Intanto nel laboratorio improvvisato creato dal "dottore/scienziato" Brown, Will se ne stava lì disteso su quella barella di ospedale.
A causa delle ferite riportate e del sangue che aveva perso, entrava ed usciva dalla coscienza alternando rari momenti di lucidità a momenti di confusione, all'abbandono completo alle tenebre.In quei rari momenti in cui era presente pensava a Jay. Ricordava le ultime parole dette da quel malvagio criminale prima di andare via dalla stanza per fare chissà cosa.
- Aspettiamo che tuo fratello si unisca a noi e daremo il via alla festa -Più o meno era questo che aveva detto o forse quello che voleva intendere. Will non ricordava più le parole esatte che Brown aveva utilizzato, ma il senso era assolutamente quello. In cuor suo faceva quindi l'unica cosa che gli era possibile fare, pregare.
Il dottor Halstead comunque non lo faceva per sé, era come se ormai fosse rassegnato in un certo qual senso a subire quel trattamento senza sapere se si sarebbe salvato o meno.
Si rivolga al Signore per Jay, pregava affinché lui lo proteggesse, poiché almeno uno di loro potesse salvarsi da quel destino crudele che già era toccato a lui.
Purtroppo ciò che però Will non poteva sapere era che i due scagnozzi, altro criminali incalliti, avevano già portato a termine il loro compito.
Jay si trovava già, addormentato, dentro il baule della macchina, la stessa con cui avevano trasportato al loro covo suo fratello.
La prassi utilizzata per il suo rapimento risultò essere comunque sempre la stessa. Dopo essere stato addormentato era stato avvolto in una specie di tappeto e trascinato nel baule dell'auto.
Una volta giunti al loro nascondiglio, il detective fu portato nella stanza e fu gettato in un angolo con le braccia legate lungo il corpo ad uno dei pilastri della stanza.
La rivista corda era davvero stretta, stava ferendo già i suoi polsi, nonostante il giovane fosse ancora immobile sotto l'effetto del cloroformio.Di fonte a dove era stato lasciato lui, vi era ancora la sedia su cui, in precedenza, era stato legato Will e lì vicino, a terra, vi era un miscuglio nauseabondo di sangue e vomito.
In quel momento comunque Jay stava ancora dormendo ignaro di tutto ciò che accadendo. L'effetto del cloroformio non era ancora svanito, per cui per ora lui poteva evitare di vedere quello spettacolo raccapricciante e di registrare gli odori presenti lì.
Ci volle un bel po' di attesa ancora perché il detective Halstead si svegliasse.
Il sole cominciava a sorgere e pian piano iniziò ad illuminare la stanza penetrando dalle piccole finestre presenti sul soffitto unico sbocco di luce presenti in quella stanza.
Circa mezz'ora dopo essere stato legato lì, il detective aprì gli occhi ed iniziò a guardarsi intorno. Non riusciva capire dove si trovasse.
Notò che si trattava di un capannone abbandonato, non vi era alcun indizio che gli facessere comprende in che zona si trovava.
Era cosi stordito che gli fu difficile orientarsi in un primo momento capire dove fosse finito, inoltre gli strascichi di quella sostanza gli avevano lasciato un gran mal di testa.
Le braccia gli facevano male perfetto quanto erano legate strette.
Volendo cercare una posizione leggermente più comoda provò a spostarle, ma ciò che ottenne fu solo sentire dolore con dei tagli e graffi che si erano formati strofinando gli arti contro il cemento non rifinito del pilastro ed i polsi contro la corda ruvida.Più tentata di liberarsi e più il suo corpo si feriva. Provò più volte, ma non ottenne nessun risultato se non quello di farsi del male.
Fino a quel momento si era concentrato sul trovare una posizione un po' più comoda, per quanto potesse essere possibile.
Dopo essere riuscito a mettere a fuoco tutto ciò che lo circondava, dopo essersi abituato alla luce della stanza che piano piano aumentava, si trovò di fronte un raccapricciante spettacolo.
Fu proprio in quel momento che l'uomo che aveva organizzato tutto, accompagnato dai suoi scagnozzi, fece il suo ingresso nella stanza, pronto per rimettere in scena la stessa solfa.
Tutti e tre indossavano nuovamente le maschere ed il capo aveva il dispositivo per cambiare voce.
Sentirlo parlare in quel modo era davvero fastidioso.
- Il nostro giovane detective si è svegliato finalmente - disse l'uomo.
- Chi sei? Ha rapito tu mio fratello?Dov'è Will? - urlò furiosamente Jay
- Tranquillo, anche lui è qui, lo vedrai presto... tutto però avverrà a tempo debito - rispose l'uomo togliendosi il passamontagna e quindi facendo a meno anche del dispositivo cambia voce cominciando a parlare adirato. - Tu.. tu maledetto... mi hai rovinato... e adesso la pagherai...-
Immediatamente Jay lo riconobbe, quel volto, quella voce, erano rimasti impressi nella sua mente, era Oliver Brown.
Il detective lo aveva arrestato, era stato proprio lui a catturarlo, mettergli le manette consegnandolo si colleghi perché lo portassero in una cella. Tutto ciò era avvenuto esattamente un anno prima, proprio quello stesso giorno, il 13 dicembre.
- Tu sei un pazzo Brown. Non capisco come tu sia potuto uscire così presto di prigione. Che cosa vuoi da noi? Ciò che hai avuto lo meritavi, il giusto prezzi da pagare per ciò che hai fatto o forse hai ottenuto anche troppo poco per tutti quegli innocenti che hai ucciso. Dovevi marcire in galera - aggiunse il detective.
- Giusto prezzo dici? Giusto per chi si prodigava a farsí che la scienza progredisca? - disse lui con tono nervoso ed arrogante m
Jay lo guardava disgustato.
- Come hai fatto a fuggire di prigione?- chiese quest'ultimo.
- Le buone azioni ripagano con un po' di aiuto e poi la fuga... - disse il capo e prima di uscire dalla stanza aggiunse.- divertitevi ragazzi.
Brown era andato via ed aveva lasciato Jay nelle mani dei suoi scagnozzi.
Anche per i due energumeni, quindi, valeva lo stesso copione, stessi colpi messi a segno su Will. Erano liberi di divertirsi, con l'unica differenza che il detective, spinto dalla rabbia e l'odio che provava per quel maledetto, si era già alzato in piedi in qualche modo e non v'era bisogno che fosse tenuto.
In poco tempo iniziò la prima scarica di colpi e Jay cercò di proteggersi per come poteva.
Poco tempo dopo, mentre i due scagnozzi godevano nel fare male al detective, Brown rientrò nella stanza.
- Assicuratevi che veda la sorpresa che ho preparato per lui e poi potrete completare l'opera.- aggiunse e poi andò nuovamente via.
Il suo obbiettivo in quel momento era fare soffrire Jay il più possibile senza ucciderlo e di fatti fece in modo di ricordare ai suoi scagnozzi che gli serviva vivo.
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Due fratelli da salvare
PertualanganE se i fratelli fossero rapiti da un pazzo criminale? Ce la farebbero a salvarsi o sarebbe la fine degli Halstead?