La situazione era degenerata. Gli attacchi si facevano sempre più frequenti. Tutti avevano capito la minaccia della situazione. Ogni governo lo cercava, senza risultati, tutti ambivano a catturarlo per ricevere l'elogio degli altri. Il mondo magico non vedeva una tale minaccia da tanto tempo e la paura era tanta. Paura di essere la prossima vittima paura che i babbani si accorgessero di noi. Stavano iniziando a farlo, erano sempre maggiori i babbani che scendevano in piazza e cercavano di convincere gli altri dell'esistenza della magia. I governi ringraziavano il cielo per la loro testa dura. Per la loro incapacità di credere nell'impossibile. Per la loro poca fiducia nell'ignoto.
Dopo Hagwarts, Newt aveva cominciato il suo viaggio alla scoperta delle più varie specie di creature magiche. Stava scrivendo "animali fantastici e dove trovarli" il suo più grande capolavoro. Ebbi l'occasione di leggerne alcuni estratti prima della pubblicazione e lo trovai un lavoro stupendo. Lui viaggiava mentre i babbani combattevano una guerra contro loro stessi. Bombe. Eserciti. Morte. La guerra babbana non ha scopo. Non ha ragioni. È una rapina di milioni di vite e non porta a niente.
Se sapevo che Gellert aveva preso le sembianze di un certo signor Graves e si era infiltrato nel macusa? Certo. Seguivo ogni suo movimento ma non potevo di certo agire. Non era il mio momento. Era quello di Newt. Sfruttai la sua benevolenza e il suo amore per le creature magiche. Dissi che avevo avuto notizie di un tuono alato fatto prigioniero dai trafficanti. Un grosso esemplare da riportare in Arizona. Avrebbe preso un imbarcazione fino a New York per poi continuare. Ero sicuro che si sarebbe imbattuto in lui. Ho dato una piccola spinta e il caso ha fatto il resto. Ho osservato ogni suo movimento. Cercava l'oscuriale e mi divertivo a guardarlo sforzarsi senza accorgersi di averlo sotto gli occhi. Credence. Povero ragazzo. Non aveva idea di cosa stava andando incontro. Ma non sono intervenuto. Sapevo che Newt avrebbe fatto mille volte meglio di quanto avrei fatto io. Ho avuto paura, quando ha incontrato Tina, l'amore cambia qualsiasi cosa, lo so bene. Mi fidavo ciecamente di lui anche perché oltre alle sue creature non aveva più niente da perdere e si è più determinati, liberi dal peso opprimente che l'amore provoca. Scoprii però la magnificenza della signorina Goldstein e fui onorato di averli fatti incontrare. Conoscevo i sentimenti di Newt per Leta, erano una bella coppia tutto sommato ma Leta era una che sapeva solo prendere. Tina una che sa dare. Era inutile che continuassi a paragonare tutte le storie d'amore con la mia. Tina non era Gellert. Newt sarebbe stato felice.
Quando lui fu finalmente catturato provato una strana sensazione. Un bruciore allo stomaco che non mi seppi spiegare. Era come se volessi esserci. Volevo vedere la sua faccia mentre gli mettevano le manette e mentre veniva battuto da un ragazzo. Forse invece volevo attaccare il macusa, rapirlo e farlo prigioniero io stesso. Conoscevo le loro maniere. Torture. Interrogatori. Poca acqua. Poco cibo. Mi sentii male al pensiero che soffrisse e mi sentii ancora peggio perché non avrei dovuto sperare altro.
Sapevo comunque che non sarebbe durata a lungo.
Gellert's pov
La prima volta che vidi il signor Scamander capii immediatamente che si trattava di un britannico, ancora prima di sentire il suo accento che mi ricordava così tanto il suo. Il portamento. I vestiti. Tutto di lui urlava "che dio salvi il re" la prima cosa che pensai fu che lui mi avesse scoperto, che l'avesse mandato a spiarmi. Avrei dovuto ascoltare quella parte della mia mente ma ancora una volta la repressi. Concentrai tutte le mie forze sull'obscuriale. Dovevo trovarlo. Controllarlo e usarlo a mio favore prima che rovinsse il mio piano.La signorina Goldstein, Tina, era una ragazza in gamba, provai a portarla dalla mia parte. Avevo bisogno di gente come lei ma era la tipica pedina del governo americano. Così obbediente, perfettina e attenta alla legge.
