Il dottor Brown aveva iniettato il farmaco di sua creazione a Will e la sua reazione ad esso era stata più che positiva in un primo momento. Ciò aveva spinto il presunto medico a fare preparare Will per essere liberato. L'uomo desiderava verificare gli effetti della sostanza anche nella quotidianità, nei confronti degli altri.
Ciò che quello svitato non sapeva, però, era che quel farmaco stava facendo del male a Will. Forse quell'effetto poteva essere stato dipeso anche dal miscuglio tra quello e il cloroformio, fatto sta però che il giovane dottore stava andando in tilt.
Ovviamente non erano da dimenticare nemmeno le numerose ferite esterne ed interne che erano presenti sul suo corpo.Più il tempo passava e più Will faceva fatica a reggersi in piedi. Reggendosi dai bidoni della spazzatura che erano vicini a lui il dottore si era alzato in piedi ed aveva iniziato a camminare per le vie della città senza capire dove stesse andando.
Era come una canna in balia del vento che dondolava vistosamente sbandando da una parte all'altra.Dentro di sé si sentiva molto triste e solo.
Quelle sensazioni erano l'opposto di quelle che dovevano essere determinate dall'effetto del medicinale.Più camminava e poi diventava difficile farlo. Piano piano dovette avvicinarsi ai muri ed ai lampioni della luce per potersi reggere in piedi.
Eppure Will non si fermava, continuava ad andare avanti senza meta.
Due o tre ore dopo che aveva iniziato a camminare il suo andamento cambiò vistosamente. Ormai abbastanza stanco infatti, Iniziò a trascinarsi nella neve alta continuando a reggersi da tutto ciò che trovava vicino a sé.Una bambina lo vide da lontano e scappando dalla madre si avvicinò a lui avendone compassione.
- che cos'hai? Gli chiese - tieni prendi un po' d'acqua.
La bambina gli porse la bottiglietts che aveva tra le mani aprendogli il tappo e Will dopo averla ringraziata, con una voce abbastanza rauca, la prese con mani tremanti trangugiandone il contenuto. Quel liquido fresco gli aveva dato davvero un po' di sollievo avendo la gola abbastanza irritata.
Fu in quel momento, però, che arrivò la madre della bambina che, invece di aiutare il giovane dottore, trascinò via la figlia da lui pensando che fosse un ubriacone.
E così Will ritrovandosi nuovamente solo e senza nessuno che lo aiutasse ripartì vagando nuovamente tra un isolato e l'altro.
Ben presto però arrivò il momento in cui non ce la fece davvero più e si lasciò andare inghiottito dall'oscurità.
Fortuna volle che nel cadere Will battesse anche la testa contro un palo. Il colpo fu davvero duro, poiché essendo svenuto il dottore era caduto a peso morto.
Una nuova ferita a quel punto si era aggiunta alle tante già presenti sul suo corpo. Sulla sua fronte vi era adesso un taglio abbastanza profondo ed il sangue colava da esso finendo anche sulla neve.
Intanto il detective era ancora nelle mani di quello psicopatico. Quel dottore da strapazzo attendeva impazientemente di scaricare i video dalla piccola telecamera posta sugli indumenti di Will. Voleva analizzare gli effetti della sostanza ed aveva istruito i suoi scagnozzi perché organizzassero tutti gli strumenti necessari per fare ciò.
Jay invece era stato lasciato lì in un angolo della stanza ed era stato nuovamente legato. Questo era stato fatto non perché ci fosse la possibilità che lui scappasse, ma perché lo scienziato pazzo godeva nel vederlo soffrire.
Il detective l'aveva rovinato, per colpa sua l'avevano radiato e non era più considerato uno scienziato o un farmacista e quindi doveva assolutamente pagare.
Di tanto in tanto i suoi scagnozzi gli andavano vicino per sferrargli qualche altro calcio o sputarci contro schiacciando con i piedi alcune parti del suo corpo come fossero cicche di sigarette.
Il giovane era in piena agonia.
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Due fratelli da salvare
PertualanganE se i fratelli fossero rapiti da un pazzo criminale? Ce la farebbero a salvarsi o sarebbe la fine degli Halstead?