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× "Dove sono gli altri?" domanda Melissa, fresca di doccia, quando, scendendo al piano di sotto, trova il salotto in silenzio

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× "Dove sono gli altri?" domanda Melissa, fresca di doccia, quando, scendendo al piano di sotto, trova il salotto in silenzio.

"Quei tre sentivano caldo ed hanno pensato di farsi un tuffo in piscina in mutande, poi Jamison è andato a dormire perché ha passato la notte insonne a causa di una zanzara." risponde Ginevra mentre se ne sta seduta sul divano, con i piedi appoggiati sul tavolino ed una rivista tra le mani.

"Ma ci capisci qualcosa?" ridacchia l'amica. "Leti dov'è?"

"No, guardo solo le immagini e Letizia sta finendo la sua serie."

Melissa annuisce, poi esce fuori per prendere una boccata d'aria fresca, sentendo immediatamente gli schiamazzi di Alessio e Paulo. Li raggiunge e, credendo che sia una saggia idea, si siede sul bordo della piscina per immergere solo i piedi.

"Hey bella ragazza." sorride Alessio non appena la nota.

"Ciao." risponde.

"Hola diosa." sorride Paulo dopo essersi voltato in sua direzione, avvicinandosi a lei.

"Quindi abbiamo finito di giocare a palla? Grande!" ne approfitta per correre via. "Grazie Mel, ti voglio bene!"

La ragazza ride e poi punta il suo sguardo sull'argentino che nuota verso di lei.

"Hai messo questa tuta con lo scollo fenomenale per farmi emozionare?" sorride mentre poggia le mani bagnate sui suoi fianchi.

"Non proprio." accarezza le sue dita. "Più perché mi piaceva."

"Anche ai miei occhi, fidati." analizza ogni centimetro della sua pelle nuda e deve ricorrere a tutto il suo autocontrollo per non saltarle addosso. "Perché non ti fai il bagno con me?"

"Senza costume?"

"Con la biancheria, ci siamo solo io e te."

"Non ci crederai, ma non ho il reggiseno." ironizza.

"Allora lo farai con questa addosso."

"Dai, sono appena uscita dalla doccia."

"Vorrà dire che dopo ti aiuterò a rifarla." ammicca, poi la afferra dalla vita e la lascia immergere, stringendola a sé. "Ti stavi preparando per l'uscita di questa sera?"

"Sono le tre del pomeriggio." gli fa notare. "Ma dovrò anticipare i tempi dato che hai boicottato la mia doccia."

"Non fare così, vederti bagnata è uno spettacolo per gli occhi." le mordicchia la pelle del collo, facendola sospirare.

"Perché sento che c'è un doppio senso?" accarezza le sue spalle.

"Sei tu che pensi male, io non sto pensando male." mente, focalizzandosi poi sulle sue tette. "Ma adesso che le guardo meglio.."

"Dai." lo spintona leggermente, staccandosi dalla sua presa.

"Dove credi di andare?"

"Scappo via dalla tua perversione."

"Credevo ti piacesse."

"Ti sbagli." adesso è lei a mentire.

"Mh?" allarga le braccia, mettendosi dritto e mostrando lei i suoi addominali scolpiti. "Vieni qui."

"Sto così bene qui." gli da le spalle e inizia a ridere quando lui la fa aderire con la schiena al suo petto per immergersi con lei. "Paulo!" strilla.

"Scusa diosa, ti sarai anche fatta una doccia ma puzzavi di ormoni." la stringe da dietro, facendo aderire perfettamente i loro corpi, facendola sentire quanto, in realtà, anche lui sia preso dagli ormoni.

"Paulo.." gli accarezza il collo mentre poggia la nuca contro la sua spalla.

"Mh?" mugola mentre accarezza la sua pancia.

"Ci sono gli altri che potrebbero uscire da un momento all'altro." geme quando sente le sue mani insinuarsi all'interno della tuta attraverso la scollatura, accarezzando i suoi seni.

