Raccolta One Shots - BakuDeku

Ferita permanente.

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33. Ferita permanente.

Sopravviveva. Ecco come Izuku andava avanti nella sua vita.

Non riusciva a respirare Izuku. Non riusciva più a farlo da tempo, si sentiva costantemente in una bolla. Si sentiva ogni giorno di più di soffocare e non sapeva come fare per trovare un filo di aria.

Non sapeva quando tutto quello fosse iniziato, non sapeva perché fosse iniziato tutto quello. Non si spiegava il motivo per il quale ogni giorno doveva subire tutto. Forse davvero se lo meritava. Oppure era semplicemente sfortunato e le altre persone così meschine e cattive da non avere sensi di colpa.

Aveva provato, Izuku, a capire il motivo di tutto quello che le altre persone gli facevano.

Ma ci aveva provato per davvero, é sempre stato un ragazzo così dolce e sorridente. Pronto per dare una mano a tutti. Ha sempre teso la mano. Sempre.

Soprattutto verso una persona che lui reputava la migliore in assoluto. Esatto, reputava perché alla fine era arrivato alla consapevolezza che non poteva ammirare e amare una persona così.

Ma non rimpiange di averlo fatto. Assolutamente no. Il bene che provava per Katsuki era vero e profondo, erano cresciuti insieme grazie all'amicizia delle loro madri.

Ci conoscevano da quando erano in fasce ed erano cresciuti insieme. Erano così belli e sorridenti. Così energici e legati tra loro.

Ma tutto, come si è reso conto Izuku, ha una fine.

Un capolinea. Izuku era arrivato al suo.

Di certo non si aspettava così in fretta. Ma aveva davvero compreso che tutto ha un punto finale.

Ma con la manifestazione dei Quirk la vita di Izuku è stata tutta in salita, così faticosa e piena di ostacoli che non si spiega come abbia sopportato tutto.

Non riesce più. Non vuole più sopportare.

Ma come è arrivato a trovarsi sul cornicione della sua scuola? Come?

La mattina del 15 Marzo

Ore 8:00

"Bene ragazzi e ragazze in questi giorni vi è stato consegnato un foglio su cui scrivere la scelta del vostro liceo" Prende parola il professore seduto alla scrivania, mentre tra le mani ha i diversi fogli dei ragazzi e delle ragazze.

Dalla classe di innalza un coro di voci.

"Su su, non fate chiasso." Ridacchia il professore. "Da come posso leggere, solo due di voi hanno scelto il liceo dello Yuuei."

"Aha?" Urla Katsuki alzandosi dalla sedia. "Chi cazzo è lo sfigato che pensa di entrate? Lo sappiamo tutti che l'unico che uscirà vittorioso da questa scuola merdosa sono io."

"Bakugou." Sentenzia il professore. "Non urlare e attento alle parole che usi, oppure vuoi un altro richiamo? Siediti."

Katsuki non può far altro che sedersi, senza però non emanare un verso di stizza.

Izuku invece cerca di pregare con lo sguardo il sensei di non dire nulla, di non spifferare quel suo atto di coraggio.

Ma sembra proprio che l'uomo dietro la cattedra non capisca.

Ma con un'alzata di occhi al cielo controlla i vari fogli che ha in mano fino ad arrivare a quello che sembra aver preso l'attenzione di tutta la classe, che non vedono l'ora di scoprire chi sia il ragazzo o ragazza che ha espresso la sua preferenza per lo Yuuei, il liceo per eroi.