero staccarsi per riprendere fiato molto presto.
≪ Ho un animaletto da farti vedere, ti vuole conoscere ≫.

≪ Cosa? ≫.

Victoria corse verso la cucina, la cui porta era chiusa.
≪ Chili? ≫.
Non appena aprì quella stanza, vi uscì un cagnolino tutto riccio e peloso, dal colore biscotto e il musetto piccolo piccolo.
≪ Corri, Chili! Corri da lei! ≫.
Giudith si inginocchiò a tanta tenerezza. Era così piccolo e pieno di energie quel cagnolino, le saltava addosso e voleva riempirla di baci.
Victoria le guardava divertita.

≪ Vi', è bellissima ≫.

≪ Tu sei bellissima ≫.

≪ Gvazie, ma non favmi avvossive ≫.
Ethan scese dalle scale con una camicia velata nera e dei pantaloni dello stesso colore, così come Thomas dietro di lui e Damiano al telefono con Giorgia.

≪ Ma come... a saperlo prima avrei messo la stessa cosa ≫ disse Victoria.

≪ Si, ma col reggiseno, come Thomas ≫ disse Giudith indicando il chitarrista.

≪ Non volevo coprire l'orgoglio, ma mi sarei rivelata troppo, ragazze ≫ fece finta di essere una ragazza esagerando con i gesti e assottigliando la voce.

≪ Che c'è? Sei gelosa, Giudy? ≫ la provocò la bionda.

≪ Affatto ≫ si alzò da terra tenendo Chili in braccio.
≪ Vado a prendere la borsa ≫.

≪ Ti accompagno ≫.

≪ No. Ho Chili ≫ disse seria camminando verso le scale.

≪ Ma allora sei gelosa! ≫ rise Victoria
mentre la rincorreva.
L'altra cominciò ad urlare e a ridere dalla paura di essere presa.
≪ Corri, Chili! ≫.

Le loro risate risuonarono per tutta la villa.
I ragazzi aspettarono qualche secondo per scendere del tutto, troppo presi dal suono così armonioso delle loro voci.
≪ Quella canzone, Thomas, quella che hai arrangiato tutta da solo... ≫.

≪ Mh mh? ≫ fece lui.

≪ Sarà su di loro, su Vic e Giud ≫.
Lo disse in modo convinto, sicuro di sé. Cominciò a scrivere frasi nella mente, mentre si incamminavano verso l'uscita, nella speranza che quel loro problema riguardante il blocco della stesura si risolvesse.
Avrebbe incorniciato un amore tanto proibito dalla società, quanto puro. D'altronde non aveva sentito Victoria ridere così da troppo tempo e meritava quella frivolezza nella quale aveva sperato per tutta la vita.

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