"Non vuoi?" sospira pesantemente.

Melissa si piega leggermente, sfiorando la sua erezione con il sedere e dandogli la risposta in cui sperava. Escono immediatamente dall'acqua e camminano velocemente verso il retro, dove c'è il porticato. Quando la ragazza si appoggia contro il muro, Paulo si fionda sulle sue labbra, iniziando a baciarla con passione mentre delle gocce d'acqua cadono giù dai loro corpi. Assaporano le loro bocche dopo quella che sembra un'eternità, toccandosi quanto più possibile per sentirsi. Melissa, in preda all'eccitazione, è alla prima a muoversi nel concreto e tira leggermente il tessuto dei boxer dell'argentino, insinuando una mano al loro interno e prendendo tra le mani il suo membro. Si staccano quando sentono venir meno l'aria e così lei ne può approfittare per trascinarlo in un angolo più coperto, abbassandogli velocemente i boxer, iniziando a dargli piacere.

"Cosa vuoi che faccia?" sussurra al suo orecchio, accarezzandogli la nuca.

"Inginocchiati." la sua voce è più roca del solito e i suoi occhi brillano quasi più del sole.

Fa come le dice e sposta in un lato i capelli, lasciando dei baci su tutta la sua lunghezza, prendendolo poi completamente in bocca, succhiandolo. Paulo trattiene versi e gemiti, stringendo in una mano i capelli lunghi e castani di Melissa che, ogni tanto, alza lo sguardo per guardare la sua espressione appagata. Paulo, invece, trova meravigliosa lei: le sue ciglia che le accarezzano gli zigomi, il colorito roseo sulle sue guance e le sue labbra magnifiche che sente perfettamente. Più vanno avanti, più lo spazio sembra inquantificabile e il tempo sempre più lento, addirittura fermo.

"Melissa." la chiama, facendole capire che è al limite.

Lei sorride e si alza in piedi, facendolo sospirare e spingendosi contro le sue labbra mentre prosegue il lavoro con la mano, sentendo la sua gola vibrare quando riesce a raggiungere l'orgasmo. Paulo poggia la fronte contro la sua spalla e le stringe una natica, sorridendo ai baci che gli lascia sul collo e sulla guancia. Dopo un minuto esatto torna di nuovo a baciarla con foga, cercando evidentemente di più.

"No dai, qui no." mormora vicino al suo orecchio, sottraendosi al suo contatto.

"Perché no?"

"Perché non ci riesco se so che potrebbero uscire e vederci da un momento all'altro." si nasconde nell'incavo del suo collo.

"Ti devo ricordare quello che hai fatto poco fa senza paura che potesse uscire qualcuno e vederci?" gioca con una ciocca dei suoi capelli. "Andiamo dentro?"

"S-" viene interrotta dal suono del campanello. "Chi è?"

"Non lo so, nessuno dovrebbe essere uscito." cerca di sporgersi per vedere chi sia, ma dal punto in cui si trovano non si vede nulla. "Non si alza nessuno per aprire."

"Vado io."

"Vengo con te."

"In mutande dopo un orgasmo?" ridacchia, lui si ferma sui suoi passi e poi attraversa il giardino.

Rimane spiazzata quando trova Mateo fuori dal cancello e, immediatamente, si sente a disagio.

"Hola Mel." sorride raggiante, lasciandosi colpire da quella scollatura.

"Ciao.." saluta titubante e, prima che potesse anche solo chiedere cosa ci facesse lì, Paulo la raggiunge e poggia un braccio sulle sue spalle.

Indossa il pantaloncino della tuta che indossava prima di buttarsi in acqua con i ragazzi e, dalla sua espressione, si può facilmente intuire che non è felice di averlo lì.

"Ciao." lo saluta, osservando come il suo sorriso svanisca all'istante.

"Ciao."

. . .

÷ - DIVIDERE / Paulo DybalaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora