𝖹𝖺𝗇𝖽𝗏𝗈𝗈𝗋𝗍

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L’adrenalina è nell’aria, palpabile, quasi elettrica

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L’adrenalina è nell’aria, palpabile, quasi elettrica. L’autodromo di Zandvoort ribolle di emozione mentre la gara volge al termine. I tifosi, un mare di arancione in estasi, aspettano con il fiato sospeso l’ultimo giro.

Max Verstappen, idolo di questa folla, ha dominato la gara e ora si appresta a tagliare il traguardo, ancora una volta primo. Sento il ruggito del motore, lo vedo sfrecciare come un fulmine tra le curve, e con lui il sogno di un’intera nazione prende vita.

Mentre osservo la scena dal paddock, circondata dai membri del team, mi sento parte di qualcosa di straordinario. Non sono solo spettatrice; oggi, qui, in questo preciso istante, è come se fossi testimone di un momento storico.
La RedBull festeggia, i tecnici esultano, e io sono travolta da un’ondata di emozioni contrastanti. C’è eccitazione, ovviamente, ma anche un senso di soggezione, quasi reverenziale, di fronte alla grandezza di ciò che sto vivendo.

Max taglia il traguardo e il circuito esplode in un boato assordante.

È una vittoria, sì, ma è anche molto di più: è una consacrazione, l’ennesima conferma di un talento che sembra non avere limiti. Vedo i suoi meccanici abbracciarsi, le mani levate al cielo, la gioia pura nei loro volti.
Io stessa mi ritrovo a sorridere, a ridere persino, contagiata dall’entusiasmo che mi circonda. Eppure, c’è qualcosa che mi tiene ancora un passo indietro, una sensazione indefinita che non riesco a decifrare.

Poi, tra la folla festante, lo vedo.

Max si avvicina, il casco sottobraccio, il viso illuminato da un’espressione di soddisfazione che raramente si lascia sfuggire. C’è una determinazione nei suoi occhi che mi fa trattenere il respiro. È un uomo che ha appena raggiunto un nuovo traguardo, eppure c’è qualcosa di più profondo in lui, qualcosa che va oltre la semplice vittoria.

Il suo sguardo incrocia il mio, e per un istante tutto intorno a noi svanisce.
Non esistono più i tifosi urlanti, i coriandoli che volano in aria, le celebrazioni in corso. Siamo solo noi due, sospesi in un momento che sembra non avere tempo né spazio.
Lui si ferma proprio davanti a me, la sua espressione si fa seria, quasi grave, e io sento il cuore accelerare in petto.

Senza una parola, Max si avvicina ancora di più, e in un gesto che mi coglie completamente di sorpresa, mi prende per il braccio. È un tocco delicato, eppure fermo, come se sapesse esattamente cosa vuole.
Le sue dita scorrono lungo la mia pelle, e io sento un brivido attraversarmi il corpo. Prima che possa rendermene conto, le sue labbra sono sulle mie.

Il mondo si ferma. Il caos che ci circonda si dissolve, lasciando solo il suono dei nostri respiri, il battito dei nostri cuori all’unisono. Il suo bacio è intenso, profondo, e porta con sé un’energia che mi travolge.
Non c’è esitazione, non c’è dubbio; è un gesto deciso, un atto che parla di desiderio, di qualcosa che è stato represso troppo a lungo.

Quando si stacca da me, i nostri volti rimangono vicini, e io vedo qualcosa di diverso nei suoi occhi. Non è solo la soddisfazione della vittoria, ma una determinazione che va oltre.

«Non potevo più trattenermi» sussurra, la sua voce è bassa, roca, come se ogni parola gli costasse uno sforzo immenso. «Non è il momento, lo so, ma ho bisogno che tu lo sappia»

Il mio cuore sembra voler uscire dal petto, ogni fibra del mio essere è tesa, in attesa.
«Di che cosa parli?» riesco a chiedere, anche se la mia voce è solo un sussurro.

«Da tempo provo qualcosa per te» dice, e c’è una sincerità disarmante nelle sue parole. «Non è solo attrazione, è molto di più. Non riesco a smettere di pensarti, di cercarti con lo sguardo ogni volta che sei nei paraggi. E oggi, qui, dopo aver raggiunto l’apice di ciò che posso fare come pilota. Mi sono reso conto che non posso continuare a ignorare quello che sento»

Rimango senza parole. Non mi aspettavo una dichiarazione così diretta, così carica di significato. Le sue parole mi colpiscono al cuore, perché sento che sono vere, sincere. «Max…» inizio, ma lui mi interrompe.

«So che la mia vita è complicata, che non è facile starmi accanto» continua, il suo tono è serio, quasi vulnerabile. «Viaggio continuamente, sono sempre sotto i riflettori, e non voglio che tu pensi che sto prendendo questa cosa alla leggera. Ma quello che provo per te è reale, e non voglio più fingere che non sia così»

Le sue parole sono come un’onda che si abbatte su di me, portandomi via ogni dubbio, ogni paura. Non so come rispondere, le emozioni mi travolgono, eppure c’è una chiarezza dentro di me che non avevo mai sentito prima.

«Anche io provo qualcosa di forte per te» confesso, sentendo un peso sollevarsi dal mio petto. «Non so come sia successo, non so neanche se sono pronta per qualcosa del genere… ma non posso negare quello che sento»

Lui sorride, un sorriso che non vedevo da tempo, sincero e pieno di calore.
«Non chiedo altro» dice, la sua voce ora è più morbida, quasi tenera. «Voglio solo che tu sappia che ci sono, e che qualunque cosa deciderai, sarò qui ad aspettarti»

Il suono della folla che celebra la vittoria di Max inizia a riaffiorare, riportandomi alla realtà. Max mi lascia andare, ma non del tutto. Le sue dita scivolano lungo la mia mano, fino a intrecciarsi con le mie.

«Questa è la mia vittoria più grande» dice, con un tono che mi fa capire quanto sia serio. «Non il trofeo, non il titolo, ma il fatto di averti qui, ora, con me»

Le sue parole mi toccano nel profondo, e io mi rendo conto che quello che abbiamo appena condiviso non è solo un momento, ma l’inizio di qualcosa di molto più grande. «Non so cosa succederà domani» dico, cercando di essere onesta con me stessa e con lui. «Ma voglio scoprire cosa può essere questo noi»

Lui annuisce, e il suo sguardo è pieno di una promessa che va oltre le parole.
«Insieme lo scopriremo» risponde, stringendo la mia mano un po' più forte.

Mentre si allontana, per raggiungere il podio e raccogliere l’ennesimo trofeo, io rimango lì, con il cuore che batte all’impazzata e un sorriso sulle labbra che non riesco a controllare. Il mondo intorno a me riprende a muoversi, la festa continua, ma io so che nulla sarà più come prima.

Perché oggi non è stata solo una gara.
È stato il giorno in cui le nostre vite hanno deciso di intrecciarsi.










Spazio autrice

Sotto richiesta di wejustprayformax.

Spero che il racconto sia di tuo gradimento. Ovviamente, se hai altre richieste, non esitare a condividerle con me. Al momento, ti ringrazio per avermi dato questa opportunità. Avrei voluto pubblicare ieri, ma purtroppo non ho avuto tempo.

🫶🏻

𝗙𝗢𝗥𝗠𝗨𝗟𝗔 𝗨𝗡𝗢 • 𝗜𝗠𝗠𝗔𝗚𝗜𝗡𝗔Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora