𝖳𝗋𝖺𝗇𝗊𝗎𝗂𝗅𝗅𝗂𝗍𝖺̀

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L'acqua calda mi avvolge e sento i muscoli sciogliersi piano, come se ogni tensione si sciogliesse nell'acqua fumante

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L'acqua calda mi avvolge e sento i muscoli sciogliersi piano, come se ogni tensione si sciogliesse nell'acqua fumante. Le luci soffuse della sera illuminano le cime innevate intorno a noi. Il cielo è limpido, l'aria fresca ci accarezza la pelle. Le stelle sembrano così vicine che quasi le potrei toccare, come se fossero lì apposta per noi.

Siamo immersi nella vasca idromassaggio da almeno mezz'ora, ma potrei restare qui tutta la notte. Il rumore del gorgoglio dell'acqua copre ogni altro suono, tranne il lieve crepitio del fuoco acceso nel camino dietro di noi. È tutto perfetto. Respiro a fondo e lascio che la tranquillità del momento mi avvolga.

Max è seduto accanto a me, il suo corpo rilassato, una mano che sfiora appena la mia sotto l'acqua. Lo osservo di nascosto, anche se so che se ne accorge. Ha gli occhi chiusi, il viso rilassato. I capelli bagnati gli ricadono leggermente sulla fronte, e le sue labbra formano quel mezzo sorriso che mi fa impazzire.

Da quando siamo qui in montagna, sembra un'altra persona.
O forse è solo che posso vederlo veramente, senza tutta quella tensione e pressione che lo circondano durante la stagione di Formula 1.

«A cosa pensi?» gli chiedo, la mia voce appena un sussurro.

Lui apre gli occhi lentamente, mi guarda e sorride. «A niente in particolare. Mi piace stare qui con te, lontano da tutto»
Annuisco, capisco perfettamente.

Questa vacanza è stata una boccata d'aria. Io, studentessa d'arte che normalmente trascorre la maggior parte del tempo tra i libri e i colori, mi trovo improvvisamente in un mondo diverso, il suo mondo.
Fatto di velocità, adrenalina, l'attenzione costante dei media. Ma qui, tra le montagne innevate, siamo solo noi. Max e io.
E mi sembra di conoscerlo meglio adesso, lontano dai circuiti, dalle gare, dalle interviste.

«Non pensavo che tu fossi così bravo a rilassarti» scherzo, spingendogli leggermente la spalla con la mano.

Ride piano, il suono profondo della sua risata si mescola con il rumore dell'acqua.
«Non pensavo neanch'io di riuscirci» ammette, e lo vedo alzare un sopracciglio. «Tu però sei brava a farmi rilassare»

Le sue parole mi fanno sorridere, anche se il cuore mi batte un po' più forte. Con Max è sempre così.
È capace di dire qualcosa di semplice, ma che mi fa sentire speciale, come se fossi l'unica persona che conta davvero per lui in questo momento.
Ed è assurdo, se ci penso.

Lui è Max Verstappen, il pilota di Formula 1, campione del mondo, quello che tutti conoscono e chiamano "Mad Max".
Eppure, quando siamo insieme, mi fa sentire come se tutto il resto non esistesse. È un altro Max. Il mio.

Mi avvicino un po' di più, l'acqua calda mi accarezza le spalle mentre mi sistemo meglio accanto a lui. Posso sentire il suo corpo vicino al mio, il calore che emana nonostante l'acqua. Appoggia la mano sulla mia gamba, un gesto semplice, naturale, che mi fa sentire ancora più vicina a lui.

«Ti piace stare qui?» mi chiede, la sua voce bassa, quasi pigra.
«Moltissimo» guardo le montagne intorno a noi, il cielo scuro sopra di noi. «È tutto così... tranquillo. Vorrei restare qui per sempre, solo noi due» e sono sincera, se potessi trascorrere tutta la mia vita così accetterei senza pensarci due volte.

«La tranquillità è rara per me» commenta, la sua mente va sempre alle corse. Non intende lasciarle nemmeno per un secondo e a me va bene così, mi piace vedere quanto sia dedito al suo lavoro.

«Lo so» e lo so davvero. Ho visto quanto è frenetica la sua vita, quante pressioni ci sono su di lui. Ma qui, in questo momento, sembra quasi che abbia trovato un po' di pace. E mi piace pensare di aver contribuito, anche solo un po', a questo suo momento di serenità.

«Cosa ti piace di più di tutto questo?» gli chiedo, curiosa.

Lui ci pensa un attimo, poi mi guarda. I suoi occhi blu sono intensi, e per un momento sento il respiro fermarsi.
«Mi piace il fatto che possiamo essere noi stessi, senza pensare a nulla. Senza gare, senza aspettative. Solo tu e io»

Sento il cuore battere un po' più forte mentre mi sorride. Max non è una persona che parla molto di sentimenti, ma quando lo fa, ogni parola sembra pesata, vera. E mi sento incredibilmente fortunata. Sono momenti come questi che mi fanno capire quanto sia importante per me.

«Anche a me piace» gli dico piano, cercando i suoi occhi. «Essere qui con te, senza che nulla ci disturbi. Sembra quasi... irreale»
«Forse lo è» scherza lui, stringendo appena la mia gamba. «Ma non mi dispiace affatto.»

Sorrido e appoggio la testa sulla sua spalla. Il suo braccio si avvolge attorno a me, e per un momento mi sento come se fossimo sospesi in un'altra dimensione, in un tempo e uno spazio che appartiene solo a noi. Non ci sono gare, non ci sono esami, non ci sono preoccupazioni. Solo il suono dell'acqua e il calore dei nostri corpi che si mescolano.

Rimaniamo così per qualche minuto, senza parlare. Mi lascio cullare dal suono del suo respiro, dal battito del suo cuore che sento attraverso il suo petto. Mi fa sentire al sicuro, come se non ci fosse niente di cui preoccuparsi.

Poi, dopo un po', Max rompe il silenzio.
«Sai, ogni volta che sono in una gara, penso che mi piace vincere. Amo la velocità, l'adrenalina, la sensazione di essere al limite, essere sul grandino più alto del podio mentre tutti mi guardano. Ma stare qui con te è diverso. Come se fosse un'altra vittoria, in un certo senso»

Sollevo la testa e lo guardo, sorpresa dalle sue parole. C'è qualcosa nel suo sguardo, un'intensità che non ho visto spesso, neanche quando è in pista. È come se mi stesse dicendo molto di più di quello che le parole riescono a esprimere.

«Max...» inizio, ma lui mi interrompe, appoggiando la sua fronte contro la mia.
«Non devi dire niente» sussurra. «Volevo solo che lo sapessi» non ci siamo mai concessi questo tipo di dichiarazioni, di momenti così intimi e ricchi di amore. E le occasioni in cui ci lasciamo andare ai sentimenti sono sempre intense.

Il suo viso è così vicino al mio che sento il suo respiro sulla mia pelle, caldo, rassicurante. Chiudo gli occhi e sento le sue labbra sfiorare le mie, con una dolcezza che mi sorprende ogni volta. Non è una di quelle volte in cui il bacio è passionale, urgente. È un bacio che sa di casa, di serenità. Di noi.

Ci baciamo piano, lasciando che il momento si allunghi, che il tempo si fermi. Quando ci separiamo, rimaniamo ancora vicini, i nostri respiri che si mescolano nell'aria fredda della notte.

«Ti amo» gli dico, la voce appena un sussurro, ma abbastanza forte da sentire che è vero, che è esattamente quello che sento.
Max mi guarda, e vedo la luce delle stelle riflettersi nei suoi occhi. «Ti amo anch'io»

E in quel momento, in mezzo alle montagne innevate, con l'acqua che ci circonda e il cielo che ci osserva, mi sembra che non ci sia altro al mondo se non noi due.










Spazio autrice

Richiesto da baekxsoul, spero ti piaccia.

Non so davvero come scusarmi per aver pubblicato così in ritardo questa parte. Credimi, mi dispiace tantissimo. Qualora tu avessi ancora voglia di dirmi le tue idee sappi che sono a tua disposizione.

🫶🏻

𝗙𝗢𝗥𝗠𝗨𝗟𝗔 𝗨𝗡𝗢 • 𝗜𝗠𝗠𝗔𝗚𝗜𝗡𝗔Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora