I crimini di Grindelwald

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<<lo sai perché ti ammiro Newt...>>
<<Cosa?>>
<<...forse più di ogni altro uomo?>> non disse niente.
<<Tu non hai sete di potere o di popolarità. Tu ti chiedi solo se una cosa è giusta di per sé e se lo è la fai a qualunque costo>> volevo potermi descrivere così ma nonostante mi fossi impegnato a cambiare la smania di potere era sempre in un angolo della mia mente come la voglia di nicotina in un fumatore.

<<tutto molto bene Silente ma scusi per la domanda, perché non va lei?>>
<<non posso agire contro Grindelwald...>> Era solo quello? Certo non potevo combattere direttamente contro di lui ma forse potevo fare qualcos'altro. Forse non volevo. <<...devi farlo tu>> non parlò.
<<bhe non hai torto, nei tuoi panni forse mi rifiuterei anch'io>>
<<Cosa?>> chiese ma non avevo nient'altro da dirgli, era lui che doveva agire, era il suo turno.
<<È tardi, buona serata Newt>> mi smaterializzai.

Sapevo che Tina era a Parigi, sulle tracce di Credence e lo era anche Gellert.
Mentre Newt cercava lei e lei cercava Credence io stavo ad Hogwarts continuando la mia vita di insegnante di difesa contro le arti oscure. Insengnai a duellare ad ogni studente che fosse esso portato o meno per il combattimento.

Si presentarono una mattina, non ricordo esattamente un quanti ma tra di loro c'erano anche Leta e Theseus. Mi chiesero di Newt. Avevano scoperto che era epatriato nonostante il divieto e dissero che sapevano che era a Parigi su mio ordine.
<<Ah se avesse avuto il piacere di insegnargli saprebbe che Newt non è un grande esecutore di ordini>> guardai Theseus ma lui non si mosse. Travers disse che ovunque si trovasse l'obscuriale vi era anche Newt e che noi cercavamo di proteggerlo. Disse che vi era un motivo se avevo riallacciato vecchi rapporti internazionali. Non lo era. Eravamo in guerra. Ma sbagliava ad insinuare che fossi dalla parte di Gellert. Era un errore che non avrei più fatto.
<<vogliamo la stessa cosa, la sconfitta di Gridelwald.>> gli dissi che le politiche restrittive e la paura che stavano incutendo spingevano sostenitori tra le sue braccia ma lui non mi diede ascolto.
<<lei è l'unico mago che sia alla sua altezza>> guardai in basso <<le chiedo di combatterlo>>
<<non posso>> risposi. La sua espressione mutò all'istante trasformandosi in rabbia.
<<per questo motivo?>> lanciò un incantesimo. Davanti me apparimmo noi due, da giovani, mi alzai sentendo immediatamente un groppo alla gola.
<<lei è Grindelwald eravate come fratelli>>
<<Oh, eravamo più che fratelli>> mi persi nei suoi occhi insieme al me più giovane.
<<accetta di combattere o no?>> mi richiese
<<non posso>> ripetei.
<<bhe ha deciso da che parte stare>> mi mise delle manette, tenendo traccia di ogni incantesimo e impedendomi di insegnare difesa contro le arti oscure.

Parlai con Leta più tardi, la ritrovai seduta al suo vecchio banco. Mi chiese se la trovavo così pessima. Le dissi che era una delle più intelligenti ma sapevo che si riferiva al comportamento.
<<so quanto le voci su tuo fratello Corvus siano state dolorose>>
<<No, non lo sa, non credo sia morto un fratello anche a lei>>
<<nel mio caso era mia sorella>>
<<E la amava>> i ricordi mi colpirono, il suo sorriso, la sua risata ma anche le sue crisi e infine la sua morte.
<<non quanto avrei dovuto. Non è mai troppo tardi per liberarsi. La confessione è un sollievo mi dicono ti liberi di un peso. Il rimpianto è il mio fedele compagno, non gli permettere di essere anche il tuo>>

Riandai nella stanza delle necessità. Ne avevo bisogno. Levai il telo e mi apparve davanti il giorno del patto di sangue, le mani che si congiungono, quegli sguardi. Poi mi apparve lui, da più vecchio. Mi guardava. E io guardavo lui.

Rimasi ad Hogwarts tutto il tempo. Mi arrivò la voce del combattimento al cimitero di Parigi e della morte di Leta. Newt si presentò poco tempo dopo insieme ad una bella combriccola.
<<È vero di Leta?>>
<<Si>>
<<mi dispiace>>
Mi mostrò il patto di sangue, io lo guardai incredulo.
<<è un patto di sangue vero? Avete giurato di non combattervi>> Io annuii.
<<come in nome di Merlino sei riuscito a impadronirti...>> mi mostrò il suo snaso. Ah Newt e le sue creature!
<<Grindelwald sembra non comprendere la natura delle cose che reputa semplici>> Theseus mi levò le manette e mi sentii infinitamente più libero.
<<lo può distruggere?>> mi chiese Newt
<<Forse, forse>> gli offrii una tazza di tè. Preferiva il latte. Lo sapevo.

Grindeldore: I Tuoi Occhi Nello SpecchioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora