20

726 32 1
                                    

× "Io si, vorrei parlarti

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

× "Io si, vorrei parlarti." si avvicina più a lei, accarezzando la sua guancia.

"Non ne ho voglia." sbuffa. "Voglio tornare a casa, mettermi a letto e fare una lunga dormita."

"Hai aspettato una giornata intera, sono sicuro che resisterai per almeno un'altra mezz'ora." sorride innocentemente, cercando di convincerla. "Da quando sei così tanto interessata agli spagnoli?"

Melissa capisce immediatamente verso che direzione mira il suo discorso e sorride tra sé e sé, decidendo di provocarlo un po'.

"In realtà ho detto che io sono interessata a tutti gli uomini, a prescindere dalla loro nazionalità." sogghigna leggermente mentre piega la testa di lato.

"Allora lasciami ripetere la domanda: da quando sei interessata ad altri uomini?"

"Credi di essere il solo uomo nella mia vita?" sussurra mentre sistema il colletto della sua camicia.

"E chi sarebbero gli altri?" la vede alzare le spalle, senza spiccicare però parola. "Quindi adesso ti piace anche un tipo come Mateo, lo trovi affascinante."

"In realtà, io ho detto che gli spagnoli in generale sono affascinanti, sei tu ad aver specificato il suo nome. Non capisco perché ti metti in costate competizione con lui."

"Io non mi metto in competizione con lui." ribatte. "Anche perché credo che non ci sia storia."

"Ah si? Beh, se ne sei convinto tu." lo prende in giro e lui ci casca in pieno.

"Vorresti dire che lui mi batterebbe?"

"Sei tu che continui a dire queste cose." ridacchia mentre lo guarda negli occhi. "Alla fine siete tutti e due molto belli ma anche molto, molto fastidiosi con i vostri discorsi quando diventate insistenti. Che cos'avreste di così diverso voi due?" si prende del tempo per pensare ad un altro maniera di porgere la domanda. "Qual è la differenza tra un argentino e uno spagnolo? Sono praticamente la stessa cosa."

"Siamo più diversi di quello che immagini." la osserva senza nessuna espressione particolare in viso.

"No? Io dico che, anche se non lo vuoi ammettere, sei molto simile a lui." poggia la punta dell'indice sul suo petto, lasciandolo scendere lungo il suo torace. "Più di quanto entrambi siate disposti ad ammettere."

Paulo, stizzito, afferra la mano della ragazza e l'avvicina a sé, stringendole, con la mano libera, il fianco.

"Vuoi che ti spieghi quanto siamo diversi?"

Melissa ride un'altra volta e poi avvicina la bocca al suo orecchio, respirando leggermente.

"Explícamelo."

Paulo non se lo fa ripetere due volte, la afferra dalle cosce, lasciando sollevare un po' il vestito che indossa e fa aderire la sua schiena alla parete, iniziandola a baciare con molta foga.

"Vuoi che ti scopi qui?" domanda quando si stacca per prendere fiato, vedendola scuotere la testa.

Comincia a camminare verso l'uscita secondaria del locale, ignorando gli sguardi delle persone che li vedono, arrivando nel parcheggio. Estrae le chiavi dell'auto che ha guidato fin qui ed apre uno sportello dei sedili posteriori, riprendendo da dove si è fermato. La fa distendere a pancia in giù, facendole alzare il bacino mentre solleva il suo vestito marroncino fino alla pancia, abbassandolo anche dalla scollatura per poter toccare i suoi seni. Si dispone dietro di lei e Melissa geme quando sente le mani del ragazzo addosso e quasi urla quando si sente pentrare senza alcun preavviso. L'auto si riempie dei loro versi e dallo schiocco dei loro corpi quando s'incontrano. Le labbra di Paulo si posano sulla pelle della schiena della ragazza, lasciando sempre più succhiotti.

"Paulo!" strilla in preda al piacere, affondando le unghie nei sedili. "Più forte!"

Sente già le gambe tremare e desidera sentirlo completamente, fino in fondo. Stringe gli occhi quando riceve quel che ha chiesto e li riapre quando lo sente afferrare i suoi capelli, senza però tirarli. L'argentino si rende immediatamente conto che la ex fidanzata raggiunge l'orgasmo quando la vede quasi cedere completamente sul sedile, ma sanno entrambi che non hanno ancora finito.

"Siamo ancora uguali io e lui?" le stringe la vita con le braccia. "Lui non ti scopa come sto facendo io adesso." da un'altra spinta, ricevendo un verso che lui prende come assenso. "Vuoi andare da lui?"

Scuote la testa energicamente, muovendo i fianchi come per chiedergli di tornare a muoversi come prima. L'ultima cosa che vuole adesso è che tutto questo continui.

"Continua.." pende completamente dalle sue labbra e il suo tono di voce è lamentoso.

"Tu ammetti che tra me e lui non c'è storia." ha bisogno di sentirselo dire, così da sapere che non lei non si sta allontanando per raggiungere Mateo.

"Non c'è storia." dice, respirando profondamente. "Paulo.." si lamenta ancora, pregandolo con lo sguardo.

È lui a ridere questa volta e, sistemandosi di nuovo sulle ginocchia, torna a spingere contro di lei, continuando quello che stavano facendo. Dopo qualche minuto entrambi raggiungono l'orgasmo, staccandosi per riprendere fiato ma, a quanto pare, Melissa non è contenta. Si sistema sulle gambe di Paulo e stringe le braccia dietro al suo collo, baciandolo con passione.

"Torniamo a casa, ti voglio ancora."

"Ci sono gli altri, non possono guidare se sono ubriachi." prova a convincerla.

"Ti prego." si stringe a lui, aspettando in una risposta affermativa.

Paulo prende il cellulare e manda velocemente un messaggio ad Alessio, l'unico online che, capendo cosa sia successo tra i due, si fa una grassa risata e consiglia all'amico di tornare a casa e di divertirsi quanto può con Melissa.

"Ok, ma sistemati e togliti di dosso." la fa sedere sul sedile e lui scende per salire sul sedile anteriore, mettendo in moto.

Il viaggio è silenzioso e, quando arrivano a casa, Paulo scende ed aspetta che Melissa, un po' barcollante, sia per quello che hanno fatto e sia per l'alcol, scenda a sua volta.

"Che male.." si toglie le scarpe, decidendo di proseguire a piedi nudi.

"Dai andiamo." la incoraggia Paulo.

"Hey." lo ferma lei, fermandosi davanti a lui. "Che hai? Sei così freddo."

Potrebbe dirle che è freddo perché infastidito dalle parole che gli ha rivolto prima, quando gli ha detto che non c'è molto differenza tra lui e Mateo. Ma sa che è ubriaca e sa anche che litigare è l'ultima cosa che vuole. Rilassa le spalle e si avvicina per darle un piccolo bacio a stampo mentre la prende in braccio, portandola dentro.

"Se vuoi andare a dormire, vai." le sussurra all'orecchio ma, quando sta per adagiarla sul suo letto, lei lo stringe di più.

"No!" si tiene stretta a lui. "Ho detto che ti voglio." alza lo sguardo in sua direzione. "Perfavore."

Non riesce a resisterle e così, in un batter d'occhio, si ritrovano completamente nudi, sotto le lenzuola, a fare l'amore, accantonando il sesso sfrenato di prima.

. . .

÷ - DIVIDERE / Paulo DybalaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora