𝖨𝗇𝗀𝗂𝗎𝗌𝗍𝗈

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Agata si fermò davanti all’ampia vetrata del soggiorno, lo sguardo perso tra i tetti di Milano che sfumavano nel tramonto

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Agata si fermò davanti all’ampia vetrata del soggiorno, lo sguardo perso tra i tetti di Milano che sfumavano nel tramonto.

Le sue dita stringevano una tazza di tè caldo, ma il calore non riusciva a sciogliere il nodo che sentiva nello stomaco. Sapeva che da un momento all'altro Carlos sarebbe tornato a casa, e che non sarebbe stata una sera come le altre.

Quando avevano parlato al telefono qualche ora prima, la voce di Carlos era diversa: piatta, priva della solita energia.
Non c’era bisogno che le spiegasse nulla, Agata aveva già intuito tutto. Lui aveva un brutto presentimento da giorni e non le ci volle molto a capire che quel presentimento era giusto.

L’aveva aspettato in silenzio, lasciandogli lo spazio necessario per elaborare la notizia che gli era appena arrivata: la Ferrari non avrebbe rinnovato il suo contratto per la stagione successiva.

Carlos aveva sempre saputo che la Formula 1 era un mondo spietato, dove i successi di ieri non garantivano il posto di domani. Eppure, la notizia lo aveva colpito come un pugno allo stomaco, portando con sé un'ondata di delusione e incertezza.

La chiave girò nella serratura, il rumore che spezzò il silenzio carico d’attesa. Agata si voltò, trovandosi di fronte Carlos.
Lui entrò nell’appartamento con passo pesante, i capelli scompigliati, lo sguardo fisso a terra. Non c’era traccia del sorriso solare che lo accompagnava sempre, neanche dell’energia contagiosa che solitamente riempiva la stanza quando lui era presente.

«Ciao» disse Agata dolcemente, mettendo giù la tazza sul tavolino e avvicinandosi a lui.

Carlos la guardò solo per un istante, prima di distogliere lo sguardo.
«Ciao» rispose lui, quasi sottovoce.

Agata non disse altro, limitandosi a prendere la mano di Carlos e a tirarlo dolcemente verso il divano. Lui si lasciò condurre senza resistenza, sedendosi accanto a lei. Sentiva il bisogno di lasciarsi andare, ma qualcosa dentro di lui resisteva.

Rimasero in silenzio per un lungo momento, Agata che accarezzava con delicatezza il dorso della mano di Carlos, e lui che si concentrava sullo spazio vuoto di fronte a sé. Alla fine, fu lei a rompere il silenzio.

«Carlos, so che oggi è stata una giornata difficile. Ma voglio che tu sappia che io sono qui, con te, e non importa cosa accadrà domani.»

Carlos sospirò, il suo petto si sollevò pesantemente prima di lasciarsi andare in un’espressione di frustrazione.

«È tutto così... ingiusto. Ho dato tutto a questa squadra, ogni singolo giorno. E ora... ora mi sento solo un numero, una pedina da sostituire senza pensarci due volte.»

Agata continuò a stringergli la mano, cercando le parole giuste. Sapeva che in quel momento, Carlos aveva bisogno di sentirsi capito, di sapere che le sue emozioni erano valide.

«Capisco come ti senti» disse con una calma che nascondeva la sua preoccupazione. «Il tuo impegno è stato enorme, e questa notizia è come un colpo basso. Ma Carlos, tu sei molto più di un pilota di Formula 1. Sei l’uomo che amo, l’uomo che sa affrontare le sfide a testa alta. E questo non cambierà mai.»

Carlos scosse la testa, con un sorriso amaro.

«Ma è proprio questo il punto, Agata. La Formula 1 è tutta la mia vita. Ho sacrificato tutto per arrivare dove sono. E ora... mi sento perso. Non so cosa farò senza questo.»

Agata sapeva che in questi momenti, l’amore era la sua ancora. Lo guardò con dolcezza, cercando i suoi occhi.

«Carlos, ogni fine è anche un nuovo inizio. Lo so, è un cliché, ma è vero. Questo è un momento difficile, ma non è la fine della tua storia. È solo un nuovo capitolo. E qualunque cosa accada, io sarò al tuo fianco.»

Carlos finalmente la guardò, i suoi occhi marroni pieni di emozione. C’era un turbinio di pensieri nella sua mente, ma vedere Agata lì, con lui, gli dava una sensazione di pace. Le sue parole, così semplici eppure così cariche di significato, riuscivano a penetrare il muro di frustrazione che si era costruito intorno.

«Sai» iniziò, con un tono più morbido, «Quando sono in pista, ho sempre saputo che ci saresti stata ad aspettarmi, sia che vincessi, sia che perdessi. E questo mi ha sempre dato forza. Ma ora... mi sento come se avessi deluso tutti. Te, la squadra, me stesso.»

Agata sorrise, uno di quei sorrisi che sembravano illuminare la stanza.

«Non hai deluso nessuno, Carlos. Hai dato tutto te stesso, e questo è ciò che conta. Siamo esseri umani, e nessuno può essere perfetto sempre. Quello che conta è come affrontiamo le difficoltà. E tu sei la persona più forte che conosca. Troverai una strada, magari anche migliore di quella che hai percorso fino ad ora.»

Carlos tirò un profondo respiro, come se stesse assorbendo l'energia positiva di Agata.

«Forse hai ragione» disse, il tono più leggero, «Forse questo è solo l’inizio di qualcosa di nuovo. Qualcosa che non avevo ancora immaginato.»

«Esattamente» rispose Agata, stringendolo in un abbraccio. «E qualunque cosa accada, lo affronteremo insieme.»

Carlos si rilassò tra le sue braccia, sentendo per la prima volta un senso di sollievo. La delusione era ancora lì, ma ora c’era anche la consapevolezza che non era solo. Che qualunque sfida si presentasse, avrebbe avuto accanto a sé la persona che amava, pronta a sostenerlo.

Si staccò leggermente da Agata, guardandola con un sorriso genuino, il primo da quando era tornato a casa.

«Grazie, Agata. Non so cosa farei senza di te.»

Agata gli accarezzò il viso, con dolcezza.

«Non devi ringraziarmi. Siamo una squadra, ricordi? Come hai sempre detto, i successi si costruiscono insieme.»

Carlos annuì, sentendo un calore avvolgerlo, una nuova determinazione nascere dentro di lui. Aveva perso un’opportunità, ma con Agata accanto, sapeva che avrebbe trovato un nuovo obiettivo, una nuova strada.

E mentre il sole scompariva oltre l’orizzonte, nella loro casa di Milano, l’amore che li legava si rivelava essere il motore più potente di tutti, capace di portarli lontano, ben oltre la fine di una pista.




Spazio autrice

Sotto richiesta di iamlia55.

Avrei voluto pubblicare questa parte ieri ma sono stata occupata. Scusa per il ritardo.

🫶🏻

𝖥𝖮𝖱𝖬𝖴𝖫𝖠 𝖴𝖭𝖮 • 𝗜𝗠𝗠𝗔𝗚𝗜𝗡𝗔Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora