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× Dopo una serata passata all'insegna del divertimento, il gruppo di amici si riunisce fuori dalla casa per fare colazione all'aria aperta

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× Dopo una serata passata all'insegna del divertimento, il gruppo di amici si riunisce fuori dalla casa per fare colazione all'aria aperta.

"Eccola qui la nostra piccola Melissa." sorride Alessio non appena la vede arrivare, ancora assonnata.

"Sei ancora sbronza da ieri?" ride Jamie, dandole un bacio sulla testa.

"No, ho solo molto sonno." ha ancora la voce roca e la forma del cuscino stampata in faccia, si sarebbe fatta volentieri un'altra oretta ma Letizia non ha smesso un secondo di tartassarla di messaggi.

"Guarda qui che bel culetto." proprio la bionda, prima che l'amica possa sedersi, le da una pacca sul suo di didietro, facendola ridere. "Era da un po' che non ti vedevo così spensierata, ieri è stata una manna dal cielo."

"Mi sono divertita, si." ammette, anche se, appena arrivate in quel locale, tutte e tre erano molto riluttanti.

"Allora ditemi che ho scelto bene e che sono il migliore." il ragazzo allarga le braccia e aspetta di sentire i complimenti delle ragazze.

"Non ti montare la testa." lo riprende Paulo che, da quando è sceso, non ha fatto altro che starsene incollato al telefono.

Melissa gli lancia una rapida occhiata. Muore dalla curiosità di sapere con chi stia messaggiando così assiduamente, ma si morde la lingua e sta' zitta, pensando ad altro.

"Te ne do atto, sei stato bravo a scegliere." sorride all'amico che le batte il cinque.

"Già, ieri è stata una bella serata." sorride Alessio, facendo l'occhiolino a Ginevra e Letizia che lo guardano confuse. "Soprattutto quando quelle ragazze ci hanno lasciato i loro numeri, quella biondina era pazza di Paulo."

Melissa sussulta un po' e guarda Paulo che sorride mentre continua a tenere gli occhi puntati sullo schermo che ha davanti. Non si era accorta che delle ragazze si fossero avvicinate a loro.

"Erano carine?" chiede Ginevra, capendo il gioco di Alessio.

"Sicuramente non quanto il barista della serata di ieri, era bellissimo." continua la bionda. "E stava mangiando con gli occhi Melissa, moriva dalla voglia di metterle le mani addosso."

Questa volta è Paulo a guardarla come per chiedere informazioni. Non sa se quello che ha detto Alessio è vero, ma sa per certo che il barista di ieri era carino e che abbia notato che la stesse guardando, per questo Ginevra e Letizia le avranno detto almeno cento volte di andare a parlarci, ma non l'ha fatto. Decide di ricambiare con la stessa moneta e sorride, saccente, mentre passa una mano tra i lunghi capelli.

"Sarebbe bello parlarci la prossima volta." non potrebbe importarle di meno di quel ragazzo se proprio deve essere sincera, ma le sembra la cosa più giusta da dire in questo momento.

"Magari prima della fine dell'estate non sarai più single." ammicca Letizia. "Faresti impazzire qualsiasi spagnolo."

"Non è che mi prema più di tanto, in realtà." lancia uno sguardo all'ex fidanzato. "Meglio soli che mal accompagnati."

Quello sguardo non passa inosservato e Paulo alza un sopracciglio come per chiedergli quale sia il suo problema ma non si lascia sfuggire la possibilità di replicare.

"Non hai idea di quanto ti capisco." sorride beffardo quando nota il suo sguardo contrariato, quasi arrabbiato.

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"Tu e Paulo fate scintille, eh?"

Dopo "l'allegra" chiacchierata di quella mattina, ragazzi e ragazze si sono divisi di nuovo per pranzo dato che i loro appetiti rispondevano a diverse esigenze e, nel pomeriggio, hanno deciso di fare un bagno nell'enorme piscina che hanno a loro disposizione.

"Non so di cosa parli." risponde a Jamison, tornando a sonnecchiare sulla sua sdraio. Ci prova per lo meno.

"Andiamo piccina, me lo puoi dire." ridacchia.

"Non ho niente da dirti in realtà." gli da le spalle, cercando di fargli intuire che non ha voglia di proseguire con quel discorso.

"Ti conosco fin troppo bene e so quando menti."

"Ammesso che io abbia qualcosa da dirti." si tira su, mettendosi seduta. "Dovrei farlo cosicché tu vada a parlarne con Paulo?"

"Voglio capire cosa c'è che non va, Melissa." sospira. "Se avessi voluto fare da messaggero, avrei chiesto a Letizia e sai anche tu che, in un modo o nell'altro, sarei riuscito a farmi dire la verità."

Melissa rotea gli occhi al cielo ma sa che ha ragione. Jamison sa essere convincente e sa che può fidarsi di lui perché non farebbe mai il doppio gioco.

"Non mi va che venga da me quando più gli conviene, come se fossi sempre alla sua mercé." butta fuori tutta l'aria che ha in corpo e prende un altro respiro profondo.

"Già, avevo intuito fosse questo." annuisce. "Senti, non sono nessuno per dirvi cosa dovete fare ma giocare in questo modo non fa bene a nessuno dei due."

"Io non sto giocando."

"Davvero? Lo tratti con distacco di proposito, guarda che l'ho capito." il biondo passa una mano tra i capelli e squadra la ragazza.

"E lui sta facendo lo stesso." porta le braccia al petto, ridendo quando lo vede scioccato.

"E tu come diavolo fai a saperlo? Hai corrotto Alessio?"

"No, idiota, credi che sia stupida? Se non lo stesse facendo, avrebbe sicuramente rotto le scatole per la storia del barista o per i pantaloncini che avevo indosso quando sono uscita per prendere da asporto con le ragazze."

"Cazzo, glielo avevo detto che non si gioca a chi ce l'ha più lungo con una donna." scuote la testa, sentendo la voglia di prendere a pugni il suo migliore amico. "È sempre così, credi di fregarle e ti hanno già messo nel sacco."

"Ti fa onore ammettere che è così, peccato che i tuoi amichetti siano stupidi." ride e guarda Alessio e Paulo, confusi dal suo sguardo.

"Ma se l'hai capito allora perché non ti fai avanti e gli parli direttamente?"

"Perché voglio proprio capire che cosa ha intenzione di fare."

"Però ti da fastidio quando parla di altre ragazze."

"Questa è un'altra storia." si mette in piedi per andare a farsi il bagno.

"Almeno lascia che ti dica quel che ho detto lui." la raggiunge e i due si fermano, per evitare che anche gli altri li sentano. "È vero che tu sei stata più furba di lui, ma questo 'divertimento' non vi porterà da nessuna parte, anzi, potrebbe finire male."

La supera e si butta con un tuffo, tagliando la tensione che si era creata dato che gli altri quattro si stavano chiedendo cosa si stessero dicendo per essere così seri. Melissa sospira e alza il mento verso il cielo per qualche secondo, sbuffando sonoramente prima di entrare in acqua.

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÷ - DIVIDERE / Paulo DybalaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora