Lonely Girl

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"Ciccio, c'è una cosa che devi sapere di me. Ed è che sono una persona profondamente infelice." -Cercando Alaska

DUE ANNI DOPO

《Genny Sky? Genny vuoi prestare attenzione! Non hai ancora intenzione di migliorare i tuoi voti?!》sentii la voce fastidiosa della nuova professoressa di biologia irrompere nei miei pensieri e riportarmi al presente.

Smisi di fissare la finestra accanto a me e decisi di degnarla di uno sguardo gelido e pieno di rancore per avermi ricordato il mio andamento scolastico.

《Bene riprendiamo l'argomento dell'ultima lezione...》 il tempo di sentire le prime parole del discorso che stava per iniziare che la mia mente aveva già smesso di ascoltare.
Fuori pioveva e osservare come scendevano le goccioline di pioggia che si formavano sul vetro della finestra mi sembrava la cosa migliore da fare dentro quell'inferno!
Così decisi di godermi a pieno quella visuale incantevole tirando fuori il mio Ipad per ascoltare un po' di musica come sottofondo, sperando che la signora Bieber non mi avesse beccata.
Accesi la riproduzione casuale della mia playlist Rock e misi una cuffietta.

Ripensai a gli ultimi 2 anni e a come erano cambiate le cose.
A come ero cambiata io... in peggio a quanto pare.
Non ero mai stata un genio a scuola ma me l'ero sempre cavata con buoni voti, invece l'anno prima mi avevano bocciato per le troppe assenze e per lo scarso impegno nello studio.
Il fatto è che dopo la morte di Roxana, non riuscivo più a capire a cosa mi potesse servire andare bene a scuola, non mi avrebbe garantito un futuro come dicevano tutti, perchè "il mio futuro" poteva anche finire il giorno dopo, sarei potuta morire per una stronzata come un'incidente. Era imprevedibile.
Il posto accanto al mio era diventato vuoto da quando ormai ero diventata "la ragazza strana del terzo anno".
Non ne ero contenta ma non mi lamentavo nemmeno, ero stata io ad  allontanarmi da tutti e giustamente tutti si erano allontanati con molta facilità da me... chissà quanto ci tenevano a me!
"Amici" pff!
Non ero e non sarò mai nessuno.

Basta. Decisi per l'ennesima volta che i miei pensieri stavano superando la musica così alzai il volume cercando di non ascoltarli più.

《Ma insomma! cos'è questa musichetta? a chi devo sequestrare il cellulare?!》gridò come una matta la professoressa.

Mi sbrigai ad abbassare il volume prima che potesse capire che ero io.
"che noia!" borbottai tra me e me.
Stavamo soltanto alla prima ora e già volevo andare via.

Quando finalmente la campanella suonò per avvisarci la fine della prima ora e l'inizio della seconda, la professoressa si mise ad agitare le braccia e ad alzare la vocce per attirare la nostra attenzione.

La guardai con fare annoiato mentre sentivo Betty e Abigail dietro di me dire "guarda come si è vestita! forse non sa riconoscere le taglie giuste!" e poi ridacchiare come se avesse detto la cosa più divertente di questo mondo.
"secondo me un giorno di questi avremmo Genny la busta nera in classe! guarda come si concia..."

Le ignorai come sempre!
Che avevo che non andava?
Solo perchè mi piacevano i colori scuri e mettevo cose larghe significava che non sapevo vestirmi? beh era il mio stile e di certo non lo avrei cambiato perchè non piaceva a due mocciose, smorfiose e a parer mio ridicole troiette di classe mia.

《Okay ora che ho la vostra attenzione posso presentarvi un nuovo alunno》fece mentre andò verso la porta 《vi presento mio figlio Justin》quando quest'ultimo entrò si alzò un mare di vociferi.
《Su, Justin, saluta la tua nuova classe e trovati un posto 》
Justin era leggermente più alto di me, biondo scuro e pieno di tatuaggi sulle braccia.
Sicuramente un bel ragazzo, non il genere di ragazzi che giravano per i corridoi della mia scuola, lui era insolitamente più bello.
Guardò la madre con uno sguardo che diceva esattamente che odiava trovarsi in classe nostra tanto quanto lo pdiavo io e poi guardando la classe con aria di rimpianto disse con voce spenta《Ciao》poi mimò un saluto con la mano e si diresse verso di me.
Allora iniziai ad impallidire, perchè esistevano i banchi a due?

Quando si accomodò la professoressa disse 《scommetto che avrete un mucchio di cose in comune tu e Genny Sky!》mi guardò con uno sguardo che dimostrava solo disprezzo.

Justin si girò verso di me e mi guardò da testa a piedi anch'esso con uno sguardo di disprezzo.
《Sfido chiunque a trovare qualcosa in comune con questa qui!》e così dicendo si rimise composto a fissare la lavagna vuota mentre le mocciose dietro di noi ridevano al commento di Justin.

Mi sentii raggelare. Com'ero diventata?
La gente che pensava di me?
Forse avevano ragione a disprezzarmi!
Ma perchè mi facevo tanti problemi?! Non me ne era mai importato niente di quello che la gente pensava di me.
Era solo un bel ragazzo!
Fu allora che giurai a me stessa che non ci avrei più pensato.

IMPERFECT (Justin Bieber)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora