Piccoli passi avanti

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Era già primo pomeriggio quando Antonio raggiunse Adam in ospedale.

- Ruzek - disse salutando

- Antonio - rispose l'altro. - ben tornato. Com'è andata la licenza? -

- Tutto bene, grazie. - rispose Dawson

Rimasero poi per pochi istanti in silenzio, osservando la porta della stanza dove si trovava il dottore e poi il detective anziano continuò:
- Possibile che vado via solo per un paio di giorni e quando torno... ma che diavolo è successo? -

Ruzek a quel punto iniziò a raccontare al collega tutti i fatti partendo dal principio. Lo informò anche sulle condizioni di Will che aveva appena saputo avendo parlato con il dottore che lo aveva preso in carico non appena giunti in ospedale.

- Hai informato Voight sullo stato di Will? - domandò Dawson.

- Si, l'ho chiamato pochi minuti fa. Gli ho detto anche di questa. - disse Ruzek mostrando al collega il piccolo oggettino che avevano trovato.

- Che cos'è? - chiese dubbioso Antonio guardandolo da lontano mrbtre il pacchettino era tra le mani

- Una telecamera - rispose Adam - l'abbiamo trovata mentre io paramedico Silvye Brett tagliava i vestiti di Will per agire su di lui. Me l'ha portata poco fa sapendo che l'avremmo dovuta far analizzare - rispose il poliziotto.

- È l'unico indizio che abbiamo? - chiese Dawson

- Beh questo e poco altro. - rispose Adam -

- Allora, facciamo così, io prendo la microcamera e la porto a Mouse, vediamo se riesce a capire cosa sia accaduto, sicuramente riescirà a scoprire cos'ha registrato sperando che possa essere utile e che sia possibile ricavarne informazioni utili per trovare Jay. Tu, invece, resta qui e non lasciare per nessun motivo Will senza custodia. - disse il più anziano.

- Dici che potrebbero trovarlo e... - disse il più giovane dei due lasciando in sospeso volontariamente la frase.

- Tutto potrebbe essere. Non sappiamo se Will sia scappato o se sia stato liberato. Ovviamente è più probabile la prima ipotesi, sarebbe strano che venisse deliberatamente lasciato andare. Arriverà qualcuno dal distretto a fare coppia con te. Se lui è scappato dobbiamo tenere gli occhi aperti poiché qualcuno potrebbe anche venire a completare l'opera - disse Antonio preoccupato.

- Si, hai ragione. Non mi allontanero da lui per nessun motivo. - disse Adam

E così Dawson andò via rapidamente. Prima sarebbe arrivato da Greg, prima gli avrebbe lasciato la microcamera, prima il tecnico di sarebbe potuto mettere all'opera ed ottenere le tanto attese informazioni.

Ovviamente le strade della città di Chicago erano sempre piene di traffico, anche se non era l'ora di punta e così Antonio impiegò tanto tempo in più rispetto a quando ce ne sarebbe voluto realmente per coprire la distanza tra il Med ed il distretto.

Durante il tragitto inoltre, il detective contattò Voight:

- Sergente ho bisogno che mouse venga lì per analizzare la telecamera. - gli disse. Non voleva perdere tempo, ogni minuto era prezioso per trovare il suo amico.

- Sta tranquillo, Mouse è già qui, stiamo aspettando la telecamera. -

Così Dawson continuò a guidare in mezzo a quel traffico infernale cercando di accelerare quando poteva volendo arrivare al distretto il prima possibile.

Una volta giunto lì consegnò la telecamera nelle mani del tecnico che la osservò e mettendosi a lavoro disse euforico.

- Wow, non ne avevo mai vista una così. Ho letto tanti articoli sul funzionamento di questo tipo di telecamere, ma non ne avevo mai avuta una tra le mani. -

- Quando possiamo avere qualche informazione in più? - domandò il sergente che in cuor suo fremeva. Voleva qualcosa che gli permettesse di capire dove si trovasse il suo ragazzo per andare a salvarlo togliendolo dalle grinfie di quei criminali.

- Presto, o almeno spero...- rispose Greg

- Speri? - domandarono attoniti Hank ed Antonio.

- Di per se non è difficile ottenere le immagini registrate, purtroppo però questi tipi di modelli sono dotati di password, è una chiave d'accesso per vedere i filmati. - spiegò il tecnico.

- E tu trovala - disse risoluto il sergente.

Così mouse portò via con sé la microcamera  dirigendosi verso il suo laboratorio ed una volta lì si mise immediatamente all'opera.

Non era facile sbloccare quello strumento, ma lui ce l'avrebbe messa tutta.

- Tieni duro amico, scoprirò dove ti tengono quei maledetti.

Intanto nel magazzino, mentre tutti si davano da fare per trovarlo e salvarlo, Jay ormai entrava ed usciva dallo stato di coscienza. Nei suoi momenti di lucidità pensava a suo fratello ed era felice che almeno lui fosse riuscito a salvarsi. Sarebbe rimasto l'unico Halstead superstite.

Due fratelli da salvareDove le storie prendono vita. Scoprilo ora