-CAP 2-

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<<Diana svegliati, siamo arrivati>>

aprii lentamente gli occhi e mi alzai, scesi dalla macchina e presi il mio telefono, in lontananza vidi quel coglione di mio cugino Georg e suo padre

Georg mi venne incontro

<<eii Diana>> disse sorridendo

<<ciao Georg>>

<<sei cresciuta eh, quasi non ti avevo riconosciuta>>

gli sorrisi ironicamente ma continuò a fare domande da rincoglionito

<<oh ma ti ricordi che quando eravamo piccoli io ti chiamavo Bassotto?>> rise

<<già>> sorrisi per farlo contento

<<che mi racconti?>> disse appoggiando il braccio attorno al mio collo e camminando verso casa

<<beh, che dovrei raccontarti?>>

<<boh...non lo so se sei fidanzata...sposata...>>

<<emm...senti Georg fai meno lo spiritoso, è da tre minuti che sono qua e già non ti sopporto più>>

spostai il suo braccio dalla mia spalla, e sospirai

<<ma che hai? non vuoi parlare con il miglior cugino che possiedi?>>

<<no, anzi, non è il momento adatto per parlare>>

<<perchè? il tuo fidanzato ti ha lasciato?>>

<<pufff...c'è l'avessi un fidanzato>> dissi un po ridendo

<<dai che te lo trovo io un bel ragazzo>>

<<si proprio tu>> dissi guardandolo dalla testa ai piedi

<<oh guarda che ho una band>>

<<che c'entra la band? e poi che ruolo fai? rompere i coglioni?>> dissi ridendo

<<puff...no io faccio il bassista>>

<<mh qualcosa di utile fai nella vita allora>>

<<certo>>

<<e chi c'è in questa "band"?>>

<<tre miei amici, bill, tom, e Gustav>>

<<mh capito>>

<<comunque sta sera verranno qua, così te li presento>>

<<be...non che mi interessi molto ma ok>>

mentre parlavamo arrivò suo padre

<<ei Diana, come stai? comunque tu sta sera dormirai in camera di Georg, tanto ci state in due no?>> disse guardando Georg

Georg accettò, non l'avrei mai detto

<<dai vieni ti faccio vedere camera mia allora>>

aprì la porta ed entrai.
Era piena di dischi sul muro, cartacce sparse e...

<<questa è la mia band>>

si avvicinò a un foglio gigante che era attaccato al muro e guardai, non che mi interessassi però lo feci contento

<<chi è Bill?>>

<<ahem...lui è Gustav, lui e Bill e in fine tom>> disse indicando tutti ogni volta che face i nomi

<<mh, belli>>

<< ti piacciono?>>

<<mh...si siete carini in quella foto>>

LA NOTTE DI GIUGNO-Tom Kaulitz Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora