Contiene scene sessualmente esplicite
Pov Michele
La guardai mentre era tra le mie braccia.
Avevamo fatto l'amore, a luci accese, anche se soffuse, e avevo pure parlato nel mentre.
Quando aveva detto, senza fiato, di non averne mai preso uno così grosso avevo rischiato di venire prima ancora di entrare del tutto.
E mi ero fermato due volte sull'orlo per non fare la figura del ragazzino.
Tutto quello che avevo fatto prima era fuffa, ora capivo perché la gente volesse sempre fare sesso.
Se fare sesso era in quel modo, avrei voluto farlo ogni singolo giorno della mia vita e forse persino più volte al giorno.Inoltre le ero stato grato mentalmente quando non mi aveva fatto pesare la mia ansia.
Quando me l'ero ritrovata mezza nuda sul letto, senza interruzioni di nessun tipo, il mio cervello aveva dato di matto.
Bene, sei arrivato alla meta, Michele, e ora che fai?
È mezza nuda e ti sta aspettando.
Tu e la tua scarsa conoscenza della materia sarete in grado di soddisfarla?
E se dovessi fare cilecca?
Insomma guardala, è tipo una dea, e tu lo sai fare solo a missionario.La mia mente mi aveva giocato brutti scherzi e per un attimo mi era passato per la testa il pensiero di tirarmi indietro come un coglione.
Poi, però, un po' con le battute, un po' con la gentilezza me lo aveva fatto passare.
E sì, insomma, non doveva essere andata troppo male.
O aveva finto o tutto sommato le era piaciuto.Ma non gliel'avrei chiesto, odiava quando glielo chiedevano.
"Ancora non ci credo" mi ritrovai a dire mentre toccavo i suoi capelli.
Si stiracchiò, sorniona, sopra di me e io sentii, di nuovo, una fitta di eccitazione all'inguine.
"Se mi tocchi così i capelli mi addormento, però, e stanotte l'ultima cosa che voglio fare è dormire" disse, tirandosi su in ginocchio.
Guardai quel fisico statuario, i fianchi sinuosi, il piercing all'ombelico, il seno alto e sodo, i capelli lunghi e mi ritrovai di nuovo con l'erezione.
Abbassò lo sguardo sul mio inguine e spalancò la bocca.
"Dio, ma è enorme" disse, scioccata.Replicai a disagio: "Non lo so, non ho metri di paragone".
Nessuna mi aveva mai visto senza mutande, me le infilavo prima di accendere la luce di solito.
"Beh, io sì" sottolineo lei, facendomi sentire una fitta di gelosia alla bocca dello stomaco "ed è davvero grosso".
"Più grosso di quello di Leonardo?" dissi, ridendo.
Mi arrivò uno schiaffo sul braccio e, ridendo anche lei, mi rispose: "Pensavo l'avessi superata!
E comunque quello di Leonardo era decisamente normale, sapeva usare abbastanza bene la lingua, però".
"Più di me o meno di me?" mi ritrovai a chiedere.
"La tua era decisamente migliore" ammiccò.
"Questo mi fa sentire sollevato" ammisi. "Sei già sollevato" mi provocò lei, indicandolo.Poi baciandomi il collo, mi sussurrò, roca, all'orecchio: "Secondo round?".
Annuii mentre mi baciava, catturai le sue labbra e la portai a cavalcioni su di me.
"Vuoi provare così?" mi chiese, seducente.
Si staccò per prendere il preservativo e, dopo alcuni minuti di strusciamenti che mi stavano mandando in manicomio, lo aprì e si avvicinò per metterlo.
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The Same But Different
RomanceUn milionario arrogante con la mania di controllare tutto. Nato e cresciuto con la consapevolezza di poter avere qualsiasi cosa volesse. Abituato ad un certo tipo di donna borghese, pacata, rispettosa, accondiscendente. Una femminista indipendente...