Festa

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Il viaggio verso il Molly's fu piuttosto tranquillo e silenzioso.
Jay aveva deciso di non svegliare il fratello, stava dormendo così bene. Il dottore era così stanco da essere sprofondato immediatamente in un sonno profondo anche se dormire in auto era comunque abbastanza scomodo.

Il detective aveva deciso di farlo riposare un po' prima di scendere dall'auto per entrare nel locale per la festa.

Sapeva che quella era la scelta sbagliata.
Quando Will si sarebbe svegliato si sarebbe sentito più stordito che mai, ma gli dispiaceva disturbarlo e poi sarebbe stato davvero complicato fargli tenere gli occhi aperti.

Mentre guidava Jay rifletteva sul fatto che era la prima volta che vedeva Will così a pezzi.

Dopo un viaggio piuttosto breve, durato circa 15 minuti, i due arrivarono davanti al locale e, dopo aver parcheggiato, il detective fu costretto a chiamare il fratello.

- Ehi Will - disse scuotendolo leggermente con delicatezza - è ora di svegliarsi, siamo arrivati.-

Il dottore era proprio distrutto. Fu davvero faticoso fargli aprire gli occhi.

- Che c'è Jay! - esclamò sbadigliando con voce impastata - ti prego lasciami dormire ancora un po', sono stanco, ho sonno -

- No! È ora di scendere dalla macchina - rispose lui in modo deciso e risoluto risultando anche un po' duro.

- Ti prego, fammi starere a letto ancora un po' - desse Will.


Il detective sorrise sentendo quella buffa richiesta.

- Non sei a letto - rispose detective - sei in macchina e siamo arrivati al Molly.-

Will si stropicciò gli occhi e fu allora che si rese conto di dove si trovava.

Nel sonno pensava di essere a casa nel comfort del suo letto.

Ci vollero alcuni minuti perché si rendesse più o meno presentabile.
Jay gli passò una bottiglia d'acqua ed il dottore ne approfittò per berne qualche sorso e per rinfrescarsi un pochino il viso bagnandosi la mano fuori dal finestrino.

Dopo essersi ripreso un po' i due scesero dalla macchina con Will che si sentiva un po' stordito, era uno straccio.

- Spero davvero che tu abbia un buon motivo per avermi trascinato fin qui nonostante il mio essere sfinito.- gli disse.

- Sta tranquillo, ce l'ho!- rispose Jay mentre entravano nel locale.

A Will quindi non rimaneva che assecondare il fratello, cercando di resistere senza crollare per un po'.
Il tempo di una birra e quattro chiacchiere, poi si sarebbe fatto accompagnare. Un'ora sola e poi sarebbe tornato finalmente a casa e sarebbe tuffato immediatamente a letto. Erano le 22:00, a quest'ora avrebbe avuto almeno due ore di sonno se non fosse stato per suo fratello.

Appena entrato nel locale fu raggiunto dalla sua fidanzata e così il dottore comprese quanto i suoi pensieri fossero sbagliati. Non sarebbe stata una serata così breve.

- Will, ciao, ti stavo aspettando - lo salutò affettuosamente lei.

- Natalie? Che ci fai qui?- domandò il dottore e poi iniziando a guardarsi intorno notò che c'erano tutti i suoi colleghi ed i suoi amici. Quella sera stranamente erano tutti riuniti. Sembrava si fossero dati appuntamento. Era una situazione davvero strana.

C'era di sicuro qualcosa sotto, non era una semplice birretta tra fratelli come Jay gli aveva fatto credere.

Mentre Will cercava di capire cosa stesse succedendo realmente e perché fossero tutti lì, il detective si avvicinò a lui con un enorme sorriso sul viso e dei bicchieri appena riempiti di un liquido ambrato e fresco. Una delle birre era per sé, l'altra per il dottore e l'ultima per la dottoressa.

- Dottor Halstead, che piacere che si sia unito a noi - disse la signora Goodwin avvicinandosi. '

C'era qualche cosa di davvero strano, non era tipico vedere il capo del pronto soccorso lì. Lei non frequentava quel tipo di posti di solito.

Il dottore però non dovete aspettare poi molto per capire di che cosa si trattasse.

Tutti erano raccolti in un punto della sala. Non appena si spostarono Will vide diversi tavoli imbanditi con cibo di ogni tipo ed al centro, su uno di essi, vi era una bella torta. Dopo essersi avvicinato lesse ciò che era scritto su di essa con la glassa al cioccolato: "tantissimi auguri Will".

Il dottore, in quel momento, si rese conto che per l'ennesimo anno si era dimenticato del suo compleanno.

Era il dodici dicembre, il giorno in cui era nato 35 anni prima. Sorridendo si unì agli altri per i festeggiamenti. Tutta la rabbia nei confronti del fratello era svanita, anzi era felice e non appena lo avesse visto lo avrebbe ringraziato.
Ciò che era chiaro comunque era che non poteva andare via essendo lui l'ospite d'onore.

Due fratelli da salvareDove le storie prendono vita. Scoprilo ora