Capitolo 30

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Rientrare a casa non era mai stato così tanto faticoso per Nayeon e Jihyo. Avevano passato dei momenti bellissimi ed il solo pensiero di tornare dietro una scrivania a lavorare le stava logorando dentro. L'unico aspetto positivo era che potevano comunque farlo insieme.

Nayeon aveva scritto un messaggio a Dahyun per avvertirla che stavano tornando, ma quest'ultima non le aveva ancora risposto ed ogni tanto ricontrollava il cellulare nell'attesa di un qualunque cenno di vita da parte dell'altra.

«Qualcosa non va?» Mancava poco al loro arrivo a casa e, mentre Jihyo stava guidando afferrò la mano di Nayeon per cercare di rimediare a quello sguardo amareggiato. «Stai aspettando una chiamata da qualcuno?»

«Niente di che...» Le rispose Nayeon per tranquillizzarla. «Un cliente avrebbe dovuto rispondermi un'ora fa, ma non sembra dare cenni di vita» Trovare una qualunque scusa le era sembrata la scelta migliore in quel momento.

«Prova a chiamarlo tu se non ti va di aspettare... Se hai paura di svegliare le bambine non preoccuparti, tanto siamo quasi arrivate»

«Si, magari hai ragione...» Senza far vedere all'altra il nome della persona che avrebbe dovuto chiamare, Nayeon si nascose leggermente e attese fino a quando non partì la segreteria telefonica, prima di lasciar perdere tutto.

«Magari allora è impegnato» La rassicurò Jihyo. «Hai chiamato Momo per chiederle se ci ha già parlato lei?»

«Cazzo! Momo!» Esclamò Nayeon contenta, domandandosi subito dopo perché non ci aveva pensato prima. Era la prima persona che avrebbe dovuto chiamare nel caso in cui Dahyun non le avesse risposto. Fece di corsa il suo numero senza neanche perdere tempo nel cercarlo tra la rubrica, d'altronde era uno dei pochi numeri che si ricordava a memoria, ma purtroppo per lei, neanche Momo si degnò di risponderle.

«Digitale un messaggio tramite internet e vedrai che ti risponderà appena possibile»

Nonostante la situazione poco piacevole, Nayeon non poté fare a meno di ridere difronte ad un linguaggio così arcaico. «Possibile che ti esprima ancora come un'anziana signora nonostante ti abbia insegnato almeno ad usare kakao?»

«Oh senti, non mi ricordo mai come si chiama quell'affare!»

«Ma dimmi solo mandale un messaggio allora...» Nayeon rise talmente tanto che le bambine si svegliarono di soprassalto. «Non c'è niente da fare, per quanto mi sforzi di nasconderlo, io ti amo»

«Eh?!?!» Jeongyeon e Tzuyu urlarono forte e l'improvviso spavento generale dovuto dalla frase di Nayeon, portò Jihyo ad inchiodare seduta stante. Fortuna voleva che non c'era traffico.

«Em... Siete sveglie?» Nayeon era diventata rossa come un peperone e temendo che le bambine potessero di nuovo domandarle delle spiegazioni, provò a recuperare cambiando argomento. «Jihyo, riprendi pure a muoverti con l'auto, non te ne stare impalata in mezzo alla strada»

«Mi sbaglio o hai appena detto a mia madre ch-» Jeongyeon provò a parlare mentre sua madre tentava di ripartire con l'auto, ma fu subito fermata da Tzuyu, la quale le mise una mano davanti alla bocca.

«Mettiamo un po' di musica?» Nayeon sembrava su di giri ed accese la radio mettendola ad alto volume per distogliere l'attenzione di tutti.

«Perché mi hai fermata?» Sussurrò Jeongyeon a Tzuyu, mentre la madre di quest'ultima era concentrata nel cantare una canzone casuale per non incontrare lo sguardo di Jihyo.

«Perché anche se tu sei un genio super intelligente, conosco mia madre ed era molto in imbarazzo... Quando fa così è meglio ignorarla»

«Ok, ma l'hai sentita anche tu, mi sbaglio forse?»

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