La festa pt.2

181 8 5
                                    

Venti minuti dopo, non ricordavo nemmeno quanti bicchieri avessi bevuto. Ma sapevo esattamente quanti balli lui avesse fatto con Penny. Eravamo già 4, e a quei tempi se un uomo faceva ballare una donna così tante volte voleva dire che provava interesse, almeno per i babbani.

Mentre Gellert danzava elegantemente sulla pista, con aria sicura, io non mi ero mai sentito più fuori posto di così.
Tutte quelle formalità, stringere la mano dare del "Voi", non guardare troppo o troppo poco, non facevano per me. Non facevano per me neanche tutte quelle danze, solo a guardare mi veniva la nausea. Non era solo quello a farmi sentire una strana sensazione, vedere Gellert ballare con Penelope mi faceva stare male. E anche l'alcol, sicuramente, faceva il suo effetto.

Non ero l'unico, però a sentirmi fuori posto. Avevo onorato la promessa fatta a mio fratello e anche se da sbronzo, avevo continuato a tenere d'occhio Ari.
Il ragazzo, con cui aveva ballato, ballava  con un'altra ragazza. E lei invece ondeggiava pigramente ai bordi della pista, a ritmo di musica.
Appena mi vide, sorrise e mi venne incontro. Io mollai subito il bicchiere e mi diedi una sistematina.

<<Pensavo che stessi ballando con Alice>> mi disse con un sorriso malizioso.
<<Ti sbagliavi. Un attimo come fai a sapere come si chiama?>> non ricordavo di averglielo detto, ma dopotutto, l'alcool mi faceva quell'effetto.
<<Hai bevuto??>> chiese subito.
Io arrossii, non volevo che Ariana mi vedesse in quello stato.
<<Poco così>> avvicinai indice e pollice per indicare una quantità minuscola, o almeno quella che mi sembrava una quantità minuscola. Vedevo un po' sfuocato.
<<Sei pessimo, adiamo, prima che tu svenga davanti a tutti>>
<<Speravo lo dicessi>> lanciai una fugace occhiata a Gellert, per poi raggiungere mia sorella.

Dopo appena due passi, fummo fermati, davanti a noi c'era Bathilda che teneva a braccetto Alice.
<<Dove andate?>> chiese, con tono di rimprovero.
<<Ariana e stanca, l'accompagno a casa>> dissi semplicemente.
<<Non se ne parla proprio, accompagno io Ariana a casa, tu devi offrire un'altro ballo>> Oh no!

<<Certamente, buonanotte Ari, buonanotte Bathilda>> dissi educatamente.
Loro andarono.
Io sorrisi a Alice, le presi la mano ed andammo a ballare.
La pista sembrava più piena e la musica più assordante di prima.
Tra una giravolta e l'altra, vidi immediatamente la testa bionda di Gellert, anche lui mi vide e fece un sorriso. Si avvicinò, con Penny che gli stava avvinghiata come un polpo.

<<Ho visto Ari andarsene, è successo qualcosa?>>
"è successo che si aspettava un ballo da te, o almeno da me, ma ero troppo impegnato a fissarti" pensai
<<Era stanca>> Lui annuì.

Ad un certo punto, la musica rallentò.
E che cazzo, la mia vita era un cazzo di film?!

Penelope, non perse un secondo, si avvicinò immediatamente a Gellert, le braccia attorno al collo, la testa sul suo petto. Il mio cuore perse un battito, anche lui sembrava sorpreso.

Guardai Alice, piano piano, anche lei si avvicinò, le sue mani, risalirono lungo la schiena fino al collo, accarezzandomi i capelli. Poi, si avvicinò ancora e ancora, fino a quando il suo corpo, non aderì completamente al mio in un'abbraccio.

Avrei dovuto provare qualcosa, qualsiasi cosa. Alice era bellissima, intelligente, spiritosa. Ma non sentivo niente, se non che fosse tutto sbagliato. Incredibilmente sbagliato.

Mormorai un "scusa" ad Alice, poi corsi via. Mi feci largo tra i ballerini, e uscii di corsa fuori. C'era qualcosa di terribilmente sbagliato in me.

Fuori, c'era meno gente rispetto a dentro, ma ancora non bastava.
Corsi verso il labirinto ed entrai dentro, solo quando fui solo, ricominciai a respirare. L'aria mi riempì i polmoni. Era come se fossero sempre stati vuoti. Presi due grosse fette d'aria e mi calmai leggermente.

Cosa avrei detto ad Alice? Cosa avrebbe pensato di me?

Chiusi gli occhi, rividi la sala, la musica, le danze, rividi quella danza, i miei piedi impacciati, alzai lo sguardo aspettandomi, di vedere Alice. Ma al suo posto, trovai a guardarmi gli occhi di Gellert.

Stavo impazzendo, riaprii gli occhi e ritornai alla realtà.

Ma le "avventure" per quella serata non  erano finite. Sentii dei passi, venire verso di me. Sperai fosse lui, ma se invece fosse stata Alice?

Non era Gellert, non era Alice, non era nemmeno Penelope.

Era qualcuno che non vedevo da tantissimo tempo, qualcuno che avevo sperato di non rivedere più. Oliver Bloxam.

<<Ti sono mancato Silente?>> pensai fosse un'incubo, non era possibile, non era possibile che fosse lì e in quel momento.
<<Sorpreso di vedermi? Vedi, dopo che tuo padre, uccise tutti quei babbani, davanti a me, rimasi traumatizzato sai? Sviluppai la magia, molto dopo la media. I miei pensavano che fossi un magonò, è stato orribile sono stato educato da una strega che era tutt'altro che benevola. Dopo anni di sofferenze, sono venuto a Godric's Hollow. Ho ricominciato una vita. Mi sono fatto degli amici, mi sono...innamorato, ma hai rovinato anche questo>> sputò quelle parole con talmente tanto odio che rimasi scioccato. Era innamorato?...di Alice? E pensava che io fossi un problema. Non era divertente, non lo era per niente, ma avevo bevuto e il fatto che mi considerasse un ostacolo tra lui e Alice mi sembrava così assurdo da essere comico. Risi. Vidi qualcosa, nei suoi occhi, odio puro.

<<...Crucio...>> Non ebbi neppure il tempo di pensare che fui steso in terra in preda a dolori lancinanti.
Sentii, tutte le ossa del mio corpo rompersi, tutti i muscoli allungarsi e la pressione bruciare, non ricordo neanche se mi misi ad urlare, tutto attorno a me si fece buio e basta.

Ma poi, nell'oscurità una voce
<<...Stupeficum...>> fu l'ultima cosa che senti, poi più niente

N.A✒💕
Povero Abus, troppe cose in una sera!

Grindeldore: I Tuoi Occhi Nello SpecchioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora