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× Dopo aver cenato con Ginevra e Letizia, Melissa ha iniziato a sistemare la valigia, compilando una lista di quello che deve portare per far si che non si dimentichi nulla

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× Dopo aver cenato con Ginevra e Letizia, Melissa ha iniziato a sistemare la valigia, compilando una lista di quello che deve portare per far si che non si dimentichi nulla.

La musica, non troppo alta, accompagna i versi che escono dalle sue labbra per intonare, per quanto ci riesce, le note della canzone.

Non si è mai troppo prudenti quando si lascia casa e, se hai costantemente la paura degli imprevisti come Melissa, fare la valigia può essere un inferno. Sospira quando la chiude, sedendosi al di sopra di essa, sperando di non aver dimenticato nulla, specialmente le cose importanti.

Poggia la valigia a terra e si blocca dal cantare quando sente suonare il campanello. Chiude spotify e la voce del suo amato Harry Styles, poi cammina verso l'ingresso ed apre senza guardare dallo spioncino.

"Paulo.." mormora quando lo vede davanti alla sua porta, guardando d'istinto l'orologio appeso alla parete. "Cosa ci fai qui a quest'ora?"

Non risponde alla sua domanda e, senza alcun tipo di preavviso, si getta tra le braccia della ragazza, sospirando pesantemente contro la sua spalla. Rimane un attimo attonita a quel gesto e sente i brividi lungo la schiena mentre cerca di capire cosa sia successo. Sembra esausto e in più ha gli occhi scuri, tipici di Paulo quando è di malumore.

"Ho bisogno di te." dice solamente, sospirando ancora una volta.

Le viene istintivo poggiare le mani sulla sua schiena e, immediatamente, le parole delle sue due migliori amiche tornano a farsi eco nella sua mente. Deve essere fredda e distaccata per vedere la sua reazione.

"Non ho voglia.." cerca di prendere forza, per riuscire almeno a convincere sé stessa quando dice che non lo vuole.

"Non voglio portarti a letto." afferma, lasciandola senza parole.

Le viene spontaneo chiedersi perché sia lì allora. Ultimamente si son visti solo per quello e, da quando si sono lasciati, non è mai capitato che si abbracciassero così, senza prima baciarsi e toccarsi. Conosce Paulo, sa che quando diventa silenzioso e ricerca contatto fisico è perché c'è qualcosa che non va. Lei lo sa.

"Quindi?" si sente una stupida a chiederlo.

"Ho bisogno di te e basta." la stringe di più a sé.

Si maledice mentalmente.
Si maledice perché sa che non riesce a dirgli di no quando è così.. non saprebbe definirlo. È triste, deluso, arrabbiato.. non ne ha idea e non le sembra il caso di chiederglielo.

"Aspetta, chiudo la porta." riesce a muoversi a malapena ma conquista il suo intento. "Andiamo di là."

È un attimo e si ritrovano stesi sul divano, lei sotto e lui sopra, stretto a lei e con la testa appoggiata contro il suo petto. Lo osserva mentre tiene gli occhi chiusi, vedendoli riaprirsi ogni tanto, quando sbuffa. Gli accarezza i capelli spettinati e inizia ad immaginare i possibili scenari che lo hanno portato a venire da lei. Che sia uscito con una ragazza e ne sia rimasto deluso? La sola idea la uccide. Decide di non pensarci, non sono affari suoi, anche se è stato lui a cercarla.

"Stai sudando." gli fa notare e Paulo alza lo sguardo in sua direzione, scuotendo la testa.

Non ha idea del perché indossi ancora quella tuta, ma non sopporta di vederlo così, anche perché soffre al sol guardarlo morire di caldo in silenzio. Lo spinge dalle spalle e con uno sguardo, gli fa capire che è il caso di smettere di fare il martire e così si mette seduto, toglie la giacca insieme alla maglietta e poi le scarpe, tornando alla posizione di prima.

"Hai mangiato?" gli chiede poi.

"Non ho fame." risponde prontamente, sapendo dove vuole andare a parare.

Non vuole essere insistente o fastidiosa, ma non può andare a letto senza aver mangiato nulla. Domani dovranno partire e avrà bisogno di un sacco di energie.

"Devi mettere qualcosa nello stomaco, domani sarà una lunga giornata."

"Non farmelo ripetere, perfavore." non ha voglia di discutere con lei. Sa che non ha cattive intenzioni, ma proprio non gli va.

"Paulo." e poi arriva quello sguardo. Quello sguardo che lui ha tanto amato: tra il severo e il preoccupato, il mix più dolce e bello che ci sia. "Non far ripetere a me due volte la stessa cosa, devi mangiare."

È da un po' che non la vede così, crede che l'ultima volta sia stata tempo fa, quando era infortunato, a casa e con il muso lungo, intento a chiudersi nei suoi pensieri per rendersi conto di tutto quello che stava saltando. I pasti, gli antidolorifici.. pensava solo a recuperare. Quella volta, sentì una ramanzina di almeno un'ora, non da sua madre, dalla sua fidanzata che, subito dopo, gli tolse di mano gli strumenti per gli esercizi, rischiando di farsi male al tenere i pesi troppo pesanti, e lo fece sedere obbligatoriamente a tavola. Rimasero in silenzio a fissarsi per molto tempo, poi lui decise di farla contenta e ripulì il suo piatto, anche per via della fame che sopraggiunse nel mentre. Bastò quello a farle tornare il buonumore e, al vederla sorridente e serena, anche lui si rilassò. È come un principio di causa-effetto.
Quando torna alla realtà, mettendo da parte i suoi pensieri, si rende conto di quanto sia vicino a lei, al suo viso, alle sue labbra. Più le guarda e più ha una voglia matta di baciarla, ma le ha promesso che non l'avrebbe toccata se non per ricercare conforto e quindi si trattiene. Si sposta dal suo corpo e passa una mano sul viso, sedendosi accanto a lei che si alza per andare in cucina.

Si rende conto solo adesso di non aver mai visto per intero casa sua, se non la camera da letto e il bagno, adesso il soggiorno. Va a dare un'occhiata in giro e sorride quando vede un angolo con delle foto appese. Una specie di bacheca su cui sono affisse delle polaroid e, come si aspettava, di quelle scattate insieme non c'è nessuna traccia. Paulo compare solo in quelle con gli amici ed è sempre stretto a lei. Richiude gli occhi mentre si sdraia sul letto, cercando sollievo dal dolore alla schiena, poi si addormenta definitivamente.

"Paulo?" domanda Melissa, non trovandolo in soggiorno.

Controlla in tutte le stanze e si stupisce quando lo trova assopito sul suo letto, così si siede accanto a lui e, distrattamente, gli accarezza i capelli.

. . .

÷ - DIVIDERE / Paulo DybalaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora