Dopo il lunghissimo viaggio tornammo a casa, eravamo stanchissimi così io e Georg andammo a dormire
mi sdraiai sul letto e chiusi gli occhi, dopo poco sentii una leggera carezza sul braccio
mi girai
<<Ti piace Tom?>>
alzai gli occhi al cielo
<<affari miei>>
<<dai...lo voglio sapere!>>
<<non sono cose che ti riguardano Georg>>
<<ma è mio amico>>
<<e quindi? e comunque...e comunque fatti gli affari tuoi ecco>>
<<vabbè...speriamo che quell'altro non gli viene in mente di mettersi con te>>
lo guardai male e se accorse
<<ho detto qualcosa di male?>>
<<si ma non lo prendo come un insulto, per sta volta, perchè tu sei Georg e le tue cazzate non so da dove vengono>>
<<puff...che simpatica>>
fece una smorfia e si voltò dall'altro lato
dandomi le spalle, mi voltai anche io e chiusi gli occhi anche se non c'era versopensai a Tom e le parole "carine" che mi aveva detto anche se in fondo al cuore pensai ancora a Bill e la sua dolcezza nei miei confronti
mi arrivò un messaggio
era Marizza
📱
m: eii
tu: ciao!
m: sta sera vieni ad una festa?
tu: mari sono stanca...
m: uff...che noiosa, dai che ci divertiamo, e poi non ti vedo da tanto
tu: e vabene mi hai convinto
m: allora preparati! fra due ore ti passo a prenderelasciai il visualizzato
sbuffai, ma allo stesso tempo ero felice
mi alzai dal letto e guardai Georg che russava, quanto odio i suoi versi
aprii l'armadio e guardai che vestiti avevo...
facevano tutti schifo. Dietro l'armadio vidi un vestito rosso scollato, molto scollato...
coprivano a malapena le parti del corpo ma lo scelsi lo stessolo indossai e mi guardai allo specchio, sinceramente mi stava divinamente e poi risultavano le mie curve
mi truccai con del fondotinta, blush, rossetto, illuminante, mascara e la matita per gli occhi
poi scelsi delle scarpe, dovevano essere nere abbinate alla mia borsa.
svuotai l'armadio e lanciai tutto sul letto, anche se ci dormiva Georg
sbuffai
manco un paio di scarpe avevo.
Guardai sotto i cassetti e finalmente le trovai, erano degli stivali semplici ma io tanto non ballo mai alle festeli misi e mi ricomponi davanti allo specchio aggiustandomi il vestito.
era momento dei capelliquesta volta li feci lisci, anche se lo erano di mio.
Presi la piastra e incominciai a stirarmi i capelli
il rumore che batteva tra le mie ciocche svegliò Georg che mi guardò male e assonnato
<<cosa fai?>> disse sbadigliando
mi girai e spensi la piastra
<<sto andando ad una festa>>
mi alzai e aggiustai il vestito che si era alzato
<<con questo vestito?>>
<<si perché? vuoi giudicare anche il mio vestito adesso?>>
<<be...sembri...>>
<<cosa?>>
misi le mani sui fianchi e aspettai una sua risposta, anche se già sapevo quello che voleva dire
<<sembri una...>>
<<immagino che non hai il coraggio di parlare >>
<<be ti incazzaresti se lo dicessi>>
<<tanto l'ho intuito...idiota>>
Georg alzò gli occhi al cielo e sbuffò per la mia tremenda risposta.
Scesi giù insieme alla mia borsetta nera e mi incamminai verso il giardino
mi sedetti e aspettai
STAI LEGGENDO
LA NOTTE DI GIUGNO-Tom Kaulitz
RomanceORIGINALE Diana, nominata anche Tn, si era dovuta trasferire a casa di suo zio e suo cugino Georg Listing. Georg le fece conoscere già da subito la sua band musicale composta da Bill, Tom e Gustav. A Diana non le interessava molto ma... col passare...