43. Bisogna essere creativi

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🌷 Buona lettura 🌷

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Alessandro

Dire che sono nervoso è riduttivo. Sono incazzato nero. Vengo trattato come un fottuto detenuto al compleanno della mia ragazza. D'accordo, non ci siamo detti ufficialmente che siamo tornati insieme – anche se per me è palese che sia così – e suo padre a stento sopporta che io sia stato invitato alla festa, figurarsi se sapesse che ci stiamo frequentando di nuovo.

Tommaso Esposito non mi toglie gli occhi di dosso neanche per un secondo, sembra che gli altri ospiti non esistano per lui.

Mi è stato concesso di sedermi allo stesso tavolo di Sofia solo perché ci sono anche Luca e Valentina.

A stento l'ho abbracciata appena sono arrivato. Ho dovuto fingere di darle gli auguri per la prima volta stasera e di non aver smesso di respirare non appena i miei occhi si sono posati su di lei.

Ha deciso di torturarmi, non ci sono altre spiegazioni.

È semplice, ma trasuda eleganza. Sexy da fare schifo, senza risultare volgare in alcun modo.

Il suo corpo è fasciato da un abito di raso nero e già questo basta per farmi impazzire. Mi sono soffermato su ogni dettaglio, scandagliando ogni millimetro del suo corpo: lo scollo a V sul davanti, le bretelline sottili, i lacci incrociati sulla schiena, lo spacco vertiginoso alla gamba sinistra, i sandali con il tacco a spillo...Dio, mi prudono le mani per la voglia che ho di toccarla. Ho immaginato almeno dieci modi diversi per scompigliarle la coda di cavallo impeccabile, sbavarle il rossetto rosso e far sciogliere l'eye-liner che le allunga lo sguardo.

«Luca», richiamo l'attenzione del mio migliore amico, concentrato a fissare Valentina e al contempo fingere che non le interessi.

«Cosa c'è?», risponde seccato.

Stasera è di pessimo umore. Sono esattamente due anni che la loro amicizia è andata a puttane, due anni da quando Luca si è dichiarato a lei e l'ha baciata.

Ancora non sono riusciti a trovare un equilibrio e decidere se dirsi addio una volta per tutte, oppure provare sul serio ad avere una relazione.

«Ho bisogno del tuo aiuto».

La mia richiesta lo incuriosisce al punto che decide di guardarmi.

«Che hai in mente?».

«Devo liberarmi di Tommaso Esposito per qualche minuto».

«Devo liberarmi di Tommaso Esposito per qualche minuto»

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