4. Gender reveal

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Pov Michele

Il gender reveal era stato organizzato da mia madre e Sara, insieme. Non avevano sentito ragioni e mi avevano bellamente escluso dicendo che erano cose da donne.

Appena ci eravamo trasferiti alla villa, avevo scoperto che quelle due avevano legato, contro ogni aspettativa, e che stavano confabulando da settimane sul gender reveal più esclusivo della stagione. Ancora non era arrivata alle orecchie delle amiche di mia madre la novità che veniva direttamente dagli USA e lei fremeva per essere la prima a introdurre quel nuovo party. Avevo appreso che la lista degli invitati era stata sapientemente scelta per fare in modo che tutti sapessero della festa ma che fossero in pochi a potersi vantare di aver ricevuto l'invito. Per l'occasione Sara stava anche imparando qualche regola dell'etichetta e io ero sempre più incredulo della situazione. Quando andavamo dai miei, le vedevo prendere la macchina e andare in giro per negozi a scegliere le decorazioni, il vestito, la torta.
Era surreale vedere mia mamma salire sul sedile del passeggero con un'altra donna vicino alla guida, mi sembrava ogni volta di avere le allucinazioni.

Almeno io avevo tutto il tempo di parlare con mio padre, che mi aveva detto di aver affrontato il discorso con Agnese, facendole capire che il suo atteggiamento mi avrebbe solo allontanato.

★······★······★

Il fantomatico giorno era arrivato, e l'avevano organizzato alla villa.

Il giardino era rigogliosamente verde e dal portico si poteva ammirare l'immensità del mare che sconfinava nel cielo terso.

Tra le arcate in pietra chiara erano appesi palloncini rosa e celesti.
Ogni angolo era sapientemente decorato con un'alternanza di quei due colori.

Stavano arrivando i primi ospiti e io li accolsi, ascoltando le loro congratulazioni.

Dove diamine erano mia madre e Sara?

Il brusio degli invitati iniziava ad affollare la piccola sala ricavata nel portico coperto e io mi destreggiavo tra le mani da stringere, lanciando sguardi imploranti a mio padre che a sua volta mi guardava confuso.

Erano arrivati tutti, perché non stavano uscendo? Mancavano solo loro, e per ironia nella sorte, una era la protagonista indiscussa del gender reveal.

Insomma, no Sara no party.

Se lo iniziavano a chiedere anche gli invitati.

Poi la porta che collegava l'interno della casa si aprì, e uscì lei.

Era come se un raggio di sole fosse entrato nel portico, dispensando luminosità a noi comuni mortali.

L'abito, rosa cipria, era cosparso di glitter che riflettevano sul serio la luce del sole splendente di maggio. Era davvero una dea, e il vestito sottolineava tutte le sue curve, mettendo in risalto la pancia che cresceva ogni giorno di più rendendola ancora più femminile. Da uno spacco vertiginoso, si intravedevano i sandali con un tacco non troppo alto, celesti. Al collo, sulle orecchie, e sulla mano sinistra gli zaffiri di mia madre.

"Sei magnifica" mi complimentai, andandole incontro.

Finalmente tutti poterono avvicinarsi alla protagonista della festa, in un tripudio di curiosità e auguri.

"Dove diamine siete state?" le sussurrai sotto voce, stringendola da dietro.

"Abbiamo avuto un piccolo problemino con il vestito, la signorina o il signorino in questione ha deciso di crescere nell'ultima settimana e non si chiudeva" bisbigliò lei.

"E quindi come avete fatto?"

"Niente, abbiamo fatto forza e si è chiuso, solo che sono scoppiata in un pianto disperato dicendo di essere diventata una balena" ammise lei.

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