«𝖦𝗋𝖺𝗓𝗂𝖾»

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«Come stanno le mie due principesse?» la voce di Daniel si propaga per tutta casa mentre Lizzie gli corre in contro

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«Come stanno le mie due principesse?» la voce di Daniel si propaga per tutta casa mentre Lizzie gli corre in contro. Lui prontamente la prende tra le sue braccia provocandole solletico quando le riempe il viso di baci.

Io resto in disparte, vicino al divano, mente mi godo la scena che mi si presenta davanti agli occhi: l'amore della mia vita e il frutto del nostro amore. Non riesco a trattenere un sorriso mentre accarezzo la mia pancia che inizia a crescere. Da quando sono entrata nel quinto mese, dopo mesi in cui le persone quasi dubitavano della mia gravidanza, la mia pancia ha deciso di crescere.

«Mamma, vieni anche tu!» Daniel posa i suoi occhi su di me e mentirei se dicessi che il suo sguardo è cambiato negli anni. Perché seppur siano passati sei anni da quando ci siamo fidanzati, e un anno dal nostro matrimonio, non ha mai smesso di guardarmi allo stesso modo. Non ho bisogno di dimostrazioni, mi basta incontrare i suoi occhi per sapere che mi ama così tanto quanto io amo lui.

«Come stai amore?» mi dice lasciando un dolce bacio sulle mie labbra. Lizzie ci guarda con un sorriso in volto, già ho capito che da grande sarà un inguaribile romantica, per poi ridere quando nota il mio lucidalabbra sulle labbra del padre.
Cerco di pulirlo con il dito mentre non riesco a trattenere una risata.

«Il lucidalabbra ti dona» scherzo mentre nostra figlia torna in soggiorno per vedere i cartoni. Nell'ultimo periodo è completamente innamorata di un cartone sui supereroi, finge persino di essere sposata con uno dei personaggi.
Ma d'altronde chi sono io per giudicarla, anni fa (forse un po' anche adesso), avevo una cotta per la volpe di "Zootropolis".

«Complimenti per la gara» seppur con una macchina che non può permettergli di finire a punti, Daniel ha lottato con gli altri sia in attacco che in difesa. So bene che vorrebbe lottare per posizioni più alte, ma al momento, senza nemmeno la sicurezza di un sedile il prossimo anno, deve accontentarsi di questo.

«Sarebbe bello portare dei punti al team, mi dispiace vedere gli ingenieri scoraggiati dopo tutto il lavoro che svolgono» posso solo immaginare cosa prova in questo momento e mi si stringe il cuore sentendo la sua voce delusa.
Daniel è sempre stato allegro e vivace, ma queste sconfitte negli anni hanno cambiato questo lato di sé. Prima non voleva che nessuno potesse leggere la delusione nei suoi occhi, oggi non riesce più a nascondere i suoi stati d'animo. Nemmeno con uno dei suoi sorrisi caratteristici.

«Hey, guardami» dico fancegli distogliere lo sguardo da nostra figlia. «Non è colpa tua se le cose stanno andando in questo modo» mi stringe forte tra le sue braccia e io cerco di infondergli sicurezza anche se sono preoccupata per questa situazione.
«Grazie»

Daniel mi tiene ancora stretta, e posso sentire il suo respiro caldo sul mio collo mentre mi accarezza la schiena con gesti lenti e delicati. «Sei la mia roccia, lo sai?» sussurra. Cerco di rispondere con un sorriso rassicurante, ma so che la sua frustrazione è più profonda di quanto voglia ammettere.

Lizzie, intanto, si è completamente immersa nei suoi cartoni animati, e la sua risata squillante riempie la stanza, alleviando un po’ della tensione che si era creata. Daniel si stacca leggermente da me, guardandomi con occhi stanchi, ma riconoscenti. «È solo che... a volte mi chiedo se sto facendo abbastanza. Non solo per la squadra, ma per noi. Con il bambino in arrivo, voglio che tu e Lizzie abbiate tutto ciò che meritate. E non sono sicuro che correre in fondo alla griglia sia sufficiente.»

Le sue parole mi toccano profondamente, e la mia mano si posa di nuovo sulla mia pancia. «Amore, non sono i punti in una gara che definiscono il nostro futuro o la nostra felicità.» Faccio una pausa, cercando le parole giuste. «È come affronti tutto questo, è il fatto che non molli mai, che continui a lottare. Lizzie ti guarda con ammirazione non perché vinci o perdi, ma perché sei suo padre. E io… io ti amo per chi sei, non per ciò che fai in pista.»

Daniel mi guarda intensamente, e so che una parte di lui vorrebbe credere in quelle parole. Ma il mondo delle corse è spietato, e le pressioni che affronta ogni giorno si fanno sempre più pesanti. Lo vedo, anche se lui non lo dice apertamente. Ha sempre cercato di proteggermi dalle sue preoccupazioni, ma adesso, con una famiglia da crescere, non può più farlo.

«Vorrei solo che le cose fossero diverse» dice infine, con un sorriso amaro. «Non voglio deluderti.»

Mi avvicino di nuovo, prendendogli il viso tra le mani. «Non potresti mai deludermi. Mai.» Gli occhi di Daniel si addolciscono, e sento la tensione nel suo corpo allentarsi leggermente. «Siamo una squadra, ricordi? Io, te, Lizzie... e il nostro piccolo in arrivo. Affronteremo tutto insieme, qualunque cosa accada.»

«Hai ragione, come sempre» sospira, appoggiando la fronte sulla mia. «Forse dovrei solo cercare di non essere così duro con me stesso.»

Annuisco, sperando che riesca davvero a lasciar andare almeno una parte del peso che si porta sulle spalle. «Esatto. E poi, non dimenticare che hai due principesse che fanno il tifo per te ogni giorno. Non è da tutti.»

Daniel sorride finalmente, il vero sorriso, quello che amo tanto. «Giusto. E con una squadra del genere, come potrei fallire?»

Mi scosta delicatamente una ciocca di capelli dal viso e mi bacia ancora, questa volta più a lungo, con più dolcezza. Quando ci stacchiamo, sentiamo Lizzie gridare dalla sala. «Papà! Mamma! Venite a vedere, il mio supereroe sta per salvare il mondo!»

Ci guardiamo e ridiamo insieme. «Vedi?» gli dico, «Lizzie ha già il finale perfetto.»

«Forse dovrebbe scrivere anche il mio» scherza lui, prendendomi per mano e portandomi verso il divano, dove ci sediamo accanto alla nostra bambina, che ci accoglie come se fossimo stati via per ore.

Mentre ci stringiamo l'uno accanto all'altro, la sensazione di calore e amore riempie la stanza. Forse il mondo delle corse è incerto, forse il futuro non è sempre chiaro. Ma qui, in questo momento, tutto sembra perfetto. E so che, qualunque cosa accada, insieme ce la faremo.






Spazio autrice

Questa prima settimana di scuola è stata traumatica. La vostra come è andata?
Mi scuso inoltre per questo periodo di assenza, oggi ritorno con questa nuova parte su Daniel.
Altre ne arriveranno nella giornata di oggi e in quella di domani.

🫶🏻

𝖥𝖮𝖱𝖬𝖴𝖫𝖠 𝖴𝖭𝖮 • 𝗜𝗠𝗠𝗔𝗚𝗜𝗡𝗔Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora