Una volta aver fatto ritorno nella camera dopo una camminata piuttosto silenziosa, Nayeon si andò a sedere sul letto, aspettando invano che l'altra facesse lo stesso. «Non mordo...» Commentò Nayeon cercando di sforzarsi a sorriderle.
«Prima dimmi cosa intendevi a cena, poi deciderò se sedermi o meno accanto a te» Le rispose poggiando la schiena al muro. «Non me ne volere, ma non so ancora cosa pensare dopo questa cosa»
«Va bene. Mi sembra giusto» Sbuffò e prese un enorme respiro prima di iniziare. «Fin da piccole io e te vivevamo nella competizione più totale, ma senza che ti racconto i dettagli, perché questo lo sai bene, visto che c'eri anche tu»
«Hai deciso di iniziare dal principio? Vuoi farmi addormentare?»
«Spero di no» Le rispose accennando ad una risata. «Ma comunque... Avevamo questo progetto alle superiori, te lo ricordi? Dovevamo ricostruire un modellino di una qualunque struttura storica che avevamo studiato»
«Si. Eravamo a coppia insieme e scegliemmo il Colosseo»
«Esatto... L'insegnante ci aveva fatto il favore di rimandare il più possibile la presentazione perché non riuscivamo a collaborare e alla fine prendemmo un voto bassissimo perché non ci riuscimmo comunque. Quel giorno eravamo entrambe giù di morale, ma fosti tu la prima a crollare. Piangesti così tanto per quell'unico brutto voto, che mi sentii in colpa, quindi andai dall'insegnate, pregandola di farti rifare il progetto da sola e di segnare solo a me un brutto voto»
«Ma non l'ho mai fatto...»
«Infatti mi rispose di no. Allora volevo fare qualcosa per farmi perdonare, quindi andai a comprarti un regalo. Non sapevo cosa farti perché non ti conoscevo abbastanza, quindi ordinai un ciondolo che aveva la forma del Colosseo e quando mi arrivò, lo misi nel tuo armadietto»
«Mi ricordo del ciondolo...»
«Avevo il cinquanta percento di possibilità che l'avessi odiato a tal punto da gettarlo via, ma tu sorridesti... Pensai fosse strano all'inizio, ma più ti guardavo, più pensavo che eri davvero una persona strana»
«Si beh... Alla fine l'ho presa bene, ma non avevo idea che eri tu l'artefice di quel regalo così idiota»
«Fammi finire... Rimasi a guardarti sorridere e quando il battito del mio cuore iniziò ad accelerare, capii che dietro tutto quell'odio che provavo per te, c'era qualcosa di molto più intenso»
«Io... Quindi ti piacevo?»
«In una maniera quasi disdicevole» Scherzò Nayeon. «Ero ancora una ragazzina e mi sono messa con Jin, perché si chiamava come il ragazzo con il quale stavi uscendo insieme, ho studiato design nella tua stessa università non per farti un dispetto, ma perché potevo vederti tutti i giorni. Le nostre tre figlie nate lo stesso periodo sono un caso e che le nostre aziende siano proprio una difronte all'altra anche, ma per il resto... Persino l'appartamento è stata una scelta più che voluta»
«La posizione delle nostre aziende non è un caso» Le rispose Jihyo mettendosi finalmente seduta accanto a lei. «Una volta scoperto dove avevi intenzione di avviare la tua compagnia, mi sono adoperata per trovare un posto accanto al tuo studio, ma l'unica struttura disponibile era proprio di fronte... Il mio era solo un dispetto in realtà e riconosco che forse è stato un po' troppo esagerato»
«Magari l'abbiamo fatto per motivi differenti, ma sono felice di essere comunque nei tuoi pensieri» Scherzò Nayeon. «Ora penserai che sono matta»
«Quello lo pensavo da tempo» Le mani di Jihyo trovarono quelle di Nayeon. «Però devo ammettere che sai essere piuttosto longeva per quanto riguarda determinate scelte. Io ci avrei rinunciato anni prima»
«Infatti è stato così. Sono riuscita a trasformare di nuovo la mia cotta per te in odio dopo la nascita di Sana. Ho provato ad amare Jin come lui amava me, ma non ci riuscivo e odiarti sembrava sempre più facile. Perché non riuscivo a provare per Jin quello che provavo per te? Mi sembrava impossibile»
«Non puoi forzare l'amore. O c'è o non c'è...»
«Infatti è stato dopo il nostro primo bacio al party che avevo capito di non poter più sfuggire a quello che provavo... Che provo tutt'ora nei tuoi confronti. Tu mi piaci molto Jihyo e mi fa male questa situazione, ma se l'unico modo per averti è quello di condividerti con Jin, allora mi sta bene»
«Però a me no. Non dovresti accontentarti di una cosa simile e vorrei tanto aiutarti, ma è difficile per me avere il cuore spezzato a metà»
«Per me non è un problema, mi dispiace solo che tu ci stia male. Non posso capire quello che stai provando ovviamente, ma ti lascerò tutto lo spazio e tutto il tempo che ti occorre perché per quanto mi riguarda, vale la pena attendere anche mille anni per te»
Una lacrima scese lenta sulla guancia di Jihyo. «Nessuno aveva mai speso parole così belle per me e pensare che sia proprio tu a farlo...»
«Ed è un peccato, perché ti meriteresti molto di più» Il corpo di Nayeon si mosse da solo, guidato solo dai sentimenti. Si avvicinò a Jihyo e le donò il miglior bacio che potesse mai ricevere. «Non voglio farti pressioni, tu e soltanto tu puoi decidere della tua vita. Sappi solo che io rimarrò qui»
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Erano rare le notti in cui Nayeon si svegliava. Era solita dormire tranquilla fino al suono della sua sveglia, però sentiva come un peso sullo stomaco e, quando aprì gli occhi di soprassalto, poté notare come la gamba di Jihyo si trovava proprio all'altezza della sua pancia. «Ma come diavolo dorme?» Sussurrò appena, mentre toglieva piano la gamba dell'altra per non svegliarla.
«Mh... No» Jihyo mugugnò nel sonno e andò a sostituire la gamba con il braccio.
«Ma per la miseria...» Quando Nayeon mise la sua mano su quella di Jihyo per toglierle anche il braccio, non ci riuscì. Jihyo aveva forzato la presa.
«No»
Nayeon si voltò a guardarla e si spaventò vedendo gli occhi di Jihyo spalancati. «Fa caldo Jih e così dormo scomoda...»
«Allora abbracciami tu» Jihyo si voltò dall'altra parte, aspettando che l'altra l'abbracciasse da dietro.
«Quale parte non hai capito? Ho caldo Jih»
«E io ho bisogno del contatto fisico di notte»
«Sei peggio di tutte e tre le mie figlie messe insieme» Nonostante tutto, Nayeon l'avvolse con un braccio, rimanendo però staccata per non rischiare di avere troppo caldo. «Così va bene?»
Jihyo annuì ed in un batti baleno, si era già riaddormentata.
Nayeon rimase a fissare i lunghi capelli di Jihyo per qualche secondo. Non le sembrava vero che finalmente, dopo anni e anni di dure lotte contro i suoi sentimenti, ora stava dormendo con lei. La donna di cui era innamorata. Non aveva neanche dovuto lottare per averla e, anche se non era del tutto sua, quella piccola parte di lei le bastava. D'un tratto, decise di avvicinarsi a lei, quasi come se non sentisse più quel caldo straziante che le aveva impedito di farlo prima. Stava abbracciando Jihyo, tutto il resto non contava.
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ANGOLETTO
E probabilmente anche domani pubblicherò tardi... Però non preoccupatevi, quando le scuole finiranno sarà anche peggio, visto che dovrò lavorare anche la mattina hahaha (Mi lamento come se non avesse piovuto per un mese intero qui da me... Spero che la situazione pioggia da voi sia migliore della mia)