17

804 38 3
                                        

× "Grazie

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

× "Grazie." Melissa sorride a Paulo che, una volta rientrato in casa, è andato a prendere un'asciugamano per loro due dato che sono bagnati fradici.

Si siede accanto a lei sul divano e poggia questa sulle loro spalle, circondandole poi la vita con un braccio.

"Allora, cosa fai qui?" Letizia cerca di capire a cosa sia dovuta la visita di Mateo, completamente inaspettata da tutti.

"Passavo da queste parti per del lavoro ed ho pensato di passare a fare un saluto." risponde sorridente, come al solito. "Non credevo stesse facendo il bagno."

Paulo corruga la fronte a quella sottile frecciatina e attende di capire quale sia il suo reale scopo.

"Con questo caldo, il bagno è una delle idee migliori." risponde Jamison, anche lui piuttosto stranito dalla sua presenza.

"Non posso darti torto." i suoi occhi azzurri sono puntati su Melissa che, invece, cerca di evitare ogni contatto visivo diretto. "A dire il vero sono passato da casa vostra, permettendomi di disturbarvi a quest'ora, per farvi un invito."

"Un invito?" domanda Ginevra, non capendo a cosa si riferisca.

"Che genere di invito?" va dritto al sodo Alessio, incrociando le braccia al petto mentre lo guarda.

"Ad una festa di lavoro." spiega e tutti e sei sembrano solo più confusi di prima. Cosa c'entrano loro con il suo lavoro? "Abbiamo appena raggiunto un grande obiettivo e per festeggiare abbiamo organizzato una festa in un locale per passare una piacevole serata. Pensavo sarebbe stata una buona idea invitare anche voi."

"Che bell'idea, fate proprio bene." inizia la bionda. "Io accetto di buon grado il tuo invito, sono davvero molto contenta all'idea di poter festeggiare con voi."

"Nemmeno a me suona troppo male e sembra anche una buona idea." segue Alessio. "Voi cosa volete fare ragazzi?"

"Si, anche a me sembra una buona idea." il primo a rispondere è Paulo che lascia di stucco tutti gli altri. Non ha intenzione di dargliela vinta dicendo che non verrà. "Ci andiamo insieme, hermosa?" sorride in direzione di Melissa che lo guarda stranita, era l'ultima persona che si aspettava una risposta del genere da parte sua.

"Se ti va, si." sorride a sua volta, prendendo la sua mano.

"Allora se anche a Ginevra e Jamison va bene, segno tutti." spezza i loro sguardi e cerca di riportare l'attenzione su di sé.

• ♡ • ♡ • ♡ •

"Meli." la chiama Paulo, bussando alla porta della sua stanza.

Non sentendo nulla, apre ed entra, riuscendo a distinguere il rumore dell'acqua della doccia. Bussa alla porta del bagno.

"Chi è?"

"Sono io."

"Entra."

Paulo ha finito circa mezz'ora fa di fare la doccia per accompagnare Alessio a comprare delle cose in un negozio qui vicino. Dopo l'invito di Mateo alla festa che sta organizzando, hanno deciso di annullare l'uscita di questa sera per non premere troppo e rilassarsi un po' tutti insieme.

"Hey." si siede sul water, osservando la tendina della doccia, chiusa, su cui si proietta la figura della ragazza che si sta lavando.

"Hey." parla a voce alta per sovrastare gli altri suoni.

"Ginny e Leti mi hanno detto che volevi parlare con me dopo che sarei tornato." avrebbe voglia di spogliarsi e sistemarsi accanto a lei, ma sa che, in quel modo, perderebbe di vista il motivo per cui l'ha mandato a chiamare.

"Volevo parlarti di Mateo." va dritta al sodo, riuscendo a distinguere lo sbuffo del ragazzo.

"Di cosa? Del suo invito?"

"Piuttosto del motivo per cui hai accettato quell'invito, insomma.. non che ci sia qualcosa di male, ma non mi sembra che ti stesse molto simpatico."

"Infatti non mi sta simpatico, anzi." ridacchia. "Ma sai meglio di me che neanche lui prova tutto questo grande affetto nei miei confronti, sentimento che invece prova per te."

"Appunto per questo non capisco perché vuoi andare." ferma l'acqua e lascia uscire un braccio per prendere l'asciugamano appeso lì vicino.

"Perché non volevo dargli la soddisfazione di vedermi rifiutare il suo invito." solleva leggermente le spalle quando lei fa scorrere la tendina, come se fosse la motivazione più ovvia del mondo.

"Non sarebbe meglio rimanere qui?" poggia una mano suo mobile per non scivolare, tenendosi poi da Paulo stesso che si alza in piedi.

"Perché?"

"Non lo so, ho come una brutta sensazione." sospira.

"Stai tranquilla, non accadrà nulla." la abbraccia. "Andiamo lì, ci divertiamo, poi torniamo a casa e tutto finisce."

"Se lo dici tu." ricambia la stretta, respirando il suo profumo.

Si stacca da lui e gli lascia un bacio sull'angolo della bocca, guardandolo senza dire una parola. Come se stesse cercando di dirgli qualcosa solo con lo sguardo.

"Cosa?" ridacchia, poi la vede indicare la porta con gli occhi. Gli sta chiedendo di uscire per potersi vestire e quindi di aspettarla nella camera da letto.

Non dice una parola, sorride davanti al suo silenzio timido e le da un bacio sulla fronte, lasciando il bagno così da darle la sua tranquillità. Si siede sul suo letto e si guarda intorno, sorridendo quando si rende conto che Melissa è riuscita a dare alla stanza un tocco di sé.

"Scusa, eccomi." lo raggiunge, legando i capelli bagnati in una coda bassa.

"Eccoti."

Lei si getta immediatamente tra le sue braccia, facendolo sdraiare lungo il materasso e sistemandosi, così, sul suo corpo, accarezzando le sue guance.

"Che c'è?"

"Niente, sono rilassato." chiude momentaneamente gli occhi, quando li riapre si perde tra le sfumature verdi delle sue iridi.

"Menomale, credevo che fossi infastidito dopo l'arrivo di Mateo."

"Lo ero ma non ha senso continuare ad esserlo, anche perché nessuno si aspettava che sarebbe arrivato." sospira. "Ma devo ammettere che mi ha dato parecchio sui nervi come ti ha guardato la scollatura."

"Mi sono sentita a disagio." gioca con l'orlo della sua maglietta.

"Lo so, anche per questo ero nervoso." le da un pizzico sulla guancia. "Me ne sono accorto da come ti sei coperta con l'asciugamano dopo."

"Non ci posso fare niente, è stato istinto." solleva le spalle. "Mi piace solo come mi guardi tu."

"Si?" sorride, visibilmente felice.

"Mhmh." annuisce, lasciandosi poi stringere dalle sue braccia ancora una volta.

. . .

÷ - DIVIDERE / Paulo DybalaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora