"Passi la vita inchiodato nel labirinto, pensando al modo in cui un giorno ne uscirai, e a come sarà fantastico, e immagini che il futuro ti trascinerà pian piano fuori di lì, ma non succede. È solo usare il futuro per sfuggire al presente."
-Cercando AlaskaA Lola, la mia migliore amica, perchè in questo capitolo ci ho messo un pezzetto di me che solo lei ha saputo conoscere.
Ero comodamente sdraiata sul mio letto cercando di dormire un po' per non pensare a nulla e riposarmi per la mattina dopo così chiusi gli occhi e dopo un po' mi lasciai trascinare nel buio.
Un buio che piano piano prese colore e forma.
Un colore macchiato e una forma palestrata che mi fece rabbrividire, mi si materializzò davanti, i suoi occhi erano di un intenso castano chiaro e il suo sguardo bruciava sulla pelle.
Il modo in cui mi guardava mi faceva sentire male con me stessa.
Mi sentivo sbagliata.
Mi faceva star male, sentivo le gambe che tremavano e il cuore a mille.
《Genny sky, chi vorrebbe mai essere come te?》
《chi vorrebbe mai averti come amica! guardati, sei orribile!》
Sentivo la voce di Justin parlarmi direttamente nel cervello, la sua voce era bella e dentro di me pensai che era vero ciò che stava dicendo.
《lo so》 sussurrai abbassando lo sguardo.
《farei brutta figura solo a camminarti vicino》 aggiunse.
《basta!》sussurai.
《tu già sai che quello che dico è vero. Basta che ti guardi allo specchio per farti schifo》insistette.
《ho detto basta, ti prego!》una lacrima mi scivolò sulla guancia.
《È per questo che eviti gli specchi vero?!》fece con un sorrisetto maligno.
Tutti i miei incubi e complessi stavano prendendo vita dentro di lui.
Era insopportabile, non ce la facevo più, volevo gridare dalla rabbia e piangere per la disperazione. Sentii l'adrenalina montare dentro di me.
Mi tremavano le gambe e le mani per lo sforzo.《HO DETTO BASTAAA!》 sbottai risvegliandomi tra i singhiozzi sul mio letto.
Mi portai una mano fra i capelli chiudendo gli occhi facendo uscire le lacrime accumulate fino a rigare le guance poi spostando il cuscino che avevo stretto al petto mi asciugai le lacrime con le mani e andai davanti allo specchio e mi fermai davanti al mio riflesso a guardarlo.
La ragazza riflessa era di un'altezza media, con un fisico troppo rotondo per i suoi gusti e due semplicissimi occhi celesti contornati da due occhiaie che segnavano il sogno stressante.
Due guance tonde e rosee, due labbra in carne e un nasino all'insù.Non ero niente. nessuna cosa che facesse girare la gente dicendo "wow quanto è bella!" anzi a quanto pareva ero talmente sempliciotta e bruttina che la gente mi disprezzava.
Guardai ancora una volta nello specchio e questa volta osservai come ero vestita partendo dal basso.
Ero scalza e indossavo un pantalone di una tuta che mi faceva ancora più grassa, mi odiai per averlo indossato, e un felpone che mi arrivava fino al sedere.
Ero decisamente inguardabile, avevano ragione.
Era arrivato il momento di cambiare le cose.
Decisa a cambiare iniziai con un piccolo passo: l'abbigliamento.Aprii velocemente il mio armadio e tirai fuori tutto, fino ad arrivare ai miei vecchi leggins che indossavo quando uscivo con Roxana e ne presi un paio neri ed attilati.
Poi cercai una felpa diversa dal solito, ma non troppo perché in fondo non volevo cambiare il mio stile, come avevo sempre detto, così ne tirai fuori una un po' più stretta, blu notte e lunga fino a metà coscia.
Conclusi tutto indossando le mie converse nere.Indossai tutto molto velocemente e spettinai i capelli.
Stavo bene. Mi piaceva il risultato.
Ancora non ero il genere di ragazza da far girare la gente per la propria bellezza... ma ora mi vedevo meglio.Poi decisi che peggio non potevo essere così mi precipitai al bagno e misi un po' di matita nera e mascara.
Ero pronta e determinata per affrontare una nuova giornata di scuola.
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IMPERFECT (Justin Bieber)
Fiksi PenggemarLoro sono Genny Sky e Justin Bieber, la loro è una storia piena di sfaccettature, la loro è una storia imperfetta. *tratto dal libro* "Quel ragazzo così bello e perfetto, sembrava essere stato benedetto da Dio... ed io ero come una bestemmia, del tu...