11. Capodanno con Spiderman

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Pov Sara

"Ho preso gli ingressi per una villa che è una figata a capodanno" esordì Francesca a cena, sventolando i biglietti.

"Non so come vestirmi" si lamentò Giulia.

"Perché starai vestita durante la serata?" la provocò Francy.

Io avevo già in mente l'outfit, avrei messo un tubino argento pieno di paillettes e dei sandali argentati.

La sera di capodanno mi preparai con cura, il famoso detto era chiaro chi scopa a capodanno scopa tutto l'anno e non avevo intenzione di deludere le aspettative.

Infilai l'intimo rosso come da tradizione, il vestito, le scarpe, abboccolai i capelli e misi il rossetto rosso.

Sentii vibrare il cellulare.

"Che fai stasera?". Era Michele.

Gli mandai una foto allo specchio del mio outfit e scrissi: "esco, e tu?".

Visualizzò e non rispose per dieci minuti.

"Tornassi indietro nel tempo non te lo chiederei, sono ad un gala noiosissimo, ma dopo questa foto sarei tentato di sgattaiolare via".

Risi da sola di fronte alla chat.

"Non ti facevo così diretto" digitai.
E subito sotto: "puoi rifarti gli occhi guardando qualche bel vestito" scrissi mettendo l'emoticon con l'occhiolino.

Mi mandò una foto in cui si vedeva che era seduto, con dei pantaloni blu scuro, le gambe incrociate e le scarpe eleganti, tra le mani un flute di champagne.

E come didascalia "o forse affogherò nell'alcool".
Sorrisi.
Stava bene con quel vestito.
"Almeno è costoso" replicai e misi il telefono nella borsetta.

Prima di uscire lo sentii di nuovo vibrare.

"Non mi sembra un vestito da discoteca, dove vai?".

"In una villa" risposi vaga, non erano affari suoi.

Entrammo in quel salone enorme e tutto completamente sui toni del bianco, la musica era bella e avevamo un tavolo con una bottiglia di prosecco per brindare a mezzanotte.

Ci sedemmo, chiacchierando un po' del posto, c'era qualche nostro coetaneo ma erano pochi, erano tutti più grandi di noi.

Alle undici il dj iniziò a scaldare l'atmosfera con delle canzoni più movimentate e ci buttammo in pista, c'era un biondino che mi stava guardando da qualche minuto e che vagamente assomigliava a quel milionario che mi aveva messo un diamante al dito.

Decisi di divertirmi un po' e iniziai a ballare lanciandogli un sorriso e, ogni tanto, guardandolo.

Si avvicinò piano e quando mi stette dietro lo sentii dirmi:
"Il tuo fidanzato non è geloso che sei uscita con questo vestitino?" e indicò il mio anello.

"Non sono fidanzata", non sul serio almeno, precisai tra me e me.

Parlammo della musica per riempire il silenzio e dopo pochi minuti mi ritrovai a ballare mentre mi stringeva i fianchi, forse avrei voluto altre mani addosso ma me lo feci andare bene.

A mezzanotte brindai con le mie amiche al tavolo, poco dopo la serata finì e decidemmo di andare a guardare i fuochi d'artificio in centro.

Uscimmo dalla villa e sul parcheggio ebbi un tuffo al cuore, in prima fila c'era una Bentley rossa metallizzata che rifletteva la luce dei lampioni.

"Non mi dire che è lui" mi sussurrò Francesca all'orecchio.

"Gli hai detto che saresti stata qui?" mi chiese, stupefatta, Giulia.
"No, assolutamente no".

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