Collaborare per Jihyo e Nayeon ormai non era un problema. Persino preparare il pranzo per il ritorno delle due universitarie era andato a buon fine. Oltretutto, nonostante l'atroce scenata di Jin il giorno prima, Jihyo non sembrava affatto turbata. Ormai l'amore per quell'uomo era svanito molto tempo prima e le serviva soltanto un incentivo per accorgersi del pessimo uomo che era. L'unica persona per la quale era preoccupata era Dahyun, ma anche quest'ultima sembrava abbastanza tranquilla.
Mentre Jihyo era impegnata ad apparecchiare la tavola, Nayeon si avvicinò in maniera furtiva a Dahyun, sorprendendola da dietro e riuscendo di conseguenza spaventarla. «Nayeon! Sei forse impazzita?» Domandò la più piccola mettendosi una mano sul cuore.
«Si... Volevo solo tirarti su di morale... Ci sono riuscita?»
«Ovviamente no» Le rispose Dahyun imbronciata. «Ok, forse solo un po', ma soltanto perché inizio a pensare che tu sia cretina tanto quanto mia madre»
«Mi sento come soddisfatta e offesa allo stesso tempo...» Commentò prima di darle una pacca con il gomito. «Ti andrebbe di sentire Momo per invitarla a pranzo?»
«Dopo tutto quello che è successo ieri? Non è troppo presto?»
«Proprio per via di tutto quello che è successo ieri... A Momo farebbe bene stare un po' di tempo in famiglia. L'avrei fatto io, ma ho chiesto a te perché so che non vedi l'ora di risentirla»
«E questo che c'entra?» Dahyun incrociò le braccia fingendosi disinteressata, mentre guardava altrove per non far vedere il rossore più che evidente sulle sue guance. «Però ok, tanto dovevo sentirla comunque»
«E poi io sarei l'idiota?» Domandò scherzosamente Nayeon, stropicciandole i capelli. «Guarda che siamo molto più simili di quello che pensi... Anche io mi comporto da idiota quando si tratta di tu-» Per ovvi motivi, Jihyo e Nayeon ancora non avevano detto nulla alle loro figlie della loro storia, quindi si interruppe appena si rese conto che stava per dire qualche parola di troppo. «Ma comunque... Vai pure a chiamarla, io finisco di cucinare»
Mentre Dahyun lasciava la stanza con il telefono in mano, Tzuyu si avvicinò a sua madre, tirandola per la maglia come ad incentivarla ad abbassarsi verso di lei: «Possiamo andare in camera mia?» Le sussurrò all'orecchio.
«Perché sussurri?» Domandò Nayeon senza però rifiutare quella sorta di invito losco e seguendola verso la sua cameretta. «Che volevi dirmi?»
Tzuyu chiuse la porta e spinse sua madre sulla sedia girevole della scrivania. «Io e Jeongyeon abbiamo parlato molto...»
«Ok, ma parlate sempre... C'è un argomento in particolare che volevi affrontare con me?»
«Si... Senti, Jeongyeon mi ha detto di essere delicata, ma non so in che altro modo chiedertelo»
«Se non sai come chiedermi una cosa, fallo senza mezzi termini... Sono tua madre, è inutile girarci intorno»
«Eh?» Tzuyu era ancora piccola e non aveva capito niente di quello che le aveva detto sua madre.
«Chiedi e basta, senza essere delicata»
«Ok! Jihyo diventerà la mia seconda mamma?»
«Ma cos...» Tutto si sarebbe aspettata Nayeon, tranne quella domanda. Certo, era ovvio che prima o poi il discorso sarebbe uscito fuori, ma non pensava potesse avvenire così tanto presto.
«Ti vedo preoccupata... Però non devi, a me Jihyo piace»
«Più che preoccupata, sono sorpresa...»
«Beh... Sono piccola e non capisco la metà delle cose che mi dite, però ti ho sentita in auto e vedo che sei felice con lei... Se te l'ho voluto dire, è solo per farti sapere che io e Jeongyeon saremo felicissime di diventare sorelle... Poi due mamme sono meglio di una» Scherzò saltandole addosso per abbracciarla. «E Jeonghy mi ha anche detto di non dire niente alle nostre sorelle perché probabilmente vorreste dirglielo voi, quindi tranquilla, manterrò il segreto»