Tra Torino e Roma ci sono circa 689,7 km di distanza. Una distanza che può essere superata da sei ore in macchina o quattro in treno, una distanza che, a livello fisico, può essere facilmente rotta. La distanza del cuore, invece, è più difficile da...
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× La tensione in casa è talmente forte da portare Paulo e Melissa a non stare nella stessa stanza, anche se non da soli, per evitare che si guardino male o che tornino ad urlarsi addosso le peggio cose. Jamison e Alessio hanno deciso di portare Paulo a fare un giro per il centro, fare spese e andare di nuovo alla sala giochi dove avrebbero incontrato Victoria, Marta e anche Julia, mentre Melissa, Letizia e Ginevra sono rimaste a casa.
"Non posso davvero credere che abbia fatto un cosa del genere, non me lo aspettavo proprio." Letizia e confusa, era pronta a giurare che tra quei due sarebbe scoccata la scintilla che li aveva già fatti innamorare una volta ma adesso, questa immagine, non potrebbe essere più lontana dalla realtà.
"Già, sembrava così preso da lei. Avevo persino iniziato a dimenticare la storia di quella tizia a cui stava dietro a Torino e adesso veniamo a sapere che potrebbero essere addirittura due." scuote la testa, contrariata dal comportamento dell'amico.
"Non parlatemene, sono così stanca delle sue cazzate." sospira Melissa, sdraiata sul prato e con la testa tra le mani. "Non dovevo lasciarlo avvicinare a me in nessun modo, maledetta quella sera in cui ho deciso di uscire finendo con l'incontrarlo."
"Non ti puoi dare la colpa per nessuna delle due cose, Mel." la maggiore le accarezza la schiena. "Non potevi smettere di vivere per evitarlo e se hai lasciato che lui si avvicinasse di nuovo a te è perché provavi, e provi, qualcosa per lui e speravi che potesse funzionare un'altra volta tra voi."
"Ha ragione Ginny, tu non hai colpe." le da manforte la bionda.
"È più stupido e insensibile chi promette parole gettate al vento ed illude che chi si fida per bene."
"Si però adesso quella che soffre sono io." tira su con il naso, non riesce nemmeno a trattenersi. "E nonostante tutto non posso fare a meno di pensare che lo amo."
Finalmente ha ammesso a voce alta quello che ormai le sue amiche, e in generale tutti, sapevano: Melissa si è innamorata di Paulo ancora una volta, anzi, probabilmente non ha mai smesso di farlo.
"Lo so tesoro e so che fa male, ma vedrai che andrà tutto bene. Il karma gira per tutti e prima o poi anche lui capirà quello che significa soffrire così tanto per una persona."
"Non lo auguro a nessuno sinceramente, nemmeno a lui perché è un vero schifo." si asciuga le lacrime. "Aiutatemi voi, cosa dovrei fare?"
Le due si guardano e arrivano ad una conclusione, la più difficile e triste, sia per loro che sono amici di entrambe e sia per Melissa che ha appena confessato di provare ancora qualcosa di forte nei confronti di Paulo.
"Mi dispiace davvero dirlo per tanti e tanti motivi, ma la scelta migliore, adesso, è quella di voltare pagina." Letizia sospira, timorosa della possibile reazione dell'amica.
Improvvisamente alla mente della ragazza tornano in mente le parole dello stesso ragazzo che la sta facendo stare così male, quelle riguardo alla fine di un capitolo e non dell'intero libro. Voltare pagina, però, sarebbe come arrivare alla parte finale, quella dove ci sono i ringraziamenti o una pagina bianca vuota, ma nessun seguito. Dopo tutti gli anni passati con lui e i ricordi che hanno segnato la sua adolescenza, le sembra quasi una follia mettere un punto a tutto quanto, ma una parte di sé sa che è la cosa giusta da fare. Alle volte basta spostarsi un po' più in là, cambiare direzione e quindi un'intera vita. È come se, fino ad adesso, Melissa abbia sempre continuato a camminare dritto per paura di andare a sbattere contro gli ostacoli e quella strada rettilinea sarebbe l'amore che ha sempre provato per il suo ex fidanzato. Era diventato un porto sicuro per lei, un'ancora a cui aggrapparsi, la colonna che la teneva in piedi e si era sentita completamente demolita quando l'ha perso la prima volta. Adesso si ritrovano già alla seconda, si sente terribilmente ferita e non osa immaginare quanto potrebbe far male un'ipotetica terza volta. Ha bisogno di certezze, adesso più che mai, certezze che sente di non poter più ricevere da lui.
"Credo che sia davvero l'unica soluzione." si lascia sfuggire una lacrima solitaria mentre vede sfumare i contorni delle sue credenze.
Il suo cuore sta già cercando di fare spazio e di curare le sue ferite. È difficile e fa male perché sa che, in quello di Paulo, non c'è posto solo per lei e forse non c'è mai stato.
"Hey, va tutto bene." le due amiche la abbracciano.
"No che non va bene, niente lo è. Abbandonare lui significa abbandonare tutti i miei ricordi."
"No, non signidica questo." Ginevra la stringe ancora di più. "Devi semplicemente abituarti, è normale che sia così adesso. Un giorno riuscirai a guardarti indietro e pensare a quei ricordi con semplicità, sarai in grado di apprezzarli anche se lui ne farà inevitabilmente parte."
"E poi hai ancora tanti ricordi da costruire, sei giovane ed hai l'intera vita davanti." segue Letizia. "Ha ragione Ginevra, un domani, tutto questo, farà meno male, te lo assicuro."
Melissa annuisce e prende un respiro profondo, asciugandosi gli occhi e restando in silenzio per mettere ordine nei suoi pensieri. Non riesce a sollevare lo sguardo da terra nemmeno quando sente che i ragazzi sono ritornati e percepisce lo sguardo di Paulo addosso a causa di quella sensazione indescrivibile che prova quando la osserva. Nemmeno Ginevra e Letizia danno lui attenzione e così, quest'ultimo, decide di lasciarle da sole senza dire nulla, rientrando nella sua stanza e sbattendo con forza la porta.
Non sopporta tutta questa tensione, le va così stretta e si sente soffocare da questa come se fosse una corda legata intorno al suo collo, una corda che non riesce a togliersi di dosso in nessun modo. Odia questa sensazione che, per mesi e mesi, nell'ultimo periodo, l'ha perseguitato senza dargli un solo attimo di tregua. È stressato, arrabbiato, deluso, triste.. così instabile da poter spaccare tutto.
