Jay Halstead era stato finalmente trovato e tratto in salvo. Purtroppo, però, il giovane non era in buone condizioni come tutti speravano.
Mentre Will aveva già subito un lungo intervento, effettuato dal dottor Rhodes, il detective stava per iniziare il suo calvario.
Il giovane fu affidato al dottor Choi, il quale terminato di ascoltare i paramedici corse immediatamente verso una delle stanze libere che gli aveva indicato Maggie iniziando a trasferirlo dalla barella al lettino.
- Su dai, forza, muoviamoci. Non c'è tempo da perdere! Uno, due, tre... -
Bisognava iniziare subito a curare le ferite. La tempestività è tutto in certi casi.
- Cos'è quest'odore? Sì chiesero poi tutti i presenti nella stanza.
Era un odore molto forte e nauseante. Era già presente all'ingresso del pronto soccorso, ma evidentemente era passato in secondo piano poiché erano tutti presi ad ascoltare i paramedici.
Hailey, che aveva seguito i medici che spingevano dentro la barella, si fermò sulla porta e spiegò loro con difficoltà come avevano trovato il giovane prima di essere mandata in sala d'attesa. A quel punto il dottore si mise a lavoro.
- April taglia via i vestiti, quei pezzi che rimangono e dagli una ripulita. - disse Choi.
Così tutti si misero a lavoro e non appena possibile Ethan iniziò a visitarlo.
Sulla schiena del giovane detective vi erano tante ferite dovute allo sfregamento con il pavimento in cemento ed erano infette. Erano state in contatto con le sostanze maleodoranti presenti nella stanza in cui era stato abbandonato il corpo di Jay. I rapitori lo credevano ormai morto.
Essendoci l'infezione era normale che il giovane avesse la febbre.
Le ferite vennero pulite per evitare il propagarsi dell'infezione stessa e poi Choi continuò a verificare il resto dei danni.Partendo dal viso, Jay aveva un occhio livido e gonfio tanto che sembrava essere impossibile da aprire, il suo naso era rotto ed su tutta la faccia aveva numerosi lividi qui e lì.
Anche la parte del busto era di vari colori dal giallo al blu o al viola ed Ethan verificò la presenza di costole rotte o problemi interni effettuando anche una radiografia portatile.Jay aveva due paia di costole rotte e due lesionate. Una di esse aveva perforato il polmone, causando un emotorace con correlato sanguinamento, di fatti la saturazione non era ottimale. Vi era inoltre un'emorragia interna che doveva essere verificata non essendo chiara la provenienza.
Senza perdere tempo, dopo aver collegato il giovane all'ossigeno, il dottore iniziò ad approfondire il tutto. Il detective aveva un emotorace sinistro ed un polmone collassato.
- April kit per il drenaggio toracico. Dobbiamo fare uscire il sangue che è bloccato. - disse Choi
- Subito dottore - rispose l'infermiera e così dicendo uscì rapidamente per prendere tutto il necessario tornando dopo pochissimi istanti.
Pochi secondi dopo Ethan stava già procedendo a pulire la parte con la lidocaina per inserire il tubo toracico. La procedura era abbastanza dolorosa, ma Jay non sussultò nemmeno.
Una volta fatto ciò vennero stabilizzate la mano sinistra della quale il dito medio, l'anulare ed il mignolo erano fratturati, la spalla e la scapola sinistra che lo erano pure, la gamba destra che aveva l'osso delle tibia che era fuoriuscito.
Fatto ciò il dottor Choi cominciò ad organizzare il tutto per fare andare il giovane in sala operatoria a causa della presenza di un'emorragia interna.
Il tutto non prima di avergli fatto inserire, nel braccio buono, una linea centrale per fargli arrivare in vena gli antibiotici.Se solo avesse potuto Ethan avrebbe aspettato per far intervenire, per lo meno che scendesse la febbre, ma ciò non era possibile viste le gravi ferite del giovane.
- Su forza prepariamolo per la sala operatoria. - disse quindi il dottore.
- Il chirurgo è impegnato in un'operazione - disse Liz, un'altra delle infermiere che stava aiutando con Jay.
- Digli di muoversi che abbiamo bisogno di lui, oppure vedi di trovare qualcun'altro. Qui non c'è tempo da perdere se vogliamo salvargli la vita. - rispose concitato Choi
Fuori dalla stanza di Jay uno stanco dottor Rhodes cercava di riprendere fiato e di recuperare quel briciolo di energie che gli consentisse di tornare a casa o per lo meno di raggiungere una stanza per i medici per riposarsi un po'. Era stato un turno estenuante per lui, era entrato ed uscito di continuo dalla sala operatoria senza avere nemmeno un minuto per riprendere fiato. Dopo aver terminato il suo orario di lavoro, infatti, era tornato indietro per operare Will.
Era un po' ricurvo sulla sedia e si massaggiava la tempia con la mano destra quasi per scacciare il mal di testa che stava via via aumentando la sua intensità.
Sentendo la conversazione che si era creata nella stanza, il dottore poggiò la tazza sul tavolino e si fece forza per alzarsi.
Non era ancora finita. Qualcuno aveva bisogno di lui. Nonostante la stanchezza era consapevole che lui era un chirurgo e non poteva tirarsi indietro. Se non c'era nessuno disponibile sarebbe stato lui ad operare Jay.
Purtroppo però il suo corpo non era dello stesso avviso. Non appena in piedi un forte capogiro gli fece perdere l'equilibrio e sarebbe finito sul pavimento se non ci fossero stati un'altra infermiera ed un collega a sorreggerlo.
- Dottor Rhodes si sente bene? - chiesero entrambi preoccupati
- Sto... Bene.. io.. io devo.. io devo operare. - disse bisascicando le parole con gli occhi che si stavano per chiudere da soli.- Lei non va da nessuna parte, tanto meno ad operare. - disse il suo collega.
Il giovane dottore alla fine si fece carico del peso di Rhodes che venne portato in una stanza di guardia con l'ordine di riposare un po'.
- Io non... io devo... Operare Jay... Non c'è chirurgo.. io devo... Salvarlo.... - iniziò a farfugliare Connor, ma prima di rendersene conto era già nel mondo dei sogni. Era completamente a pezzi.. Così tanto che i suoi occhi si chiusero prima ancora che se ne rendesse conto.
- Dorma bene dottore - esclamò l'infermiera mettendogli una coperta sopra - e si ricordi che non siamo delle macchine. Non è un peccato perdersi una pausa a volte.
Nel frattempo un medico stava entrando dalle porte del pronto soccorso.
Per fortuna il dottor Johnson, proprio in quell'occasione, arrivò in anticipo rispetto all'inizio del suo turno e subito si mise a disposizione e si preparò per operare.In men che non si dica il giovane Halstead fu portato in sala operatoria mentre la sala d'attesa era gremita di agenti dell'intelligence che erano lì in attesa di notizie.
Tutti in quell'ospedale erano con il fiato sospeso per la sorte dei fratelli.
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Due fratelli da salvare
AventuraE se i fratelli fossero rapiti da un pazzo criminale? Ce la farebbero a salvarsi o sarebbe la fine degli Halstead?