Ci volle poco a rendere entrambi più interessanti. Newt con la sua valigetta e Tina con la sua improvvisa ribellione. Si davano forza a vicenda, in pochi scappavano al controllo del macusa e loro insieme erano riusciti a farlo.
Controllai personalmente la valigia di Newt, la quantità di specie che vi era all'interno non l'avevo mai veduta. Era incredibile. Un perfetto incantesimo di ampliamento dello spazio e ottima gestione delle ambientazioni e del clima. Avevo sottovalutato Newt Scamander. Era sicuramente un mago potente. Sapevo ancora prima di leggere il suo nome sulla cartellina che doveva essere stato uno dei suoi protetti.
<<l'hanno cacciata da Hogwarts per aver messo a rischio una vita umana>> lessi.
<<è stato un incidente>>ribadì subito lui.
<<con un animale. Eppure uno dei suoi insegnanti si è opposto con forza alla sua espulsione ora...>> maledette pulsazioni, maledetti battiti che aumentano al solo leggere il suo nome, deglutii senza destare sospetti <<...come mai Albus Silente è così...affezionato a lei?>>
<<davvero non saprei>> io invece lo sapevo, Newt era diverso, così terribilmente intelligente eppure bisognoso di una guida. Albus era così, non poteva fare a meno di essere attratto dai bisognosi, erano i bisognosi a farlo brillare, era poggiando sulle loro spalle e passando per eroe che si vedeva davvero la sua luce. Newt era uno di loro. Forse anche io ero uno di loro.Lo accusai di essere un seguace di Grindelwald, un mio seguace, era quello che avrebbe fatto chiunque, quindi lo feci, non direttamente, non indirettamente. Lui mise in chiaro la situazione. Non l'aveva fatto apposta. Naturalmente. Non voleva scatenare una guerra. Certo. Non era un mio seguace. Lo sapevo già. C'era un obscurus nella sua valigia, inutile, era riuscito a separarlo dal corpo ospitante e ora quell'immenso carico di magia fluttuava inerme dentro ad una bolla. Pensai ad Ariana. Quella cosa era dentro di lei e la consumava. Avrei potuto salvarla. Io e Albus eravamo i maghi più potenti del mondo, saremmo riusciti a separare quella cosa da lei e invece non avviamo fatto altro che accorciare la sua vita.
Li condannai entrambi. Sapevo che erano innocenti ma non potevo permettere che interferissero ancora, che riportassero a galla altri ricordi.
Riuscirono a scappare, rimasi sorpreso eppure non tanto. Era stato formato da Albus avrei dovuto immaginarlo.Scoprii che Credence era l'obscuriale e cercai di convincerlo che l'avrei potuto aiutare ma si liberò contro di me e invase New York. Cercai di contenerlo, di farlo calmare ma Newt e Tina ebbero la meglio. Capii che Credence si fidava di loro e mi bastò un suo sguardo per capire che Newt aveva capito chi ero. Cercai di mantenere la mia copertura. Ordinai agli auror di fermarsi ma loro continuarono a lanciare incantesimi, prima contro Credence, poi contro di me. Ero più potente di loro, più potente di chiunque altro, negli incantesimi, non mettevo mai in conto però le creature magiche. Sentii le braccia bloccate sotto la prese del velenottero.
<<revelio>>lanciò Newt e sentii il mio viso tornare mio. Sorrisi mentre mi portarono via, non mi avrebbero trattenuto a lungo. Lo sapevo io e lo sapevano loro.
<<moriremo un pochino?>> sussurai a Newt e poi mi lasciai trascinare via.N.A.
Ho dovuto rivedere il film, per questo ci ho messo tanto.
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Grindeldore: I Tuoi Occhi Nello Specchio
Fanfiction《Lei che cosa vede, quando si guarda nello Specchio?》... Guardai nello specchio e come ogni volta, mi ritornò tutto in mente, i momenti belli e quelli brutti. Accanto a me, vedevo Gellert Grindelwald. 1889 due ragazzi, un amore tormentato, ideali ir...