🧡 𝟐𝟓𝟎𝟎𝟎 𝒗𝒐𝒍𝒕𝒆 𝒈𝒓𝒂𝒛𝒊𝒆! 🧡
Sofia
Rimasi stupefatta dall'abitazione che mi si presentò davanti. Per qualche motivo, quando Luca aveva parlato di casa in campagna, avevo immaginato uno stabile che riversava in condizioni non propriamente ottimali, il cui utilizzo consisteva principalmente nel conservare attrezzature da lavoro. Quella che stavo osservando, però, era una villa rurale a due piani, dalle pareti in pietra, mentre il tetto, le finestre e le porte erano in legno. A separarmi dall'entrata vi erano nove scalini, anch'essi in pietra, che andavano via via restringendosi.
Anche da quella distanza era possibile riconoscere gli schiamazzi di coloro che, differentemente da me e Valentina, erano arrivati in orario.
Probabilmente la colpa era mia. Ero stata almeno mezz'ora a contemplarmi allo specchio, indecisa se cambiarmi oppure no. Valentina mi aveva convinta a indossare una minigonna, abbinata a un top corsetto senza bretelle e a un blazer, tutto nero.
Poiché mi sentivo a disagio a mostrare troppa pelle, soprattutto le gambe, alla fine eravamo arrivate alla conclusione che avrei dovuto rispolverare gli stivali neri con il tacco, alti fin sopra il ginocchio, grazie ai quali restavano scoperti solo dieci centimetri di coscia o giù di lì.
Mi strinsi ugualmente nel mio cappotto lungo prima di suonare il campanello. Dubitavo si sentisse realmente qualcosa, visto il volume elevato della musica e, infatti, fummo costrette a chiamare prima Luca e poi Alessandro per farci aprire.
«Era ora!», urlò il mio ragazzo per farsi sentire da noi.
Valentina si avvicinò al suo orecchio e gli disse qualcosa che gli fece saettare lo sguardo su di me. Subito dopo, si scansò di lato per farci entrare e si piegò per stamparmi un bacio a fior di labbra. Mi prese per mano e mi fece strada, mentre io studiavo l'ambiente circostante.
Nonostante le luci soffuse, riuscii a scorgere alcuni particolari della casa, come le travi a vista e l'arredamento moderno che entrava in contrasto con tutto il resto.
Alessandro mi condusse al piano di sopra in quella che dedussi essere la nostra stanza. Noi quattro avremmo passato la notte lì e l'indomani mattina ci sarebbe toccato ripulire tutto prima di tornarcene alle rispettive case.
Mi guardai intorno, la stanza era arredata con l'essenziale: un letto matrimoniale al centro sopra il quale spiccava un'enorme quadro raffigurante un paesaggio durante l'autunno, due comodini in legno ai lati del letto con sopra delle abat-jour, un armadio con ante scorrevoli anch'esso in legno e una cassettiera sopra la quale vi era appeso uno specchio rotondo.
Convincere i miei genitori a farmi passare la notte fuori era stata un'impresa titanica, ma alla fine avevano ceduto, dopo avermi vista bere un fiume di lacrime e fatto innumerevoli raccomandazioni.
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𝐒𝐓𝐀𝐈 𝐂𝐎𝐍 𝐌𝐄
Romantizm✨️ COMPLETA ✨️ Sofia Esposito intuisce che qualcosa sarà destinata a cambiare, nel momento esatto in cui nella sua classe, in terza elementare, si trasferisce Alessandro Romeo, un bambino pieno di sé, bellissimo e che non fa altro che prendersi gioc...