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× Quando Letizia è andata al supermercato con l'obiettivo di comprare le fragole per i pancake, obiettivo sfumato perché le ha dimenticate, ha incrociato un uomo sulla via di casa quando si era resa conto di essersi persa

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× Quando Letizia è andata al supermercato con l'obiettivo di comprare le fragole per i pancake, obiettivo sfumato perché le ha dimenticate, ha incrociato un uomo sulla via di casa quando si era resa conto di essersi persa. Un uomo alto, bello, carismatico, vestito di tutto punto che ha sorriso quando l'ha vista arrivare. Non ha capito un granché dato che non parla bene né l'inglese né lo spagnolo ma a quanto pare si chiama Mateo e l'ha gentilmente riaccompagnata a casa seguendo alcune delle semplici informazioni che è riuscita a fornirgli. Per ringraziarlo gli aveva proposto di entrare dentro a mangiare qualche pancake, ma ha rifiutato, dicendo di avere un colloquio di lavoro molto importante. Ha proposto una cena e, sentendo il casino che proveniva dall'interno della casa, ha esteso l'invito anche ai suoi amici. Tutti e cinque erano molto titubanti all'inizio? Ma cos'avrebbero avuto da perdere? Si sono accordati su dove andare insieme allo sconosciuto e adesso lo stanno aspettando.

Melissa sembra aver recuperato in parte il buonumore perso a causa del 'litigio' avuto con Paulo dopo aver chiacchierato con le sue due amiche per circa due ore. Ha sbuffato sonoramente quando ha notato che i suoi cari amici, mentre era in bagno, le hanno lasciato il posto proprio accanto all'argentino.

"Ti è passato il cattivo umore?" la punzecchia infatti, senza perdere tempo.

"Sta' zitto e fa finta che io non esista se non vuoi essere mandato a fanculo una seconda volta."

"Andiamo ragazzi, non litigate. Oggi deve essere una serata aperta alle nuove cose." sorride raggiante Letizia.

"Mi avete messo accanto alla vecchia cosa, non vedo come dovrei essere felice." sbuffa lei, incrociando le braccia al petto.

"Non vuoi che dica quello a cui sto pensando, non dare l'occasione a questa vecchia cosa di aprir bocca." ribatte lui.

"Vaffanculo." non ci pensa due volte a dire.

"Avanti, non è il momento di discutere." interviene anche Ginevra. "Allora Leti, dicevi che questo sconosciuto è molto carino, no?"

"Si! Dovresti vederlo, è quel classico tipo da romanzo!"

"Credo che presto ne avrò l'occasione." ridacchia.

"Oh oh, sh, tutti zitti. È lui, sta arrivando."

Non scherzava. Letizia tende sempre ad esagerare, ad arricchire i dettagli e le caratteristiche di una persona, ma questa volta non ha sforato di un minimo, anzi. Melissa, Ginevra e persino Letizia che lo aveva già visto rimangono a bocca aperta, sognando con gli occhi innanzi ad un uomo così affascinante.

"Chiudi la bocca, ti cola la bava." mormora Paulo, visibilmente infastidita da quella reazione.

"Fatti gli affari tuoi." ribatte Melissa, non staccando un attimo gli occhi da quella figura così elegante e bella.

Saluta Letizia e subito dopo vengono fatte le presentazioni. La sorte vuole che Mateo prende posto proprio davanti ai due ex fidanzati. Melissa gli dedica un sorriso di circostanza, poi sistema una ciocca di capelli dietro l'orecchio. Iniziano a parlare tra loro, Mateo si presenta loro in maniera più ufficiale, parlando loro del suo lavoro come capo d'azienda, di come si trova a vivere in una città movimentata come Ibiza.

"E tu Melissa?" chiede con un forte accento spagnolo alla ragazza che, sorpresa dalla domanda, rimane un attimo spiazzata.

"Anche io lavoro in un'azienda ma non ne sono a capo."

"Dove?"

"A Torino, in Italia." risponde con un altro piccolo sorriso.

"Sei nata e cresciuta lì?"

"No, sono nata e cresciuta a Palermo. Mi sono trasferita nel 2015 per via di alcune cose." spiega brevemente, omettendo i dettagli sulla sua relazione.

"Queste cose hanno un nome, un secondo nome e un cognome." parla Paulo, beccandosi una brutta occhiataccia.

"Paulo." lo riprende Jamison, facendogli capire che questo non è il momento più adatto, facendolo sbuffare.

"Posso chiedere a quanti anni ti sei trasferita?" Mateo ignora quel piccolo siparietto e continua a parlare con Melissa.

"Dovevo compierne ancora 20."

"Quindi eri ancora piccola per certi versi, queste cose di cui mi hai parlato dovrebbero apprezzare molto una scelta così coraggiosa." sorride raggiante, facendola annuire.

Paulo, sentendosi preso in causa, fa fatica a tenere la bocca chiusa e soprattutto si chiede perché quel tipo abbia dovuto iniziar a parlare proprio con Melissa. Perché gli è di fronte?

"Tu quanti anni hai?" chiede Letizia invece, curiosa di sentire la risposta.

"Quasi 29."

"Uh, come Paulo."

"Davvero? Ti facevo molto più giovane, ti seguo parecchio perché amo il calcio, ma ti avrei dato qualche anno in meno."

"È un complimento?" davvero non riesce a capirlo.

"Non credo che qualcuno si sia mai offeso perché sembra più giovane." mormora la sua ex fidanzata, prendendo un sorso d'acqua.

"Chi ti ha detto che sono offeso?" la tensione tra loro due è visibile, stanno facendo quanto possibile per mantenere la calma ma, se le circostanze fossero state diverse, sicuro avrebbero iniziato ad urlarsi addosso e a discutere.

"Magari prendiamo qualcosa da bere, siete d'accordo?" questa volta è Ginevra che prova a smorzare la tensione, brandendo la carta dei vini e mettendo tra le mani dell'amica e del ragazzo due menù.

"Fate pure, a me va bene qualsiasi cosa." sorride lo spagnolo. "Scusate, ho un'importante chiamata di lavoro, non posso non rispondere."

"Figurati." lo tranquillizza Melissa che, quando lo vede andare via, sospira.

"Potete smetterla di litigare?" sbuffa Alessio, sistemandosi meglio la camicia.

"È lei ad essere fastidiosa." ribatte Paulo.

"Sei tu che hai iniziato a rompere le scatole." risponde immediatamente l'altra.

"Ok, ho capito." Jamison si mette in piedi e fa cenno a Melissa di prendere il suo posto. "Almeno così evitate di uccidervi."

"Dovevi per forza farla sedere accanto a quel tipo?" sibila a denti stretti il calciatore, guardando storto l'amico.

"Devo stare dove posso tenerti a bada, non pensarci e basta." taglia corto, visibilmente scocciato dalle loro scenate.

Dopo un paio di minuti, Mateo torna e sorride quando prende posto accanto a Melissa.

"Vedo che c'è stato un cambiamento."

"Spero non ti dispiaccia." sorride Letizia, allegra come al solito.

"No, figurati, anzi." guarda la ragazza seduta accanto a lui. "Sono piacevolmente a mio agio adesso."

Melissa, lusingata, non riesce a trattenere un sorriso; Paulo, invece, è infastidito e non fa niente per nasconderlo.

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÷ - DIVIDERE / Paulo DybalaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora