La notizia aveva fatto già il giro per tutti i tabloid e notiziari del paese anche della nazione:
Mason Blake, proprietario della famosa catena alberghiera di lusso 'Vertigo', e sua moglie sono stati uccisi dal figlio Ian Blake, dichiarato morto 5 anni fa, che a poi commesso un suicidio. La figlia, unica superstite, ha affermato alla polizia di essere sempre stata all'oscuro.
Tragedia nella famiglia Blake. Uccisi a colpi di pistola l'imprenditore Mason Blake e sua moglie dal figlio, Ian, dichiarato morto in un incendio doloso, commette poi un suicidio davanti alla sorella, Nyxlie.
Boston sotto shock per il caso omicidio-suicidio commesso da Ian Blake. Il figlio dei noti volti--
«Smettila.» Winter mi strappò il telefono dalle mani. «Quante volte ti ho detto di spegnere questo affare.»
«Volevo solo--»
«So cosa volevi fare e ti ho già detto di smetterla. Non hai bisogno di sapere cosa dicono, soprattutto oggi. Ora, mangia.»
Mi fece scivolare sotto al naso un piatto con french toast, bacon, qualche mirtillo e la scritta +21 con lo sciroppo d'acero in un angolino del piatto.
«Grazie, chef.» Ridacchiai, addentando un angolo di bacon. «E io che non volevo fare niente per il mio compleanno.»
«Be', non faremo niente infatti.» Incrociò le braccia. «Il tuo avvocato ha detto che è meglio stare un po' nell'ombra finchè la polizia non da altre informazioni, giusto?»
Giusto.
Il mio avvocato era Margot Sullivan. Era la figlia del vecchio avvocato dei miei genitori che però si era ritirato giusto un mese fa. Ora tutto era nelle sue mani. L'avevo incontrata ieri mattina. Mi aveva detto che avrei dovuto avvisarla prima di esporre quella denuncia e di parlare dei miei genitori ma ormai l'avevo fatto. Mi disse che mi avrebbe tenuta aggiornata su entrambe le situazioni dopo che avevo ripetuto tutto ciò che avevo detto in centrale.
I miei parenti erano finalmente tornati a casa loro ma continuavano a chiamarmi per sapere altre informazioni. Erano tutti scioccati. I miei nonni piangevano il lutto mentre io sentivo solo il peso della denuncia fatta ad Harold.
«Ne hai fatti anche per me o solo per la festeggiata?»
Avvertii uno sfarfallio al petto nel sentire la voce roca e ancora assonnata di Seth alle mie spalle. Era tornato qui ieri, in tarda mattinata, e non se n'era più andato via. Appoggiò le mani sulla superficie di marmo e io non potei fare a meno di guardargli le nocche con un senso di disagio mentre lui mi stampava un bacio fra i capelli e mi augurava buon compleanno.
Quando le avevo viste ieri, avevo preso un colpo. Sembrava che avesse preso a pugni a mani nude un muro o un tronco di un albero. Le nocche erano gonfie e violacee e con diversi taglietti, alcuni anche profondi, che mi ero assicurata di curargli durante l'arco della giornata. Dovevo sfogarmi, aveva detto. Ma c'era sotto altro che non voleva dirmi. Infatti, quando durante l'arco della giornata avevo parlato della chiavetta e del fatto che sarebbe potuta servire, lui si era irrigidito e aveva cambiato discorso, dicendo che ci avremmo pensato poi.
«Hai due mani, Nixon. Puoi farteli da solo.» Replicò sprezzante la mia amica.
Winter non si era scordata delle lacrime che avevo versato per colpa sua e ancora non le era andato giù il suo ritorno, nonostante le avessi raccontato tutto. Aveva paura che mi lasciasse di nuovo.
«Tieni.» Sorrisi, passandogli la fetta di bacon a cui avevo dato un morso prima.
«Grazie.» Bofonchiò, andando verso i fornelli. «Posso preparami qualcosa?»

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Avenging Angels
RomanceEra da quattro anni che allo scattare della mezzanotte del 21 Dicembre tutti le reti, tutti i canali televisivi e social, venivano bloccati dalle loro normali trasmissioni e utilizzi, per essere invasi da video di cinque persone mascherate che vendi...