Tra Torino e Roma ci sono circa 689,7 km di distanza. Una distanza che può essere superata da sei ore in macchina o quattro in treno, una distanza che, a livello fisico, può essere facilmente rotta. La distanza del cuore, invece, è più difficile da...
Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.
× "Hai davvero una bella passione per i pantaloncini che mettono in risalto queste belle chiappe." Ginevra le fa l'occhiolino e Melissa sorride mentre porta alla bocca l'ennesimo cucchiaio di nutella. "Hai finito? Serve per i pancake."
"Ragazze, non vorrei insistere, ma sto morendo di fame!" urla Jamison, digrignando le labbra mentre agguanta il joystick e fissa lo schermo acceso.
"Non rompere e continua a giocare alla play!" gli urla di rimando Melissa, scendendo dal mobile su cui era seduta e abbandonando a malincuore il barattolo con dentro la crema. "Dici che abbiamo fatto bene a mandare Letizia per le fragole, ci sta mettendo un'eternità."
"Non mi sembra più una così buona idea." sospira Ginny, sistemando sul piatto l'ultimo pancake. "E sono fin troppi per noi sei."
"Li mangio io, ho una fame che non ci vedo!" strilla ancora il biondo. "BOOM! Ho vinto!"
Le due ragazze raggiungono in tempo il salotto per vedere Jamison ballare e prendere in giro Alessio.
"Per cosa festeggi? Hai battuto Ale, sa anche lui che è scarso." ride la maggiore delle due.
"Andiamo, poverino." lo difende l'altra.
"No, ha ragione lei. Gioco per sport." ammette il diretto interessato che passa poi il joystick alla ragazza.
"Che dovrei farmene?"
"Di solito sei brava in queste cose, fai una partita mentre io vado a prendere il tuo posto con la nutella." si alza in piedi e corre verso la cucina.
"Serve per i pancake!" gli urla dietro Ginevra che poi sospira, rinunciandoci. "Contro chi gioca?"
"Dato che è stato fermo per un torno, giocherà con Paulo." Jamison passa il suo controller all'argentino che mette via il telefono e lo osserva, lanciando poi una veloce occhiata a Melissa.
"Sarà un gioco da ragazzi." si lascia sfuggire.
Se è una sfida quelle che vuole, una sfida avrà. Melissa si siede accanto a lui e cerca di ricordare i comandi, è da un po' che non gioca.
"Quanti round sono?"
"Tre." le risponde direttamente l'ex, anche se stava parlando con Jamison. "Ma non ci arriveremo."
"La tocchi piano, eh? Dai Mel, fagli il culo." le sorride l'amica.
Premono play e immediatamente si capisce chi è che vincerà. Paulo non si dà mai tante arie per niente e, infatti, vince il primo round con un punteggio quasi alla pari. Guarda Melissa come per dirgli 'te l'avevo detto' mentre ride di gusto. La ragazza rotea gli occhi al cielo, poi un'idea inizia a prendere posto nella sua mente. Sorride in direzione di Ginevra che comincia e, quando Jamison finisce di farsi i conti per la differenza di punti tra loro, il secondo round inizia. Anche questa volta Paulo è in testa ma, dopo nove anni, Melissa sa cosa fare per distrarlo e così usa un vecchio trucco. Lentamente si avvicina a lui e, quando lo crede più opportuno, poggia la testa sulla sua spalla, iniziando poi a baciargli il collo senza spostare lo sguardo dallo schermo.
"Che cosa stai facendo?" è confuso e si vede.
"Mi piace da impazzire quando sorridi in quel modo." sussurra al suo orecchio, sfiorandogli la coscia con la mano. "Andiamo di là?"
Quell'ultima domanda lo manda in tilt per un attimo, poco ma quanto basta a Melissa per superarlo e vincere la partita, ridendo poco dopo mentre torna al suo posto.
"Non ci credo, ti sei fatto battere dalle sue moine!" esclama Alessio mentre continua a divorare cibo dalla soglia della porta. "Sei un coglione!"
Melissa e Ginevra, invece, ridono e si battono il cinque. È un trucco che usava sempre quando magari voleva le coccole o semplicemente dargli fastidio. Non era sicura al 100% che avrebbe funzionato, ma, a quanto pare non ha perso il suo tocco magico.
"Non festeggiare troppo, siamo ancora al secondo round." si sente stupido per essersi fatto distrarre dalle sue parole e doveva aspettarsi una cosa del genere, ma non è ancora finita.
Il terzo, ed ultimo, match inizia e tutti e due si sforzano per superarsi quanto più possibile ma Paulo è troppo forte e, nonostante sia in vantaggio, decide di ricambiare con la stessa moneta il favore di prima, appoggiando un braccio sulle sue spalle.
"Pensi che io mi distragga con così poco?"
"Affatto." stacca per un attimo gli occhi dallo schermo e accarezza il mento di Melissa, sollevandolo in sua direzione con due dita, creando un contatto visivo tra loro. Paulo le si avvicina come per baciarla ma, prima che le loro labbra si tocchino, riesce a portare a casa la vittoria. "Ho vinto." sorride poi beffardo, allontanandosi da lei.
"Usando i miei trucchetti però." incrocia le braccia al petto, lasciando perdere i loro giochi.
"Odia il gioco, non il giocatore." alza le spalle e batte poi il cinque ad Alessio e Jamison.
"Fanculo." adesso tocca a lei sentirsi stupida per essere caduta nella sua trappola.
"Se vuoi un bacio basta chiederlo." la prende in giro, riprendo insieme ad Alessio e Jamison.
"Preferirei morire che baciare quella bocca da traditore che hai, il bacio vallo a dare a qualche altra." afferma acida, infastidita dalla sua arroganza.
"È solo un gioco, Mel, non prendertela." ride l'amico.
Non hanno capito che non si stava riferendo al gioco, bensì, alla presunta frequentazione con chissà quale ragazza. Ginevra, invece, comprende e accarezza la spalla dell'amica.
"Perché non dici la verità?" ritorna a parlare Paulo. Melissa lo guarda, come a chiedergli di spiegarsi meglio dato che non ha capito cosa vuol dire. "Sei gelosa all'idea che io baci un'altra."
Non può negare che sia così, non sarebbe credibile. Ma sa benissimo che anche lui è altrettanto geloso all'idea di lei che bacia con un altro.
"Ti prendesse questa 'altra', almeno ti levi dai piedi una buona volta per tutte." si alza in piedi dopo aver detto ciò e va via, entrando nella sua stanza e chiudendo la porta alle sue spalle.
"Ricordatemi di non giocare più con lei ai videogiochi." parla Alessio, leccando il cucchiaio della nutela per l'ultima volta.
"Certo che voi ragazzi non capite mai niente." sospira Ginevra.
"Ragazzi, ho delle novità elettrizzanti!" esclama Letizia non appena entra dalla porta d'ingresso, con in mano un sacchetto con dentro della crema idratante e una confezione di biscotti, delle fragole nessuna traccia. "C'è qualcosa che non va?" chiede quando nota le loro facce.