3𝗉𝗆

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La musica risuona a tutto volume, così tanto che è possibile sentirla anche da fuori dal locale. Arthur stringe la mia mano nella sua prima di entrare.

Una volta all'interno del locale, l'odore di alcool mi investe facendomi storcere il naso.
Con non poca difficoltà, visti gli spintoni e le gomitate mentre passiamo tra le altre persone presenti, arriviamo alla nostra area riservata.

Ci siamo fermati due o tre volte per permettere ad Arthur di fare delle foto con alcuni gruppi di ragazzi che lo hanno riconosciuto.

Natalie ha organizzato quest'uscita per il suo compleanno che si terrà, però, tra due giorni a Tenerife. Ha deciso di incontrarci stasera in virtù del fatto che non sarà possibile a tutti partecipare.
Una volta vicini ai nostri amici mi allontano dal mio fidanzato per avvicinarmi alla "festeggiata" e l'abbraccio.

Successivamente le porgo una busta contente il suo regalo: una collana, degli orecchini e un bracciale abbinato.

Procedo a salutare anche le altre ragazze per poi passare ai ragazzi.

«Buonasera chérie» rido per il soprannome con il quale Charles mi chiama sin da quando sono piccola. La mia famiglia e la famiglia Leclerc si conosco da prima che noi nascessimo e si può dire che siamo cresciuti tutti insieme come se fossimo una cosa sola.

Il rapporto tra noi due è sempre stato particolare. Lui è sempre stato protettivo nei miei confronti, ho pensato che si comportava in quel modo perché mi considerava una specie di sorella.
Poi tutto è cambiato.

«Buonasera Charles» lo abbraccio mentre guardo Arthur parlare con Gabriel, il fidanzato di Natalie. Sorrido a quella vista e, dopo aver sciolto l'abbraccio con il monegasco, mi avvicino a loro due. Arthur appena mi vede avvolge un braccio intorno alla mia vita e gli sorrido.

«Vuoi qualcosa da bere?» annuisco e ci penso prima di rispondere.

«Un gin tonic» mi deposita un bacio sulla fronte prima di allontanarsi per prendere i nostri drink.
Mi giro e quando lo faccio mi scontro con Charles che, premurosamente, mi afferra prima che io perda l'equilibrio.

Camminare sui tacchi non è mai stato il mio forte, ho sempre preferito delle scarpe da ginnastica per stare comoda.

«Grazie» ispeziona il mio corpo e mi sento improvvisamente in imbarazzo. Mi scosto, seppur di poco, da lui e lo guardo come se fossi in attesa. Non so nemmeno io cosa sto aspettando che lui faccia.

«Ho qualcosa che non va?» gli domando cercando di spezzare il silenzio creatosi tra noi. Lui annuisce e sembra quasi che voglia scappare da me. Prima che possa eseguire qualche passo lontano da me gli afferro il braccio e, per la seconda volta in quest'arco di minuti, i nostri occhi si scontrano.

«Resta» mi rendo conto di quanto ciò che ho detto posa sembrare sbagliato solo dopo averlo pronunciato. «Intendo, fammi compagnia finché non arriva Arthur» d'altronde gli altri già sono in pista e di restare da sola, tra persone che non conosco, non mi va.

«Se li seguissimo?» mi suggerisce indicando i nostri amici e io ci penso prima di rispondere. «Arthur mi aspetta qui e non voglio che si preoccupi» dico per poi osservarmi attorno. Dov'è andato a prendere questi drink?

«Hai ragione, noi non vogliamo che si preoccupi» annuisco e dal tono della sua voce posso percepire che non l'ha presa molto bene. Arthur è il mio fidanzato, se ballerò con qualcuno, al di fuori delle ragazze, quello sarà lui. Questa sera non voglio complicazioni e non voglio pensare a nessuno al di fuori del mio fidanzato.

Io non posso pensare a qualcuno al di fuori di lui.

«Scusa se ci ho messo tanto» mi volto verso di lui e gli sorrido dicendogli di non preoccuparsi. «Mi dispiace che tu sia rimasta sola» mi volto e cerco Charles, ma non lo trovo. Se n'è andato appena Arthur è arrivato dietro di me.

Veloce come una saetta.
O come la sua Ferrari.

«Inizialmente c'erano le ragazze con me poi sono andate in pista con gli altri» perché mentirgli è stato così semplice? Avrei potuto semplicemente dirgli che suo fratello era qui fino a qualche secondo fa.
Eppure ho ricordo a una bugia.

«Che ne dici se li raggiungiamo?» annuisco prendendo un sorso del mio drink. Raggiungiamo i nostri amici al centro della pista e insieme balliamo le canzoni che, una dopo l'altra, il dj mette.
Senza volerlo lo cerco tra la folla e lo vedo mentre bacia una ragazza. Quando si allontana da lei i suoi occhi mi trovano e ammicca verso di me.

«Tutto bene?» mi domanda ignaro Arthur e la mia completa attenzione va a lui, distolgo lo sguardo da Charles e impongo me stessa di non ritornare sulla sua figura.
Posso ancora sentire i suoi occhi su di me, quasi bruciano.

Senza dargli una risposta mi avvicino di più a lui eliminando la distanza che era presente tra noi. Le sue braccia mi accolgono subito circondando la mia vita è lo stesso faccio io circondando il suo collo per poi depositare un bacio sulle sue labbra.

La serata procede così: risate, alcool e tanta musica.

Quando torniamo a casa, verso le due del mattino, siamo stanchi morti e dopo una doccia veloce andiamo a letto.
Fisso per un po' il soffitto sperando che Morfeo mi accolga preso tra le sue braccia portandomi nel mondo dei sogni. La realtà è fin troppo complicata e questa serata, pur essendo stata divertente, comprende anche momenti di completa confusione dentro di me.

Mi volto verso Arthur e osservo il suo viso, quando dorme sembra un bambino. Sorrido a quella vista e ripenso al giorno in cui gli promisi che non gli avrei mai procurato dolore, che avrei sempre avuto cura di lui così come lui fa con me.

A oggi mi sembra di non star mantenendo nel modo giusto quella promessa.

All'improvviso il mio telefono vibra catturando la mia attenzione.
Guardo l'orologio presente sul comodino che segna le 3:00, chi può mai essere a quest'ora? Nonostante questo pensiero non leggo il nome del contatto e rispondo senza vedere di chi si tratti.

«Pronto?» sussurro per non svegliare il ragazzo al mio fianco. All'inizio sento solamente dei sospiri e penso che si tratta di uno stupido scherzo telefonico, poi la persona parla.

«Eri bellissima stasera chérie, la più bella di tutte. Come sempre»

𝖥𝖮𝖱𝖬𝖴𝖫𝖠 𝖴𝖭𝖮 • 𝗜𝗠𝗠𝗔𝗚𝗜𝗡𝗔Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora