Chirurgia e arrivi

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Dopo diverse ore terminò l'intervento di Will.
Il dottor Rhodes era davvero stanco e provato. Il fatto di aver quasi perso uno dei suoi amici sul tavolo operatorio lo aveva terrorizzato.

Aveva avuto paura di non essere in grado di salvarlo. Teneva che il dottor Halstead potesse morire mentre aveva le mani dentro di lui e ciò tecnicamente era successo una volta.

Una volta uscito dalla sala operatoria Connor si diresse in bagno per lavarsi. Voleva stare solo e quindi, quella volta, non usò gli appositi lavandini presenti fuori della sala operatoria.

Giunto lì evitando con cura tutti Rhodes si guardò allo specchio. Il suo viso era pallido, provato. Era così stanco.
Le sue mani erano coperte dai guanti bianchi che in quel momento erano rossi, pieni del sangue di Will.

Aprì l'acqua del lavandino e mentre questa scorreva lui continuò a fissarsi le mani senza riuscire a fare altro. Nella sua mente passavano intanto tutte le immagini di ciò che era accaduto in sala.

Dopo diversi minuti, quando si sentì pronto Connor tolse finalmente i guanti e l'abito per la sala operatoria anch'esso sporco di sangue.

Le sue mani erano intrise del sangue di Will e così Rodhes iniziò a lavarle strofinandole a più non posso come se volesse lavare via la pelle. Le insaponava e le strofinava con forza, quasi provocandosi dolore, anche se su di esse non vi era nulla.

Mentre lo faceva calde lacrime scendevano dai suoi occhi. Finalmente si stava lasciando andare, piangeva disperatamente, singhiozzava. Ritrovandosi tutto solo, si era lasciato andare, stava dando libero sfogo a tutte quelle emozione che fino a quel momento aveva trattenuto.

Allontanatosi dal lavandino si poggiò al muro e si lasciò cadere scivolando con la schiena contro di esso. Rimase seduto a terra per un po' finché non iniziò a sentirsi pronto ad incontrare i familiari del suo paziente che erano la sua collega ed l'infermiera Lockwood anch'essi suoi amici.

Alzatosi da terra si diede una sistemata ricomponendosi e poi uscì dal bagno dirigendosi verso la sala d'attesa.

Natalie e Maggie erano fermi al bancone delle infermiere e stavano parlando tra di loro.
I due si voltarono notando il suo arrivo come anche altri dottori.

Tutti si resero conto di quanto Connor fosse pallido, stanco. Lo osservavano in attesa di una sua reazione.

Il gruppo comprese che tutto era andata bene quando il suo volto sembrò illuminarsi.

- Allora l'intervento è riuscito, sono riuscito a sistemare le costole. Durante la procedura Wi... è andato in arresto, lo avevamo perso.... c'è stata una massiccia emorragia... ma ho fatto ripartire il cuore shockandolo internamente e l'abbiamo riportato indietro. A quel punto ho fermato l'emorragia derivante dalla sua milza e riparato il danno un. -

Tutti ascoltavano con attenzione. Il dottor Rhodes dimenticò che si trattava di colleghi e scelse di utilizzare termini semplici come se si trattasse di familiari che non conoscevano la terminologia medica.

- Si riprenderà? - chiese qualcuno

- Non posso dirlo con certezza. La situazione è delicata - disse sospirando Connor - Halstead non è ancora fuori pericolo bisognava vedere come procede il suo recupero.

- Connor grazie per ciò che hai fatto per lui. - disse Natalie che poi aggiunse - Posso vederlo? -

- Si, ma solo per pochi minuti. Ti consiglio poi di tornare a casa un po' per riposarti. - le disse il dottore vedendola abbastanza provata. - Will è sedato dormirà ancora per molto finché il suo corpo non si sarà ripreso.

Detto ciò poi Connor si sedette in sala d'attesa cercando di riprendere fiato mentre gli altri medici dopo aver ascoltato cominciavano ad andare via tornando ai loro lavoro.
Il medico non ce la faceva proprio più infatti chiede a Maggie di accompagnare la dottoressa Manning da Will.

April intanto che aveva ascoltato tutto ciò che Rhodes aveva detto rimanendo però a distanza, vedendolo così affaticato, si allontanò per un attimo da lì. Dopo aver preso una tazza di caffè fumante si avvicinò al dottore porgendogliela.

- Ti ringrazio April.- gli disse e poi tutti si voltarono verso Meggie che stava rispondendo al telefono.

- C'è un nuovo arrivo - disse l'infermiera.
Ethan ed April quindi si diressero verso di lei in attesa dell'arrivo e la notarono pensierosa con Connor che la osservava a distanza seduto mentre sorseggiava il caffè godendosi quell'attimo di pausa.

- Che succede? Sei preoccupata per Will? Vedrai che supererà anche questa - disse Ethan

- Si, lo spero, ma non è solo questo... Il nuovo arrivo è...- disse lasciando tutti in sospeso.

- È? - chiesero tutti i presenti in coro.

- È un detective dell'Intelligence, spero abbiano ritrovato Jay e che stia bene. - disse sospirando l'infermiera.

Il gruppo continuò a discutere per un po' utilizzando come argomento principale i fratelli Halstead.
Il loro scambio fu interrotto un bel po' di tempo dopo dell'ingresso dei paranedici che trascinavano la barella.

La Lockwood, la Sexton, Rhodes e Choi si avvicinarono immediatamente a loro.

- Maschio 32 anni, lesioni multiple al viso, sul tronco, sull'addome, agli arti... L'abbiamo perso due volte venendo qui e poi sono stata costretta a shockarlo per recuperare il battito. L'ho intubato per permettergli di respirare. Temperatura 39.9 °C (103.82F) segno forse di infezione - lì informò Silvye.

I presenti rimasero a bocca aperta. Sì trattava proprio di Jay e come era stato per Will tutto il suo corpo era coperto da lividi e ferite.A differenza del dottore però il viso del detective era decisamente messo peggio. la sua faccia era completamente ricoperta di un ammasso di sangue e di lividi blu e violacei. Non sembrava più lui.

Due fratelli da salvareDove le storie prendono vita. Scoprilo ora