Capitolo 31

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«Mamma...» Con le lacrime che le avevano occupato tutta la superficie del viso, Dahyun si voltò verso sua madre, nella remota speranza che potesse salvarla da quella situazione.

«Che diavolo succede qui?» Vedendo sua figlia in quelle condizioni, si accasciò su di lei per abbracciarla, stringendola più che poteva.

«Sono appena rientrato da un viaggio d'affari e indovina un po' cosa ho trovato al mio ritorno? Quella brutta troia a letto con nostra figlia!» Arrabbiato come non mai, Jin indicò Momo, la quale per lo spavento, si coprì ulteriormente il viso. «Oltre ad essere una donna, quanti anni hai più di lei? Non ti vergogni?»

«Non mi sembra un ottimo motivo per urlare come un caprone» Nayeon non sapeva esattamente come era riuscita a mantenere la calma in quella situazione, soprattutto per come era conciata Momo, tuttavia la sua aria impassibile, riusciva a renderla nettamente superiore al mostro che le si trovava davanti.

«Tu devi stare solo zitta! Non sei della famiglia. Fatti gli affari tuoi!»

«Momo è la mia famiglia» Nayeon passo di fianco a Jin, mettendosi difronte a Momo per aiutarla a rialzarsi. «Ce la fai a portare le bambine a casa mia mentre provo a far ragionare questo deficiente?» Domandò alla ragazza ancora spaventata, prima di rivolgersi alle due bambine rimaste quasi traumatizzate dall'intera scena. «È tutto ok piccole... So che siete spaventate, ma ho bisogno che entriate in casa e che aiutiate Momo con le ferite, ok?» La dolcezza di Nayeon, era riuscita a tranquillizzare le due bambine che, in compagnia di Momo, si erano affrettare a rientrare in casa.

«Grazie» Sussurrò Jihyo, mentre accarezzava con cura la testa di Dahyun. Era così presa dall'intera situazione, che non aveva minimamente pensato al benessere delle due bambine più piccole.

«Figurati» Le rispose prima di prestare la sua attenzione a Jin. «Ora se mi fai la cortesia di rientrare in casa, magari possiamo parlare come delle persone civili, prima che chiami la polizia per come hai ridotto la mia Momo»

Percosso da un momento di lucidità, Jin entrò in casa e Nayeon lo seguì subito dopo, aiutando prima le due donne a rialzarsi dal pavimento per rientrare in casa.

«Non preoccuparti Nay... Se vuoi tornare a casa e stare con Momo, ci penso io qua» Jihyo provò a dissuaderla. Non aveva mai visto Nayeon calma in quel modo ed era preoccupata che potesse dire o fare qualche cazzata.

«Non vi lascio da sole con quello psicopatico» Commentò Nayeon chiudendo la porta d'ingresso alle sue spalle. «Ora lo facciamo sedere e ragionare un po', perché capisco che alcune persone possano rimanere scioccate in situazioni simili, ma questa reazione è stata troppo esagerata»

o - o - o

Con estrema calma, dopo aver fatto accomodare Jin, Jihyo e Dahyun sul divano e dopo aver offerto un bicchiere d'acqua a tutti come se stesse a casa sua, Nayeon si posizionò in piedi davanti a Jin rivolgendogli uno sguardo austero. «Ti sei calmato?»

«Si, grazie...»

«Bene» Nayeon prese un enorme respiro, buttando fuori tutta la calma e la tranquillità che l'aveva accompagnata fino a quel momento solo per potergli urlare contro. «Ora, prima mi dici perché la mia Momo era coperta di sangue, poi parliamo di quello che è successo! Sei forse impazzito? Ti sei inghiottito il cervello?»

«Aspetta» Jin mise subito le mani avanti, preoccupato che dopo quell'urlo colossale, Nayeon potesse attaccarlo. «Si, ok... Magari mi sono lasciato sfuggire un po' la mano, ma l'ho ritrovata a letto con mia figlia e non ci ho visto più niente» Tentò di giustificarsi fingendosi un uomo calmo e tranquillo.

«Bene, benissimo... E secondo te questa sarebbe una giustificazione perché...?»

«Non è una giustificazione ovviamente, sol-» Prima che potesse finire di parlare, Nayeon gli rifilò uno schiaffo sulla guancia più che meritato. «Ma che cazzo!»

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