Tra Torino e Roma ci sono circa 689,7 km di distanza. Una distanza che può essere superata da sei ore in macchina o quattro in treno, una distanza che, a livello fisico, può essere facilmente rotta. La distanza del cuore, invece, è più difficile da...
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× Dopo essere tornata a casa verso le cinque del mattino, la prima cosa che Melissa ha fatto è stato andare a farsi una doccia e sedersi sul letto a sfogarsi dato che le sue migliori amiche erano preoccupate per via della sua espressione funeraria. È rimasta sveglia tutta la notte e adesso è mattina, tra poco i ragazzi dovrebbero tornare da Formentera.
"Io sinceramente non capisco quale sia il problema." riflette a voce alta Letizia, catturando su di sé gli sguardi delle amiche.
"In che senso?" le chiede Ginevra.
"Ieri siamo uscite con un obiettivo, ovvero quello di far distrarre Melissa in qualche modo e ci eravamo riuscite. Non vedo dove sarebbe il problema e il perché si sia tirata indietro." alza le spalle, parecchio confusa.
Ha pensato che, forse, lei e Ginevra abbiano fatto qualcosa di sbagliato ma è davvero responsabilità loro se Melissa non è andata a letto con un altro e adesso si pente di averlo quasi fatto? Non l'hanno spinta loro tra le braccia di Mateo, ci è andata di sua spontanea volontà.
"Non è quello." sbuffa la diretta interessata, passando una mano sul viso. "Il problema è che ho fatto una colossale cazzata."
"Ma perché? Avevi detto che era finita per sempre per te e che non volevi più vederlo. Che male c'è se fossi stata con Mateo?"
"Non è giusto risolvere le cose così e poi.." si morde la lingua ma sa che è giusto parlare. "Me ne sono pentita perché per tutto il tempo non ho fatto altro che pensare a lui. Non mi sarebbe piaciuto nemmeno, lo so, lo sento, o per lo meno.. sarei stata così presa dal pensare a come avrebbe reagito lui che non avrei sentito nulla."
La maggiore e la bionda si guardano l'un l'altra sbigottite. Per tutto questo tempo, Melissa non aveva detto loro tutte queste cose e adesso capiscono il perché si senta così in colpa.
"Beh, questo è un problema." riflette Letizia. "Vado a prendere del vino."
"Sono le dieci del matt- oh fanculo, sai che ti dico? Prendilo." Ginevra scuote la testa, più confusa che mai ed osserva l'amica che esce dalla stanza per raggiungere la cucina. "Che cos'hai intenzione di fare adesso?"
"Non lo so." risponde in totale sincerità. Alla fine come potrà mai risolvere questo casino? "È un nodo fin troppo complicato da sciogliere."
"Devi dirlo a Paulo, lo sai, vero?"
"Certo che lo so ma ho paura della sua reazione."
"Ci avresti dovuto pensare prima di andare con Mateo, alla sua reazione intendo."
"Ci ho pensato, Ginny, ci ho pensato, ho voluto cancellare la sua opinione dalla mia testa con i drink. Ero così fusa quando Mateo ha iniziato a baciarmi da pensare che fosse la cosa giusta, l'ho pensato anche mentre eravamo a casa sua, ma da una parte avevo paura che sarebbe stato sbagliato tenere in mente Paulo."
"E che cos'è che ti rimproveri adesso? Essere quasi andata con Mateo o aver fatto un torto a Paulo?"
"Più la seconda che la prima. Paulo odia Mateo, odia quando mi guarda, mi parla, mi sorride e tutto il resto." sbuffa. "Ho bisogno di un po' d'aria fresca."
Le due si alzano e raggiungono Letizia in cucina che è alle prese con il cavatappi e una bottiglia di vino. Escono in giardino e si siedono sulle sdraio presenti a due passi dalla piscina.
"Non so cosa dirti, Mel, davvero. Eri sicura di volerti lasciare Paulo e tutto il resto alle spalle, non ho idea di cosa ti sia preso adesso." afferma la bionda, bevendo un po' del suo vino.
"Io ne ero davvero sicura, credimi. Se ripenso a tutto quello che mi ha fatto mi sale la rabbia, mi sento morire e vorrei prenderlo a schiaffi."
"Ma..?" le suggerisce Ginevra.
"Ma.. non lo so. Forse è l'abitudine di essere stata sempre e solo con lui a farmi diventare così paurosa della sua reazione." alza le spalle. "Vorrei avere tutte le risposte che cerco e darmele perché non ci sto capendo più niente."
È sull'orlo di una crisi di nervi, è palese. Ma come possono loro mettere ordine nella sua testa se non si ferma un attimo?
"Ti posso fare una domanda?" chiede Ginevra, vedendo Melissa farle un cenno di andare avanti. "Se Paulo tornasse ora e ti dicesse che non fa niente, che non gli importa di quello che è successo, tu ci torneresti insieme?"
Rimane in silenzio e assimila ogni parola della domanda. Se Paulo le chiedesse di tornare insieme nonostante tutto, lei accetterebbe? In cuor suo ha la risposta ma non lo vuole ammettere perché sa che andrebbe contro tutto quello che ha detto ieri. Ma stare lì, in quella situazione, con un altro uomo, le ha fatto capire che non ci sarà mai nessuno come lui. Lei non guarderà mai nessuno come ha fatto con lui.
Ginevra e Letizia capiscono e si spezza loro il cuore quando la vedono piangere, esasperata e in preda a tutti quei pensieri.
"Vedrai che andrà tutto bene." la consola Letizia, abbracciandola.
"Come può andare tutto bene? L'ho tanto rimproverato per quello che ha fatto e alla fine ho commesso il suo stesso sbaglio, ho cercato di convincermi che fosse l'abitudine e non mi sono mai soffermata a pensare e parlargli chiaramente per paura di ricevere un rifiuto in cambio. Avrei potuto fare di più per me, per lui e per tutto il resto e invece ho finito col peggiorare le cose!" singhiozza.
"Capita a tutti di sbagliare, questo lo sa anche lui."
"Non mi perdonerà mai, Leti, mai e poi mai." si stacca da lei, tirando su con il naso.
"Devi almeno provarci, Mel, non devi sempre pensare a cosa farebbero gli altri."
"Come glielo dico? È una roba di merda questa, non saprei nemmeno io da dove iniziare e come scusarmi. Non so come guardarlo negli occhi e dirgli che sono quasi andata a letto con Mateo senza nemmeno chiarire quello che è successo!"
Riapre gli occhi dopo averli chiusi dopo qualche istante e trova le due con gli occhi spalancati, intente a fissare qualcosa alle loro spalle. Come in uno stupido film. Realizza immediatamente, ma non ha la forza di voltarsi e guardarlo negli occhi, sente solo qualcosa cadere a terra e il cancello sbattere con forza.