35

662 34 2
                                        

× "Ma dov'è Melissa? Non la trovo da nessuna parte

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

× "Ma dov'è Melissa? Non la trovo da nessuna parte." Jamison vaga per tutta casa alla ricerca della ragazza per chiedere lei una mano con il PC che gli sta dando parecchio problemi per via di file che non riesce a scaricare.

"È in piscina, si sta rilassando." risponde Ginevra e, a quella risposta, Paulo rotea gli occhi al cielo.

Ultimamente sia Ginevra che Letizia sembrano dire sempre le stesse cose: 'si sta rilassando', 'ha bisogno di rilassarsi', 'si deve rilassare o ne andrà della sua salute mentale', 'necessita di pace e relax', ecc.. Melissa ha bisogno di staccare un po' la spina e questo è chiaro a tutti, ma nessuno dei tre ha ancora capito a cosa sia dovuta questa scelta.

"Sapevate che ci sarà una specie di congresso di tatuatori a Formentera?" Alessio svia di proposito il discorso, temendo che potesse scoppiare un altro casino.

"E tu come lo sai?" domanda Jamison.

"Ivan ha pubblicato un post in cui ha detto che ci sarà, sembra una figata."

"Potremmo andarci, pianificavo di farmi un altro tatuaggio e questa mi sembra l'occasione perfetta."

"Tu che ne dici, Paulo?"

"Si può fare. Dovremmo impiegarci circa 30 minuti se prendiamo il traghetto anche se immagino che ci sarà un casino terribile." risponde, un po' pensieroso, dovrebbe pensare bene a cosa tatuarsi.

"È questo il bello, possiamo chiedere a Melissa di chiamare Ivan e dirgli che ci saremo anche noi." ammicca Alessio.

"Perché dovete far chiamare proprio lei? Siete amici di Ivan o sbaglio?" Ginevra mette via il suo amato libro ed attende la risposta dei ragazzi.

"Si, ma Ivan farebbe qualsiasi cosa per la sua sorellina da bravo fratello maggiore qual è e quindi è più probabile che ci riservi un posto d'onore."

"Non fatela stressare, sapete che ha bisogno di rilassare corpo e mente." ripete per l'ennesima volta.

"Nessuno la obbliga a farlo, Ginny, smettila di parlare come se ogni cosa che diciamo o facciamo sia la ragione del suo 'chissà-quale' problema." sbuffa l'argentino, stufo di sentir ripetere sempre la stessa cantilena.

La ragazza ha una grandissima voglia di rispondergli a dovere ma si morde la lingua e rimane in silenzio perché ha promesso a Melissa che non si sarebbe intromessa in questa questione; la tentazione, però, è molto grande e Paulo la mette a dura prova ogni volta che dice cose del genere. Il suo silenzio le torna utile quando vede le due ragazze che mancavano all'appello entrare in cucina, dialogando tra loro. I due ex fidanzati adesso riescono a stare nella stessa stanza, ignorandosi. Lei ha già chiara la sua posizione ma non ne vuole parlare e spera che lui capisca da solo, mentre quest'ultimo attende solo il momento giusto per parlarle e provare a capire cosa le sia successo.

"Sapevi che tuo fratello sarà ad un congresso di tatuatori a Formentera?" le chiede Jamison, dimenticandosi completamente del suo problema al PC.

"Mi aveva detto qualcosa non molto tempo fa, si." si avvolge nel suo asciugamano verde e si appoggia ai fornelli. "Perché me lo chiedi?"

"Perché noi tre stavamo pensando di andarci e mi chiedevo se potessi fargli uno squillo per agevolarci dato che ci sarà un casino tremendo."

"Lo farebbe anche se telefonaste voi." senza saperlo, ripete le stesse parole dette da Ginevra poco fa.

"Si ma sai com'è Ivan, farebbe di tutto se glielo chiedesse la sua amata sorellina." Alessio si avvicina a lei e l'abbraccia. "Ti prego Mel, l'ultima cosa di cui la mia schiena ha bisogno adesso è di una fila lunga non oso immaginare quanti chilometri." ultimamente si lamenta spesso del suo terribile mal di schiena dovuto alle sue posture storte e sbagliate.

"Posso provare a chiamare." cede e sorride quando l'amico gli da un bacio sulla guancia.

Prende il telefono e manda un veloce messaggio al fratello, chiedendogli di chiamarla non appena gli sarà possibile dato che avrà molto da fare con i preparativi di quel grandissimo evento.

"Che cosa volete tatuarvi?" chiede Letizia, curiosa come pochi.

"Magari una bella scritta su tutto il petto." riflette Jamison. "Anche perché è da escludere qualcosa di troppo elaborato dato che non avrà molto tempo, dovrei ricordarmi di prendere appuntamento da lui non appena torneremo in Italia."

"Ti sei dimenticato che Ivan lavora a Palermo?" gli chiede Alessio.

"E quindi? Prenderò il treno e lo raggiungerò in Sicilia." alza le spalle.

Palermo. La città dove è iniziato tutto. La città dove Paulo ha mosso i primi passi all'interno del campionato italiano, diventando il portento che tutti vogliono e ammirano. La città in cui Melissa è nata e cresciuta, la città in cui si son conosciuti e poi messi insieme. Palermo è l'elemento che ha segnato l'inizio di questo ciclo e proprio lei si chiede se non debba essere anche quello che termina tutto. Le manca casa e scendere di tanto in tanto non aiutava più da tempo. Lasciare Torino vorrebbe dire fare tanti passi indietro sotto ogni punto di vista, da quello lavorativo a quello sentimentale. Vorrebbe dire lasciarsi molte cose alle spalle, all'improvviso.
Eppure, al momento, questa le sembra l'idea più adatta e quella che la farà stare meglio.

"Tutto bene, Mel?" chiede Alessio, facendola risvegliare dalla marea dei suoi pensieri.

"Eh? Si, sto bene." non ne parlerà con loro adesso, troverà il momento giusto ma non è questo.

"Sicura? Sembravi triste, c'è qualcosa che non va?"

"No, nulla." alza le spalle e cerca con tutte le sue forze di ignorare lo sguardo di Paulo.

Sa già che vorrebbe chiederle come sta, cosa ci sia che non va e che la rende così spenta e triste. Non è la prima volta che si incanta nel bel mezzo del discorso e lascia brillare i suoi occhi di una luce triste. Sospira e chiude momentaneamente gli occhi, cercando di scacciare via i pensieri negativi che la stanno tormentando.

"Ti squilla il telefono." le dice Jamison, sentendo il suo cellulare vibrare contro il mobile.

"È Ivan." si allontana mentre risponde, uscendo fuori e sentendo l'improvvisa voglia di piangere un'altra volta.

Ivan ha sempre rappresentato casa, la casa che ha lasciato per Paulo e che ha ricercato a Torino insieme a lui, nonostante i suoi genitori fossero scettici. Suo fratello l'ha appoggiata in tutto e adesso si sente come se stesse tradendo le sue aspettative.

. . .

÷ - DIVIDERE / Paulo DybalaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora