Mentre preparava la cena per la sua famiglia, Nayeon stava riflettendo ad una punizione esemplare che potesse battere quella di Jihyo. Le serviva qualcosa di diverso, qualcosa di esterno alla quotidianità di sua figlia.
Intanto che Nayeon cucinava e confabulava contro sua figlia, Jin si stava occupando di apparecchiare la tavola. Non era affatto facile farlo con la piccola Tzuyu attaccata alla sua gamba, ma sembrava essere abituato.
«Tzu... Vai a chiamare tua sorella per favore?»
«Suuuuubito papino!» Tzuyu si era staccata velocemente dalla gamba di suo padre, poi si era lanciata letteralmente tra le sue braccia per baciarli la guancia.
«Nostra figlia è proprio un amore... Vorrei che non crescesse mai» Jin aveva lo sguardo sognante, mentre cercava di intraprendere un discorso con sua moglie. Tuttavia, Nayeon era troppo concentrata per dargli udienza. «Hai sentito quello che ho detto?»
«No amore, cosa?» Nayeon si voltò a guardarlo, ma Jin era stanco di ripeterle le cose in continuazione, quindi le sorrise e scosse la testa. «Scusami, mi ero distratta, puoi ripetere per favore?»
«Non è nulla di importante amore» Rassegnato, Jin tornò ad occuparsi della tavola, mentre Nayeon continuò a riflettere.
«Qualcuno mi scolli questa piattola, per favore!» Chaeyoung aveva fatto il suo ingrasso in cucina con sua sorella attaccata alle sue spalle.
«Vieni qua, bestia di satana!» Jin si era avvicinato a Chaeyoung, aveva preso Tzuyu in braccio e l'aveva poi fatta sedere a tavola.
«Sei piccola, ma pesi un quintale» Si lamentò Chaeyoung, prima di sedersi proprio accanto a sua sorella.
«Quinquale» Ripeté Tzuyu, cercando di imparare una nuova parola. «Quinquentanquen»
«Quintale» Chaeyoung si era avvicinata a sua sorella per scandirle bene la parola. «Quin-ta-le»
«Quintale!»
«Esatto, brava!»
«E che significa?»
«Che pesi cento chili»
«Papà!» Urlò Tzuyu contrariata. «Chaeyoung mi ha detto che sono grassa!»
«Prima di tutto ero ironica, poi che ci sarebbe di male?» Rispose Chaeyoung, addentando un piccolo pezzo di pane. «Non ho mica detto che sei stupida»
«La cena è pronta!» Urlò Nayeon, voltandosi per impiattare. «Ah, siete già tutti qua?»
«Cos'hai oggi? Perché sembri più distratta del solito?» Le domandò Jin, iniziando a passarle i piatti. «Stai ancora pensando alla punizione? Facciamole pulire casa come ha fatto Jihyo ed il gioco è fatto»
«Non sto cercando un pareggio, ma una vittoria» Commentò Nayeon, finendo di impiattare la cena. «Ho già in mente un paio d'idee, ma sono solo per le emergenze, semmai non dovesse venirmi in mente la punizione perfetta»
«Nel frattempo posso godermi questi momenti di libertà facendo qualcosa di costruttivo e finendo di vedere le serie che mi ero prefissata di guardare durante l'estate?»
Nayeon si era messa a tavola ed aveva iniziato a consumare il suo pasto, vergognandosi di conoscere le priorità di sua figlia. «Perché invece non studi? Sai, almeno per salvare il tuo ultimo anno da una bocciatura imminente...»
«I poveri studiano per trovare un lavoro. Io non ho bisogno di farlo perché sono ricca, di conseguenza che beneficio potrei mai trarne dallo studio?»
«Perché Chaeyoung non deve lavorare?» Domandò Tzuyu a suo padre, tirandogli la camicia per ottenere un minimo di attenzione.
Lo sguardo di Jin si andò a posare su sua moglie e, per distrarre Tzuyu da una sfuriata imminente, ignorò la domanda ed iniziò a farle il solletico.