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× "Wow

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× "Wow." mormora Paulo quando vede Melissa scendere le scale, tenendosi dal corrimano per non cadere.

"Non fare il finto stupito, mi hai vista mentre mi vestivo." lo becca, provocando una sua risata.

"Non è colpa mia se sei stupenda anche dopo 800 occhiate." le porge il braccio per tenersi e lei si stringe immediatamente a lui.

"Se guidi tu, vuol dire che non ti ubriacherai insieme a me questa sera." mormora mentre si siede dal lato del passeggero, mentre tutti gli altri sono seduti su quelli posteriori.

"Vorrà dire che ne faremo a meno, diosa, almeno per oggi." le accarezza la guancia e subito dopo mette in moto.

Il locale scelto da Mateo non dista molto da casa loro, quello che fa perdere più tempo è l'intenso traffico del venerdì sera che rende quasi inaccessibili le strade. Le pareti del locale sono tinte di un blu scuro e una grande insegna a led che ne riporta il nome è ben sistemata sopra l'accesso principale. Tutto è arredato con sfumature del blu e del bianco, creando un bel contrasto che viene oscurato dalle luci stroboscopiche.

"Hola amigos!" Mateo, intento a ballare e a tener in mano un bicchiere di chissà cosa, si avvicina al gruppo di amici e li saluta uno ad uno. "Come va? Vi piace qui?" poggia immediatamente il braccio sulle spalle di Melissa. "Questa sera sei più bella del solito."

"Grazie." sorride ma si stacca dalla sua presa con la scusa di sistemare il cinturino delle scarpe.

"Venite, vi offro qualcosa da bere." non sembra notare il disagio della ragazza e comincia a camminare verso il bancone del bar.

"Siamo qui da nemmeno cinque minuti e già quello mi sta dando sui nervi." si lamenta l'argentino, infastidito dal comportamento dello spagnolo.

"Dai, sta' tranquillo." tenta Melissa ma lo vede sospirare e scuotere la testa, evidentemente immerso nei suoi pensieri.

Quando stava per dire lui qualcosa, come di non farsi rovinare la serata da una cosa così frivola, che per lui tanto frivola non è, si rende conto di aver Mateo davanti e quindi chiude la bocca.

"Ecco a voi." da loro in mano dei bicchieri pieni di champagne. "Direi di fare un brindisi alla nostra nuova amicizia."

Fanno questo benedetto brindisi e, quando l'imprenditore si allontana per raggiungere altri invitati, i sei sono finalmente liberi di prendere posto in una zona più discreta.

"Sei ancora arrabbiato?" domanda Melissa a Paulo, vedendolo accigliato.

"Non ci pensare." si limita a dire, poggiando il suo bicchiere, di nuovo vuoto, sul tavolo che ha davanti.

"Dai." ripete, abbracciandolo e poggiando la testa contro il suo petto.

Lui sorride e le accarezza i capelli, dandole un piccolo bacio sulla fronte. È per questo che avrebbe preferito restare a casa, magari da sola con lui, lontana da gelosie e rabbia.

"AH!" urla Letizia. "Questa è la mia canzone!" saltella estasiata. "Dai voi due, venite a ballare con me!" afferra sia Ginevra che Melissa. "Fate dopo i piccioncini voi due, intanto prestamela un secondo."

"Ti dispiace?" Melissa guarda Paulo che scuote la testa, lasciandola poi andare tra le grinfie delle sue amiche.

Passerebbe ore a guardarla ballare e quella che sembrava una canzone, poi sono due, poi tre. I loro bicchieri non sono mai vuoti perché qualcuno passa sempre a riempirli con varie cose. Dopo un'ultima sfrenata danza sulle note di una canzone di Ozuna, Melissa si prende una pausa e cammina verso Paulo. In preda all'euforia gli si getta addosso e gli bacia le labbra, ma Paulo si allontana un attimo mentre tiene il telefono vicino all'orecchio, dettaglio che la ragazza non aveva notato.

"Parli dopo, adesso metti giù." sbuffa quando la ignora, continuando ad ascoltare quello che l'altra persona sta dicendo.

"Si, un attimo solo." sposta Melissa dalle sue gambe e si alza in piedi per allontanarsi e parlare più tranquillamente.

La castana lo osserva, vedendolo sorridere di tanto in tanto e arrabbiandosi. Aveva dimenticato la  faccenda della probabile ragazza con cui si frequenta. Si alza in piedi e raggiunge i suoi amici, sedendosi sullo sgabello davanti al bancone, tra Alessio e Jamison.

"Dov'è il tuo love bird?" domanda Alessio, stranito dalla mancata presenza di Paulo.

"È al telefono." risponde mentre gli prende di mano il bicchiere.

"E tu non gli stai dietro perché..?"

"Perché non sono la sua segretaria e perché è stato lui ad allontanarsi quando mi sono avvicinata."

"Oh, quindi adesso sei arrabbiata con lui." ride il biondo.

"Parecchio." sistema i capelli dietro le spalle, agitandosi parecchio sullo sgabello, non riuscendo a stare ferma.

"E già brilla." lo segue Alessio.

"Probabile." alza le spalle. "Sempre meglio che starsene incollati al telefono con chissà chi ad una festa."

I due scoppiano a ridere, sapendo che per il loro migliore amico, tutto questo, sarà una bella gatta da pelare, soprattutto da sobrio quando lei sta perdendo sempre più lucidità.

"Non sapevo vi piacesse tenere banco." arriva anche Mateo insieme ad un suo amico.

"Non mi piace tenere banco." Melissa risponde in modo scorbutico anche a lui.

"Siamo sulla stessa lunghezza d'onda allora, perché non andiamo a ballare noi due e lasciano questi vecchietti al loro bancone?"

Ballare con Mateo è una pessima idea perché Paulo potrebbe infuriarsi, se ne rende conto anche da ubriaca. Non può dirgli di sì.

"Avevo già promesso a Leti che le avrei concesso un altro ballo." risponde, facendo prendere un respiro di sollievo a Jamison e Alessio.

"Mi sembra di averle viste con dei miei amici, magari balliamo tutti insieme." propone allora e quella sembra un'opzione pii fattibile e anche più pacifica.

Insieme raggiungono gli altri, in mezzo alla pista, uno più ubriaco dell'altro, soggetti a forti risate a cui, poco dopo, si aggiungono anche quelle di Melissa e Mateo. La ragazza abbraccia Ginevra e inizia a ballare con lei, strette strette, facendole dimenticare per un attimo tutta la faccenda di Paulo.

"Dov'è Melissa?" chiede Paulo, di ritorno dalla sua telefonata.

"Lo vedi quel gruppo di persone ubriache, sudate, eccitate ed euforiche da sembrare quasi pazze? Lì." risponde Alessio.

L'argentino la osserva ballare, sorridere mentre i suoi capelli si muovono per aria e l'alcol le da quella luce che la rende ancora più irresistibile.

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÷ - DIVIDERE / Paulo DybalaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora