Capitolo 10

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Mancava solo un giorno alla data di scadenza che Jinyoung aveva prefissato per le due designer. Jihyo e Nayeon andavano molto d'accordo ultimamente, tanto che entrambe pensavano di rendere il loro accordo di pace più duraturo nel tempo, convinte di poter andare avanti contro ogni aspettativa.

Oltre ad accettare il contratto con Jinyoung, avevano giustamente pensato di presentargli alcune delle bozze che avevano fatto. Non potevano però di certo portargli dei pezzi di carta stropicciati e cancellati fino al consumo della carta stessa, quindi si erano divise a metà i progetti e li stavano riportando ognuna sul proprio tablet.

Si trovavano a casa di Nayeon, quindi quest'ultima era seduta sulla sua comodissima sedia ultra moderna, a differenza di Jihyo che le era stata data una comunissima sedia da studio e la sua schiena stava iniziando a cedere.

«Mio Dio... Non ce la faccio più...» Jihyo si era scostata i lunghi capelli castani di lato, cercando di massaggiarsi la spalla con cura.

«Preferisci finire il lavoro da te? Non c'è bisogno che stiamo insieme per ridisegnare tutto sul tablet» Suggerì Nayeon, alzando lo sguardo verso la donna che non la smetteva di lamentarsi da ore ormai.

«Ci sono le nostre figlie a casa mia e temo che non riuscirei a concentrarmi. Anche se fondamentalmente si tratta di copiare, amo lavorare in silenzio»

«Ok, ma direi comunque di fare una pausa»

«Perché invece non ci scambiamo le sedie?»

«Casa mia, regole mie» Nayeon si alzò dalla sua comodissima sedia e fece il giro della scrivania per mettersi dietro la schiena di Jihyo. «Rilassati cinque minuti» Le disse mettendole le mani sulla schiena.

«Non ci credo. Mi stai davvero per fare un massaggio?»

«Se dici un'altra parola, giuro che la prossima volta ti rifilo una sedia più scomoda di questa»

«Silenzio assoluto» Jihyo finse di chiudersi la bocca con una cerniera, poi si piegò in avanti poggiandosi sulla scrivania pronta a ricevere un massaggio alle spalle.

«Ma sei incordatissima...» Nayeon stava premendo i polpastrelli con cura sulla schiena di Jihyo ed iniziò a sentirli scricchiolare ogni minima mossa che faceva. «Da quand'è che non ti fai fare un massaggio?»

«Un massaggio? Io non ci vado in quei centri strani. Ti spogliano, ti toccano e pretendono pure che li paghi... Sono dei pervertiti»

«E pensavo di essere io quella strana» Ironizzò continuando a massaggiarla. «Almeno da Jin potresti farteli fare. È tuo marito e ti avrà già vista senza niente addosso, no?»

«Gliel'ho chiesto una volta e mi è bastato. Dice che le sue mani le usa solo per cucinare»

«Non vorrei entrare in argomenti scomodi, ma... Insomma... Ti avrà pur toccata in altri posti, no?»

«Dici durante il sesso?» Jihyo tirò indietro la testa per guardare Nayeon. «Non ci credo che sto davvero parlando con te di queste cose» Rise appena, prima di tornare a guardale la finestra dello studio di Nayeon. «Non facciamo nessun tipo di preliminare. Siamo soliti fare sesso solo quando si sente eccitato lui»

«Non mi sembra una cosa corretta... Insomma, anche te hai le tue priorità»

«Si, ma non importa... In ogni caso, non sono mai riuscita ad avere un orgasmo, se non quando faccio tutto da sola...» Ci fu qualche minuto di silenzio, poi Jihyo pensò bene di rigirarle la domanda. «E te?»

«Io cosa?»

«Non fare la finta tonta... Se non ti va di rispondere va bene lo stesso»

«No è che anche io trovo strano parlarne con te, ma... Ecco... Io e Jin abbiamo avuto una discussione in merito da poco ed è da circa due settimane che dorme nella camera di Sana. Non ne abbiamo più parlato perché sono troppo impegnata con il progetto, ma in ogni caso, pare che lui non sia intenzionato a chiarire le cose»

Depend On YouDove le storie prendono vita. Scoprilo ora